Se si intende per “accreditato” un master che rilascia dei crediti universitari, è ben evidente che questo master non è promosso da una università bensì da una Fondazione privata, e per questo non segue né può seguire i criteri dei crediti universitari riconosciuti ma prevede il rilascio del diploma a completamento del percorso didattico.
Il master ideato dalla Fondazione Italia USA intende promuovere l’internazionalizzazione dei giovani e in questo senso, come è noto, all’estero e presso le aziende non si valuta il valore legale e il riconoscimento ministeriale di un titolo di studio (quasi sempre inesistente negli ordinamenti nazionali).
Se si presenta il curriculum negli Stati Uniti, oppure a organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite o la NATO o l’OCSE, o ad aziende private, verrà valutato il ranking dell’università o dell’ente di formazione o dell’azienda che lo rilascia, e la qualità del percorso didattico compiuto. E lo stesso, al contrario, se si presenta a delle aziende italiane una laurea conseguita a Harvard o Stanford negli USA. Il valore legale di questa laurea non è riconosciuto in Italia, ma ovviamente il valore curriculare è unanimemente tenuto in altissima considerazione.
Esistono anche in Italia centinaia di master molto autorevoli e prestigiosi promossi non da università ma da enti privati o da aziende. Ad esempio il master di Publitalia è uno dei più importanti ed autorevoli sul mercato europeo, questo non significa che il master di Publitalia abbia un riconoscimento legale o ministeriale.
Il criterio a cui si ispira il master della Fondazione Italia USA, detto con tutto il rispetto, non è quello di erogare un titolo per concorsi pubblici dello Stato italiano. L’obiettivo del master è l’internazionalizzazione dei nostri migliori giovani e, senza presunzione, è indiscusso il prestigio internazionale riconosciuto alla Fondazione che rilascia i diplomi e le borse di studio, confermato dalla appartenenza ufficiale della Fondazione alla rete accademica delle Nazioni Unite proprio per la qualità formativa del master.
La “spendibilità” di un master è data non tanto dal fatto che sia universitario o aziendale, ma dal prestigio che il mercato del lavoro gli attribuisce. E soprattutto, sia permesso dirlo, questa distinzione è frutto di un approccio un po' "italiano", perché all’estero, nelle aziende, e in tutti gli organismi e istituzioni internazionali, come indicato, viene considerato solo ed unicamente il valore del percorso formativo.