Innanzitutto grazie per la risposta In risposta alla domanda. La situazione stage mi preoccupa e non poco sul mio futuro lavorativo, essendo una persona volenterosa, con tante idee in mente e soprattutto avendo 26 anni con due lauree.
Oltre alla formalizzazione del progetto formativo diversa da ciò che realmente svolgo è stato anche il manager/tutor aziendale in fase di colloquio a dirmi che durante lo stage avrei svolto anche attività di analisi o progetto digital e questa è stata la motivazione principale di aver accettato questo stage, pensando di propormi principalmente per le attività sopra citate perché più in linea con me.
Le attività giornaliere da quando ho iniziato vertono esclusivamente sul contatto con i fornitori esterni/interni.
Per quanto riguarda i progetti che arrivano al "secondo" Team, di cui faccio parte, l'unica attività da svolgere è il controllo di quanto scritto (puramente letterario) e il contatto con i fornitori in caso ci fosse bisogno della parte social.
Ho provato a chiedere al tutor aziendale di poter essere spostata nell'altro team o di partecipare a qualche progetto anche come ascoltatrice ma non essendoci posti liberi (ci sono altre stagiste) in questo momento non si può.
La mia insoddisfazione è data dal fatto di essere "affiancata" In tutto e per tutto all'altra stagista, ma soprattutto di non poter mettermi in gioco con le mie competenze e di acquisirne di nuove!!
L'ente promotore è un'agenzia di selezione personale, ma anche in questo caso.. È come parlare col muro!
Nel caso volessi lasciare questo stage, in Lombardia ci sono delle regole particolari o documenti da compilare??
Grazie
Il "peso" di uno stage sbagliato, Kami, è tutto nel tempo che si perde e che potrebbe essere usato in modo più proficuo.
Ci sono però alcuni elementi di cui bisogna tenere conto, nella situazione che descrivi: il primo è che raramente uno stage è esattamente uguale a quel che viene formalizzato nel progetto formativo. Ci sono sempre delle "scosse di assestamento", specialmente nelle prime settimane, tra gli obiettivi formativi scritti e quel che accade negli uffici. Ovviamente quel che è importante è che il divario tra ciò che è stato "promesso" e ciò che viene insegnato allo stagista durante il percorso di tirocinio non sia troppo grande. Ma bisogna tenere conto che c'è sempre un margine. In questo caso, l'azienda che ti ha accolta in stage ha un team che produce i progetti social e che poi li "passa" al team in cui sei stata inserita tu. Ora bisogna capire cosa fa questo secondo team, perché ovviamente l'analisi dei dati e dei risultati di una strategia social è un aspetto molto importante. Dunque dalle tue parole non ci sembra che tu sia stata assegnata a un team che fa, per così dire, tutt'altro rispetto a quel che ti era stato prospettato.
Certamente, però, se sei così insoddisfatta potresti provare a chiedere al tuo tutor aziendale di essere spostata nel team che produce i progetti. Magari potresti proporlo come una tua idea proattiva, motivando la richiesta con la tua voglia di fare una esperienza a 360 gradi rispetto alla creazione di una strategia social, e proponendo di splittare tra i due team il tempo del tuo stage (es., se la durata prevista è 3 mesi, fare un mese e mezzo nel team attuale e un mese e mezzo nell'altro).
La cosa che invece ci sembra più preoccupante nella tua storia, Kami, è questo fatto che ogni volta che chiedi qualcosa tu venga rimandata all'altra stagista. Questo non è un meccanismo sano, perché ovviamente un giovane che sta lì da poche settimane più di te non ha le competenze sufficienti per essere il tuo "tutor de facto": l'azienda dovrebbe invece affiancarti un dipendente esperto, in grado di guidarti e di trasferirti le competenze indicate nel progetto formativo. Di questo aspetto problematico potresti provare, questo è il nostro consiglio, a parlare con il soggetto promotore che ha attivato il tuo stage (di chi si tratta? del centro per l'impiego?).