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Ne vale la pena laurearsi a 31 anni?

3 anni, 3 mesi fa di peppebar

#laurea tardilavoro

Salve a tutti, sono nuovo del forum. Ho letto diversi discussioni, alcune mi hanno aiutato altre mi hanno molto demoralizzato.
Cercherò di esporvi quello che sono e ciò che è la mia vita al momento in cui scrivo:
Mi sono diplomato nel 2014, subito dopo mi sono iscritto ad ingegnerei elettronica in cui ho perso 2 anni della mia vita sostenendo pochissime materie. Passati i 2 anni passo alla facoltà di ingegnerie elettrica, stesso errore di prima. Rimango un anno fermo, letteralmente, complice una depressione insita in me ma che non ho mai avuto il coraggio di esporre nè ad amici nè parenti.
Adesso sono un ragazzo di 26 anni, iscritto al secondo anno del corso di studi in Statistica per l'analisi dei dati con buoni voti. Tuttavia l'idea di laurearmi, tra triennale e magistrale, a 30/31 anni se finisce bene mi fa gelare il sangue.
Ho una paura enorme di prendere questo benedetto foglio di carta e poi non riuscire a trovare lavoro. Mi ritroverei a 31 anni come uno sfigato in preda alla depressione e al vuoto più totale (un pò come adesso). Ho avuto spesse volte pensieri autodistruttivi ma rimango dell'idea che è anche la società sbagliata, non solo io.
Secondo voi un neolaureato a 31 anni in data science (formazione statistica) senza nessuna esperienza sul campo che possibilità può avere nel mondo del lavoro?? Secondo me nessuna..

mba

3 anni, 2 mesi fa

In risposta a #31179 specialmente in italia

mba

3 anni, 2 mesi fa

poche.

Redazione_RdS

3 anni, 2 mesi fa

Invece ha grandi possibilità, Peppe! Invece di concentrarti sui momenti negativi del tuo percorso scolastico-accademico, guarda agli aspetti positivi, al fatto che adesso stai andando bene, con buoni voti, in una facoltà che forse è LA PIU' richiesta oggi.

Certo l'aspetto che menzioni degli episodi depressivi non va sottovalutato. Questo è un Forum dedicato al mondo del lavoro, non siamo psicologi né medici, però non possiamo far finta di non aver letto quella riga nel tuo post: e allora vogliamo dirti che non c'è niente di niente da nascondere, niente di cui vergognarsi. Tutti noi passiamo momenti brutti, in cui ci sentiamo deboli e "falliti", e se i pensieri neri prendono il sopravvento nella nostra mente non bisogna avere reticenze: la scelta più sana è quella di chiedere aiuto. Parlarne serenamente coi genitori, e/o con qualche amico stretto, e guardarsi intorno per vedere se c'è una struttura (un consultorio, uno studio di psicologi...) in città cui rivolgersi per avere un parere e un sostegno.

Se a conti fatti ne avessi davvero bisogno, un aiuto professionale potrà aiutarti (con psicoterapia e magari anche, per un po' di tempo, con il supporto di qualche farmaco) a ritrovare il tuo equilibrio mentale e a non vedere tutto nero.


Hai una bella sfida davanti Peppe, la facoltà che hai scelto è tra quelle sicuramente "giuste" per il mercato del lavoro di oggi. Puoi anche decidere, se te la senti, di fare anche un lavoro part-time mentre studi, per evitare di arrivare, come scrivi tu, a 30-31 anni completamente privo di esperienza lavorativa. E' una tua scelta, che puoi fare valutando bene se pensi che sia compatibile con la mole di studio che l'università richiede.

Sia che tu decida di fare lo studente-lavoratore, sia che tu decida di concentrarti al 100% sullo studio per i prossimi 4 anni, comunque il nostro consiglio è questo: prenditi sempre cura di te, non trascurare gli eventuali segnali di disagio che il tuo cervello ti invia; cerca sempre di trovare un giusto bilanciamento tra l'energia che metti nello studio e quella che metti per stare bene, e non scordarti di dare attenzione al tuo corpo e alla tua mente, e di passare del tempo con le persone a cui vuoi bene.

In bocca al lupo, e torna a trovarci quando vuoi.

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