Quando l'ente promotore tutela il datore

9 mesi, 4 settimane fa di Milkshake

#stage

Salve a tutti, questo più che una richiesta d'aiuto è una cosa che ho notato da parte di alcuni enti promotori, in parte sarà anche uno sfogo, perchè l'idea di trovare un altro lavoro in questo paese mi fa stare male, vi racconterò in dettaglio cosa mi è successo con l'ente promotore.

3 mesi fa vengo assunta come tirocinante, avevo lavorato per la concorrenza e nel mio precedente posto di lavoro ne parlavano bene, anche i miei conoscenti mi hanno rassicurata.

Avevo già preso una brutta delusione dalla concorrenza perchè dopo quei sei mesi sono stata lasciata a casa, dopo che sono stata illusa di un possibile contratto a chiamata, non avevo ulteriori offerte perciò accettai.

Firmo il contratto e già qualcosa comincia a puzzare, nella convenzione c'è il nome di un'altra azienda, la ragazza mi rassicura dicendo che è una formalità perchè non può assumere altri tirocinanti, quindi usa altre società.

Faccio il primo mese e sembra tutto ok, c'è formazione ma mettono pressioni perchè dobbiamo sostituire del personale che andrà in maternità, ci passo sopra perchè anche le agenzie interinali fanno così, nulla di nuovo.

Arriva il rimborso spese e mancano 120 euro, chiedo spiegazioni e mi viene detto che è così il primo mese per tutti, che lo studio paghe si regola così e che mi verrà dato nei mesi successivi, aspetto maggio e non vedo quei 120 euro, ad un'altra tirocinante le è stato tolto 200 euro perchè ha cominciato nella seconda settimana del mese.
(Preciso che ho cominciato il 3 giorno di aprile).

Arriviamo a giugno, una ragazza se ne va, alcuni dipendenti vanno in maternità e in ferie, il carico di lavoro diventa insostenibile e cominciano a pretendere straordinari sul gruppo di lavoro, fino ad arrivare a 50 ore a settimana.
Io fin da subito mi rifiuto e faccio presente che è illegale, perciò mi sono presentata al mio orario, la responsabile è venuta a parlarmi dicendo che lo sa che non si può fare, ma la situazione è brutta e se "volevo" potevo non fare quell'ora in più al giorno.

Peccato che il giorno successivo è venuta a parlarci chiedendo di fare il sabato, dopo una settimana di 9 ore al giorno con mezz'ora di pausa pranzo non è umano.
Lei ci dice che potevamo usare le ore fatte come permessi, poi in realtà ad alcune ragazze le ore non sono state contante perchè il mese precedente magari erano uscite un'ora prima.

Alla fine ho accettato di farlo solo per una settimana, ma ho scrennato mail e conversazioni e nel mentre mi sono fatta aiutare da un sindacato su come muovermi.

La prima cosa che mi hanno detto di fare è stato quello di contattare l'ente promotore, dopodichè tesserarmi e poi potevano agire.
Ho contattato l'ente promotore, mi sono cascate le braccia ho raccontato tutta la situazione e mi hanno detto che l'unico modo che hanno per verificare la situazione è quella di contattare il mio datore di lavoro, informarlo della mia segnalazione facendo anche il mio nome affinchè lui possa fare un'indagine interna.

Mi sembra assurdo, è ovvio che il datore di lavoro negherà, ho ritirato la segnalazione perchè temevo che dopo nel mio paesino non mi avrebbe più assunta nessuno, sembra che in generale l'ente promotore abbia solo l'interesse di tutelare l'azienda più che il tirocinante, mi sono sentita davvero male, l'unica via mi sembra l'iscrizione al sindacato..

Volevo chiedervi, l'ispettorato si muove solo grazie al sindacato o c'è anche la possibilità di fare una segnalazione anonima?



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