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Stage in istruzione parentale

1 anno, 5 mesi fa di Moryfree

#azienda#stage

Buongiorno,
Come qualcuno saprà in Italia è possibile effettuare l'istruzione parentale (detta anche homeschooling), vedi sito dell'associazione nazionale LAIF.
In questo tipo di percorso di istruzione si prediligono la pratica, l'esperienza, il coltivare le passioni e gli interessi dei bambini e ragazzi.
Se alle elementari, medie si fanno laboratori o corsi, alle superiori (16 anni compiuti), molti ragazzi esprimono il desiderio di effettuare pratica in azienda. Purtroppo, gli homeschoolers non avendo una "scuola alle spalle", per le aziende che desiderano assumere i ragazzi diventa difficile farlo (la famiglia potrebbe essere l'ente promotore visto che è responsabile dell'istruzione/formazione in Istruzione parentale e pagherebbe anche l'assicurazione RC, RCT...).
Purtroppo sembra che ci sia un buco normativo che però sta creando "discriminazione" per i ragazzi che stanno proseguendo gli studi in Istruzione parentale (che è simile all'essere privatista, ma non lo è fino ai 18 anni).
Attualmente in Italia il numero di ragazzi in Istruzione parentale è aumentato moltissimo anche alle superiori.

Stiamo raccogliendo informazioni per aiutare i ragazzi homeschooler a realizzare i loro obiettivi e concretizzare le loro passioni... Qualcuno può aiutarmi, avrebbe informazioni utili?

Grazie in anticipo!

Redazione_RdS

1 anno, 4 mesi fa

Considerando che l'homeschooling è una pratica molto poco diffusa, con solamente 15-16mila ragazzi coinvolti in tutta Italia – contro 7 milioni e mezzo di bambini e ragazzi iscritti tra Scuola dell’infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado e Secondaria di secondo grado – e che le singole famiglie non sono evidentemente attrezzate per rapportarsi con il tessuto produttivo, l'unica soluzione che intravediamo passa attraverso un interessamento in questo senso da parte dell'associazione che rappresenta i genitori che scelgono questa via per i loro figli. Perché la presenza di un soggetto promotore è assolutamente indispensabile per ogni tipo di stage, compresi quelli inscritti nelle esperienze di Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO).

L'associazione potrebbe, probabilmente, provare a richiedere al ministero dell'Istruzione le autorizzazioni ed ottenere gli accreditamenti in modo da poter svolgere questa funzione, gestire gli aspetti burocratici e sopratutto quelli assicurativi in modo che gli homeschoolers possano effettuare l'esperienza di PCTO, al pari dei loro coetanei, avendo tutte le garanzie.

Il consiglio è quindi quello di rivolgersi all'associazione e sollecitarla a muoversi in questo senso. Dato che il numero di famiglie che hanno scelto questa pratica è triplicato negli anni del Covid, è probabile che l'associazione abbia ora anche più mezzi e che possa essere interessata ad agire sul tema dei PCTO. Non vediamo però un orizzonte di soluzione a breve termine.

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