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Uno stage con trasferimento autofinanziato

12 anni, 1 mese fa di Fringe

Buongiorno a tutti,
come segnalavo su Facebook, qualche giorno fa ho avuto un colloquio di lavoro che è finito con una proposta quantomeno "strana". Sono stato chiamato qui a Torino da una delle molte società di consulenza per un colloquio. Dopo la mia presentazione, il selezionatore mi descrive la struttura e le attività della società per poi passare a dire che loro sono in espansione e cercano qualcuno per il lungo periodo. Fin qui, tutto bene, no? Esatto, fin qui, perché poi arriva un "tuttavia" e iniziano le dolenti note: tuttavia da un po' noi utilizziamo lo stage per abbassare i costi della formazione (e vabbè, lo fanno tutti..), tuttavia il luogo di lavoro sarebbe nei dintorni di Milano (quindi è praticamente impossibile fare il pendolare), tuttavia "lei si rende conto che il nostro rimborso spese non le basterebbe per mantenersi e quindi dovrebbe trovare il modo di finanziarsi anche in altra maniera, vero?".
In poche parole dovrei trasferirmi, inventarmi un modo per guadagnare oltre al loro lavoro e il tutto senza farmi troppe illusioni su un prolungamento del rapporto.. Giudicate voi.

fragolina

12 anni, 1 mese fa

Paola sono d'accordissimo con te...non sai quanti stage ho rifiutato perchè le condizioni erano pessime! E ho sempre pensato che se tutti facessero così le cose potrebbero cambiare, ma ognuno la pensa diversamente e un mio no è probabilmente il sì di qualcun'alro. Tuttavia io ho scritto così perchè Fringe non ha specificato a quanto ammonta il rimborso spese (se per esempio è di 600 euro, non basta per vivere a Milano ma non è nemmeno così misero)e nemmeno se questo lavoro le piacerebbe e pensa che potrebbe arricchirla. Magari è una neolaureata senza precedenti esperienze, e allora uno stage (ovvio rimborsato e con buone prosspettive di formazione almeno se non di inserimento) ci può stare. Credo che manchino info per poter dare una valutazione accurata. Concordo con te quando dici che è improbabile ci prendano a lavorare con un regolare contratto dopo aver fatto uno stage in un posto diverso dall'azienda che ci dovrebbe proporre il contratto. Mi sono resa conto che non basta più nulla, non servono la laurea con lode, l'inglese fluente, le esperienze all'estero, i diversi stage. Forse serve solo una buona dose di fortuna e/o di raccomandazione. Ogni giorno sono sempre più triste e mi chiedo cosa abbiamo fatto di male per dover vivere subire tutto questo. fringe facci sapere che deciderai, ma qualcune sia la tua scelta, tieni stretto il tuo valore professionale e, soprattutto, umano!! In bocca al lupo!

PPaolaP

12 anni, 1 mese fa

Scusami fragolina ma non sono d'accordo, a meno che non sia uno stage part-time (difficile che sia così). L'ho già detto e lo ripeterò sino alla nausea: quando sono previsti mesi di schiavitù la risposta è NO. Non è più come 10 anni fa: gli stage vengono usati solo perchè la risorsa costa poco o niente, non per formare davvero qualcuno che possa entrare in azienda. Ci sono delle eccezioni, chiaro. Ma mi sembra evidente che questa non sia una di quelle. Quindi non fomentiamo questo malcostume accettando questo tipo di proposte facendoci illusioni del tipo che "forse alla fine mi prendono" oppure "un domani potrà servire per il curriculum". Tanto quello che fa un'azienda non lo fa un'altra. Mi sembra difficile data la situazione del Paese che ci prendano a lavorare con un regolare contratto dopo aver fatto uno stage in un posto diverso dall'azienda che ci dovrebbe proporre il contratto. A meno che la formazione non sia fatta in un'azienda di prestigio. Ma non credo che le aziende di questo tipo facciano proposte del genere.
Insomma valuta bene prima di accettare. E se decidi di non andare, rispondigli per le rime.
P.S.: A proposito di belle risposte sto facendo un bel po' di colloqui con avvocati per fare praticantato. Appena termino il ciclo vi propongo tutte le risposte da faccia tosta che ho dato agli avvocati che mi hanno proposto il praticantato full time e non retribuito.

Mandateli a quel paese se dovete e teniamoci stretta la nostra dignità.

fragolina

12 anni, 1 mese fa

La proposta è all'ordine del giorno...devi vedere se ne vale la pena, se il settore ti piace e pensi che valga investire tempo e denaro (anche se li non ci saranno prospettive magari ti si apriranno altre porte grazie a quell'esperienza). Al massimo provi e sei sempre in tempo per ritornare a casa o cercare altro.

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