Risorse Umane: un pentimento unico
2 anni, 7 mesi fa di ladyoscar94
Agenzie per il lavoroHUMAN RESOURCESlaurea umanisticaRisorse umaneselezione del personale
Eccomi con l'ennesima storia di scelte sbagliate, rimpianti e poca speranza nel futuro, motivo per cui, pur essendo una persona fin troppo razionale e metodica, mi trovo in crisi da mesi. Ho 27 anni, varie esperienze lavorative alle spalle avendo iniziato a lavorare ancora prima dei 18 (per la maggioranza impiegatizie) e ad oggi ho quello che anni fa desideravo ardentemente, eppure mi trovo a scrivere qua. Finito il liceo scientifico, nonostante avessi una buona predisposizione per le materie tecniche, faccio il primo errore: seguo la passione del momento e mi iscrivo a psicologia. Secondo errore, scelgo la magistrale in Clinica, per poi arrivare, dopo pochi mesi, a capire che il ramo che più mi piaceva di Psicologia, era proprio quella meno umanistico: psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Avrei fatto in tempo a cambiare corso ma no, da brava testarda ho finito ciò che ho cominciato, per altro in corso e a pieni voti, ma con l'amaro in bocca. Dopo un anno passato a fare l'insegnante di sostegno (lavoro bellissimo da tanti punti di vista ma assolutamente non per me), arriva il colpo di fortuna più grosso della mia vita: riesco a farmi assumere nel reparto HR in un'importante multinazionale, direttamente, senza passare nemmeno per uno stage. Un sogno. Si trattava di una sostituzione di maternità, il lavoro mi piaceva così tanto che non mi accorgevo nemmeno di che ore fossero. Specifico che mi occupavo poco di selezione del personale (colloqui, telefonate ai candidati ecc), e moltissimo di reportistica, analisi di dati, monitoraggio dei KPI, utilizzo di gestionali, insomma settore Risorse umane si, ma ben poco umanistico: tanto PC, quasi zero telefono, per capirci. Alla scendenza del contratto, a cui ero putroppo preparata, vengo assunta in un'agenzia per il lavoro, dove mi trovo in sostanza a fare selezione del personale, tradotto: mille chiamate, colloqui, straordinari non pagati, arrivare al venerdì con la voglia di parlare solo col mio gatto, nostalgia per il lavoro precedente (stipendio compreso). Nel frattempo faccio il colloquio per un'altra azienda simile, ma a 2 km da casa, in cui mi viene promessa una retribuzione leggermente superiore, così do le dimissioni, e attualmente lavoro qui. Va sicuramente meglio, ma la tipologia di lavoro, anche se meglio organizzato, è molto simile. Voi direte, ma di che ti lamenti? Mi lamento di aver scelto un settore umanistico quando sono molto più portata per tutto ciò che è tecnico o quantomeno non preveda di parlare al telefono tutto il giorno. Tornassi indietro, cambierei totalmente le mie scelte, puntando sul settore IT o addirittura, con molto coraggio, su Ingegneria gestionale, che mi avrebbe dato mille sbocchi per ciò che piace a me ora. A 27 anni e con le bollette da pagare però, non posso certo mollare tutto e buttarmi in una facoltà del genere. E inoltre, la voglia di tornare a studiare manca totalmente, voglio (e devo) lavorare. Sono disposta a corsi di aggiornamento, questo si, ma non ad impegni di studio a lungo termine.
Tirando le fila del discorso, non so che fare. In estremo, ho pensato addirittura di mollare tutto e candidarmi a posizioni come operaia. Non mi fa paura il lavoro pesante, ne tantomeno i turni (anzi, è il ritmo 9-18 a pesarmi), che mi permetterebbero anche una retribuzione decisamente migliore all'attuale e sicuramente meno mal di stomaco. D'altro canto penso che sarebbe assurdo, dopo essere riuscita ad ottenere subito ciò che molti ottengono dopo magari 2 stage non retribuiti.
Chiedo quindi un consiglio, da chi magari è nel settore o ha avuto un percorso simile (esiste?), su come in qualche modo rendermi appetibile per realtà meno "umanistiche", l'unica carta che posso giocarmi è l'esperienza nella multinazionale, che include anche un attestato sull'utilizzo di alcuni gestionali abbastanza richiesti. Tant'é che mi era arrivata un'offerta di lavoro simile, che avrei accettato su due piedi se non fosse stata in un'altra regione (non ho al momento possibilità di trasferirmi). Scusate il pippone interminabile e grazie a chiunque se lo sorbirà fino in fondo.
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