Buongiorno a tutti/e! Mi sono iscritta a questo sito per raccontare e diffondere la storia ASSURDA di uno stage di circa due mesi fa. Avendo frequentato una scuola di agraria, ho ottenuto il titolo di studio come operatrice agricola, per cui ho scelto uno stage che fosse inerente a ciò che avevo studiato, scegliendo un garden center. Ho fatto amicizia con alcuni dipendenti, quasi tutti direi, tranne uno: il raccomandato di turno. Il suo unico scopo era quello di intervenire sempre tra me e un cliente, facendomi sentire non solo in imbarazzo, ma addirittura facendomi fare la figura dell'ignorante o di quella che non sa cosa dice. Episodio successo veramente: Un signore mi ha chiesto quale tipo di cibo poteva andar bene per il suo cagnolino, due/quattro mesi circa e con problemi all'intestino. Così gli consigliai un mangime adatto alle sue richieste, ma ecco che arriva lui e comincia a stordire il cliente con paroloni tecnici (incasinandosi pure!)e gli consiglia tutt'altro. Il cliente seccato risponde: a chi devo credere? non vi dico il mio imbarazzo...Altro esempio: una signora voleva dei pesciolini rossi e una volta pescati mi appresto a chiudere il sacchetto, quand'ecco spuntare il rompiscatole che, convinto di ciò che faceva, presentò alla signotra...un sacchetto "per il catetere" (è un modo di dire; in realtà gli ha dato un sacchetto di plastica sgonfio di aria. Poveri pesciolini!)La signora giustamente infuriata si lamentò che era meglio come l'avevo fatto io, ma il raccomandato ribatteva con una punta di vergogna che così era più sigillato e la signora andò via brontolando. Stufa di tale situazione sono andata a lamentarmi col figlio del capo, rispondendomi che purtroppo poteva solamente riferire. Dopo un mese e stufa di un trattamento da schiava, ho litigato col raccomandato (quando è troppo è troppo!)così venni convocata dal capo il quale, come scusa, disse che SUPPONEVA (non avete letto male) che io fossi comunista. Ero sconvolta...nel 2011 succedono ancora queste cose...addirittura mi ha detto anche, con un sorriso da ebete, che" se un giorno avrò tre figli..." al chè gli ho risposto molto seccata "Alt! io non ho mai detto che voglio dei figli! come si permette?" e lui " non smontarmi la teoria!" e io infuriata "ma come si permette??" ma lui imperterrito "un giorno in cui avrai tre figli, il comunismo non ti porterà il pane nel piatto!(altro sorriso ebete)" inoltre aggiunse "mi risulta che hai litigato con (il raccomandato)e sai perchè è qui? perchè lui è diventato socio, pagando una somma pari a trecentomila euro, ovvero il 10%, diventando socio (grazie a mammina e papino) e ora è vice capo (o qualcosa di analogo)" un secondo dopo:" e ma se lui è qui, è perchè è bravo e una persona capace!" e io invece? " signorina, lei purtroppo non è abbastanza brava per la mia azienda!" e mi costrinse a terminare il giorno stesso lo stage. Raccontai ogni cosa alla mia cordinatrice dello stage la quale mi disse che, purtroppo, non si poteva fare nulla e che non era certo la prima a cui succedeva una cosa simile. amareggiata, ho deciso di raccontarla a voi, speranzosa di trovare altre anime che possano almeno comprendere lo smacco, la rabbia e l'ingiustizia di questa vicenda assurda. Grazie a tutti per la pazienza e per avermi ascoltato!