Tirocinio in un supermercato, cerco consigli su possibile abuso.
6 giorni, 13 ore fa di FenrirWerewolf
stagestage extracurricolarestage nei supermercatistorie di stage
Vorrei chiedere consigli dopo aver letto alcune storie su questo forum, e anche aver fatto una veloce ricerca su internet, spronato dai famigliari, sui diritti e doveri di un tirocinante, perchè temo di essere caduto nella trappola del "assumiamo uno stagista e lo paghiamo come tale, ma lo trattiamo come un dipendente".
Da ormai 7 settimane ho iniziato un tirocinio extracurriculare retribuito, di 6 mesi in un supermercato. Mi pagano 500 € lordi, con un aumento graduale promesso ogni mese (ancora da verificare, visto che avendo iniziato a metà Marzo, mi hanno pagato per ora solo quel periodo di tempo e ora siamo ai primi di Maggio).
Durante questo tempo ho svolto mansioni normalmente svolte da un dipendente: rifornimento degli scaffali, pulizia del negozio, attività di cassa, utilizzo della pressa per il cartone; altre attività come scaricare i camion o fare l'inventario, in genere tutta la parte burocratica del lavorare in un supermercato sono state svolte da veri dipendenti, compreso creare e firmare le buste dove mettere i soldi della cassa (con eccezione la firma del cassiere).
La gerarchia dentro il negozio ha l'assistente al direttore (veterana) che comanda tutti, mentre il direttore (presumibilmente alle prime armi in tale posizione visto come si comporta, anche se ha già lavorato in un altro negozio della stessa azienda) che è anche il mio tutor aziendale, segue i suoi ordini (in breve, i ruoli che su carta sono in un modo, in pratica sono invertiti).
Questa assistente del direttore (in realtà la capa) continua a riprendermi sui diversi sbagli che faccio durante i turni (che lei li abbia visti o no), e durante questi turni, eccetto i primi giorni di "training" non sono per niente seguito o supervisionato da quello che dovrebbe essere il mio tutor (che tra l'altro ha iniziato nel negozio DOPO di me). Faccio più da aiuto per gli altri dipendenti, un paio di mani in più, e spesso vengo messo a fare le cose da solo (forse più grave, stare in cassa da solo, maneggiando ingenti quantità di denaro).
Quello che mi risulta ora chiaro dopo questa breve ricerca, ed averne parlato con famigliari, è che è vergognoso chiamarmi un "tirocinante" ma farmi lavorare completamente da solo come se fossi un qualsiasi dipendente; anche avendo ormai quasi 2 mesi di esperienza alle spalle, è chiaro come il cielo d'estate che ancora molte cose non le so, o su cui ancora devo migliorare.
Per non parlare di come spesso mi viene chiesto di compiere uno o più incarichi che mi portano ben oltre l'orario in cui dovrei smettere di lavorare; per chiarire, mi sta bene stare 5 o 10 minuti in più se serve, specie se sto facendo una cosa e la devo concludere prima di andare, ma parliamo di 30, 40, un paio di volte anche 50 o 60 minuti oltre l'orario stabilito, e succede troppo spesso perchè sia una semplice eccezione o "Dai fai questa cosa veloce e poi puoi andare".
Sto valutando sul come agire e se parlare con il tutor aziendale su questa faccenda, e cercare di mettere le cose un po' più in chiaro; volevo chiedere consigli per la mia situazione, o conferme sui miei sospetti. Ho anche pensato di interrompere il tirocinio, ma per necessità mi servono i soldi e quindi non sono sicuro su come procedere… Tengo la testa bassa e resisto? Farei bene a parlare con il tutor aziendale o se serve il tutor organizzativo?
Grazie per qualunque commento o consiglio.
P.S. Aggiungo che la "capa" mi ha detto più di una volta che rischio il licenziamento se non inizio a fare le cose per bene, o che avrebbe parlato con il titolare (colui con cui ho fatto il colloquio e che mi ha assunto). Ha modo o ragione di fare queste "minacce"?
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