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Stage senza tutoring

1 anno, 2 mesi fa di AranciaOrange

Informaticainformation technologyITstage

Salve a tutti, vengo qui con un dubbio che mi affligge: ho iniziato uno stage da circa un mese (non sono un universitario, ho cambiato settore da un annetto circa e questo è il mio primo lavoro nell'IT) però ancora non mi è stato affiancato nessun tutor concretamente, nessuno mi considera o mi affida compiti di nessun genere, e se non mi faccio vivo io appunto nessuno mi tiene minimamente in considerazione, nemmeno la persona che mi è era stata segnalata come "punto di riferimento" diciamo, prima che iniziassi questo stage, per l'appunto.

Ora, per carità, non mi aspetto che mi venga affidato chissà cosa e lo stage comunque ha una durata di 6 mesi, ma è normale che in questo settore, dopo questo periodo di tempo, ancora non abbia svolto nessun compito di nessun tipo? Nessun training on the job, niente di niente. Cosa succederebbe se questo stage finisse per essere soltanto un gran tempo perso? Sarei ancora valido nonostante un'esperienza di 6 mesi con poche (che al momento sono nessuna praticamente) skill acquisite?

Ringrazio in anticipo chiunque si pigli la briga di rispondere.

AranciaOrange

1 anno, 2 mesi fa

Grazie mille per la tua risposta! In realtà non mi è stato mai nemmeno consegnato un patto formativo. O meglio, sì, mi è stato consegnato, però non c'era scritto veramente nulla di specifico riguardo le conoscenze che avrei dovuto apprendere, solo letteralmente la mia posizione. Per altro mi hanno anche inviato un documento una serie di nominativi errati e nonostante le mie sollecitazioni continue non accennano a volermi mandare quello corretto. Non mi hanno mai menzionato un "tutor" e la mia figura di riferimento mi ha esplicitamente detto che non si occupa lui di tutoraggio ma altre persone, a cui però nessuno mi ha mai introdotto. Cosa dovrei fare secondo te? Io CV ne continuo a mandare in continuazione, ma vivo in una posizione non comodissima e ricevendo solo offerte di stage (non esattamente tante...) non potrei nemmeno trasferirmi visto che sono al massimo sempre proposte in ibrido (al momento sono in full remote). Scusa le generalizzazioni, ma non si sa mai, credo tu possa capire.

In risposta a #34328


Redazione_RdS

1 anno, 2 mesi fa

Non è assolutamente normale essere abbandonati durante uno stage, AranciaOrange! Altrimenti, come giustamente riassumi tu, lo stage diventa una perdita di tempo per tutti, a cominciare dallo stagista che sarebbe lì per imparare, e invece non impara nulla.

Dunque, nella tua convenzione di stage (ne hai una copia, giusto?), dove c'è la parte con il progetto formativo individuale, ci dovrebbero essere indicati due nominativi: il tutor del soggetto ospitante (che sarebbe la società IT presso cui stai svolgendo lo stage) e il tutor del soggetto promotore (che sarebbe l'ufficio che concretamente ha attivato lo stage).

Sono queste le due persone a cui puoi fare riferimento per raddrizzare la situazione. Puoi cominciare per esempio chiedendo al tutor del soggetto ospitante un breve incontro, portando magari con te il progetto formativo, e indicandogli quali sono le mansioni che saresti lì per imparare: chiedendo insomma che venga attuato quel progetto, e che ti vengano assegnati compiti e sopratutto che una persona ti affianchi e supervisioni le tue attività quotidiane. Nessuno ovviamente chiede che ti venga assegnato un babysitter 8 ore al giorno, dal momento in cui metti piede in ufficio al momento in cui esci: ma c'è un giusto mezzo, e certamente il fatto che tu sia abbandonato a te stesso per quelle 8 ore al giorno è inaccettabile.

Se il tutor del soggetto ospitante non ti dà disponibilità a un incontro o al dialogo, oppure se dopo il vostro incontro nulla cambia, allora puoi rivolgerti al tutor del soggetto promotore, spiegando la situazione. Questo secondo tutor avrà di fronte due strade: la prima è quella di contattare direttamente il soggetto ospitante per chiarire la situazione e "rimetterli in riga", per così dire, ricordando loro in cosa consiste uno stage e sottolineando che gli obiettivi formativi non si raggiungono magicamente, ma bisogna seguire lo stagista e farlo pian piano crescere professionalmente (a questo serve uno stage!). L'altra strada è quella di trovare per te un'altra opportunità di stage, quindi interrompendo anticipatamente questo stage infruttuoso e facendone partire un altro in un'altra realtà.

Per massima trasparenza, la capacità di gestire situazioni complesse (e sgradevoli) come questa cambia molto da soggetto promotore a soggetto promotore e dipende da molti fattori, tra cui uno piuttosto rilevante è il grado di indipendenza: il soggetto ospitante è un "cliente" del soggetto promotore? Nel senso, il soggetto promotore riceve soldi dal soggetto ospitante per l'attività di ricerca stagisti e/o di attivazione degli stage? Se sì, sarà certamente più restio a dar retta agli stagisti scontenti, e ancor più a interrompere gli stage anzitempo...

Un altro fattore rilevante è il tempo che il soggetto promotore può dedicare a ogni singolo stage, visto dalla prospettiva del numero di addetti e del numero di stage attivati. Se un soggetto promotore, banalmente, ha pochissimo personale e un numero esorbitante di stage da attivare, avrà pochissimo tempo per effettuare il follow-up di ciascuno stage; e anche di fronte a segnalazioni di stage che non si svolgono nel migliore dei modi, avrà poco tempo per approfondire e ancor meno tempo (e forse anche voglia) per intervenire.

Non vogliamo scoraggiarti con queste ultime considerazioni AranciaOrange, ma solo offrirti un quadro il più possibile esaustivo in modo che tu possa adesso muoverti come pensi sia più opportuno nella tua situazione.

Ovviamente c'è anche l'opzione più semplice: puoi tenere duro, sopportando la noia di queste giornate senza far nient, e nel frattempo metterti tu stesso a cercare occasioni alternative, mandare cv e fare colloqui; e se troverai un'opportunità allettante, potrai a quel punto semplicemente interrompere lo stage anzitempo e cominciare da un'altra parte.

Cosa ne pensi?

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