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Lo strano caso di Controcampus e dei tesserini fantasma

11 anni, 4 mesi fa di Andrea Curiat

Link all'articolo originale: Lo strano caso di Controcampus e dei tesserini fantasma Un tesserino da giornalista pubblicista sventolato sotto il naso dei collaboratori - ma sempre irraggiungibile, proprio come la proverbiale carota. I lettori della Repubblica degli Stagisti segnalano ancora una volta quello che appare come un caso di comportamento poco corretto da parte di una testata giornalistica. L’oggetto delle critiche è Controcampus.it, portale di informazione via web dedicato al mondo degli studenti universitari.Il caso è complesso. Da un lato ci sono le accuse dei collaboratori della testata, che sostengono di essere …

kasba

11 anni, 3 mesi fa

Non è una novità! Quante testate giornalistiche, sia online che cartacee, ti offrono solo collaborazioni a titolo gratuito ai fini dell'ottenimento del tesserino? Troppe!
Pensate che la situazione cambi se riuscite a prendere l'agognato tesserino? Vi sbagliate di grosso: vi proporranno sempre e solo collaborazioni gratuite.
Vi invito a segnalarmi qualche testata giornalistica "virtuosa" che paga i suoi collaboratori.

Geronimo

11 anni, 4 mesi fa

Dal sito: Come diventare Pubblicista?
Consigli per l’uso

Chi è il giornalista pubblicista Dice l’articolo 1 (IV comma) della legge n. 69/1963: “Sono pubblicisti coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi”. L’articolo 35 della legge citata disciplina le L’aspirante pubblicista:

è normalmente una persona che esercita altre professioni o impieghi.
condizione per l’iscrizione è l’aver svolto per due anni un’attività giornalistica non occasionale e retribuita regolarmente;
l’attività giornalistica consiste in scritti, articoli, corrispondenze su giornali e periodici.
i certificati rilasciati dai direttori (delle pubblicazioni) devono comprovare l’attività pubblicistica regolarmente retribuita da almeno due anni;
la domanda deve essere corredata dai giornali e periodici con gli scritti, gli articoli e le corrispondenze (anche non firmati).

La strada più facile da percorrere per ottenere la tessera di Pubblicista ed essere iscritti all’Albo Nazionale di categoria è, senza dubbio, quella della collaborazione continua e remunerata, per un periodo minimo di due anni, con un quotidiano o un periodico regolarmente registrati presso il Tribunale di zona competente. Gli interessati che intendono iniziare la carriera giornalistica possono, quindi, rivolgersi alla nostra redazione e chiedere di scrivere articoli. Alla fine dei due anni di tirocinio l’aspirante pubblicista dovrà inoltrare all’Ordine dei Giornalisti della Regione di appartenenza un’istanza per chiedere l’Iscrizione all’Albo Nazionale dei Pubblicisti. Nel corso della prima riunione utile di Consiglio, i dirigenti dell’Ordine Regionale di categoria verificheranno la sussistenza dei requisiti necessari per il rilascio del tesserino e decideranno se accogliere la richiesta di iscrizione.

Per ottenere il tesserino sono necessari due requisiti fondamentali: la reale e continua collaborazione con uno o più giornali; il pagamento degli articoli pubblicati. Alla domanda di iscrizione, quindi, l’aspirante pubblicista dovrà allegare un attestato di collaborazione del direttore responsabile del giornale con cui ha collaborato, la fotocopia di tutti gli articoli pubblicati, ed, infine, la documentazione necessaria per dimostrare l’effettivo versamento delle ritenute d’acconto e, quindi, l’avvenuto pagamento degli articoli. Una volta ottenuto l’accoglimento della sua domanda di iscrizione, egli potrà considerarsi un vero e proprio pubblicista in grado di instaurare un rapporto di collaborazione o di dipendenza con qualsiasi testata giornalistica locale o nazionale.

Se poi vuole ottenere anche la tessera di giornalista dovrà continuare l’iter avviato, lavorare per almeno due anni presso la redazione di un giornale e sostenere, alla fine, un esame di stato. Ma qual è la differenza tra un pubblicista ed un giornalista? Oltre che dalla collaborazione con i giornali, il pubblicista potrà ricavare il suo reddito anche da altre attività. Il giornalista, invece, dovrà ricavare la quasi totalità del suo reddito dal suo lavoro principale e, cioè, da quello della collaborazione con i giornali, o da altre attività ad esse strettamente connesse. Per maggiori informazioni, contattate la nostra redazione.



Geronimo

11 anni, 4 mesi fa

Ma io nmi chiedo, non è palesemente illegale tutto questo? Possibile che nessuno faccia niente, e che esistano ancora queste realtà in questa schifosissima nazione?

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