MANDATO VIA DALLO STAGE
5 anni, 6 mesi fa di Luis131313
Ciao ragazzi, cerco conforto in questo forum raccontandovi la mia prima esperienza di stage purtroppo in tarda età poiché stage post master che ho deciso di fare dopo diverso tempo. Dopo aver trovato faticosamente lo stage inizio. Inizialmente mi sembravano tutti bravi e carini, poi mi sono accorto che c'era invece un ambiente non sincero come suppongo in ogni ambiente lavorativo. Inizio il training con la tutor poi dopo due giorni lei mi affida ai membri dell'ufficio composto da altre due persone. La mia sfortuna inizia quando uno di questi, ossia il più bravo anche caratterialmente, inizia a non esserci più per un training per un nuovo gestionale, questo dopo la prima settimana, anche prima. Per questo rimango alle guide dell'altra che fa però par-time quindi dopo le 15 e 30 sempre assente, nonché con un bambino piccolo e la possibilità di essere spesso in smart (lavoro da casa). Io passo le ore da solo in uffcio, a non fare niente, no vengo seguito né mi viene insegnato molto. Vista la situazione inizio a lamentarmi con una collega di fronte alla mia postazione che segue con attenzione l'altro stagista dell'ufficio. (facevamo cose differenti quindi impossibile farmi aiutare da lui). Commetto lo sbaglio di parlarne anche a pranzo con altri con cui avevo stretto un contatto. Tutto ciò arriva alle orecchie della capa (tutor) la quale mi invita a fare attenzione viste le dinamiche dell'azienda e che potevo esporla a problemi. Il suo atteggiamento verso di me cambia radilcamente: vengo rimproverato duramente per degli errori di distrazione da me commessi, anche se qualche settimana prima mi aveva detto che di errori gravi non ne potevo cmq fare viste le cose che mi passavano. Poiché spesso solo, quando mi trovavo in difficoltà chiedevo all'altra di fronte a me, questa viene rimproverata del suo mancato rendimento e sicuramente incolpa me che le chiedo le cose. Io faccio del mio meglio. Cerco di stare iper attento, di non fare errori, di chiedere solo quando non posso evitarlo visto che dopo il primo rimprovero la capa aveva già manifestato l'intenzione di mandarmi via e che facevo perdere tempo. Tutti i miei sforzi sono vani, dopo 3 mesi, con l'arrivo del nuovo gestionale, dove tutto è bloccato e le poche cose che mi erano state insegnate non servivano più, mi manda via. Io sono nello sconforto totale perché era la mia prima esperienza e in questa azienda nessuno mai era stato mandato via prima della conclusione dello stage. Mi chiedo se avrei dovuto imparare più velocemente...ma ero davvero sempre solo...sono stato solo due settimane piene più tutti gli altri giorni in cui lei era in smart. Quando c'era era stracarica di lavoro e non potevo disturbarla. Spesso le chiedevo puoi insegnarmi quacos'altro oggi? la risposta sempre no oggi sono stracarica. Mi chiedo se debba rimproverare anche me per questa brutta esperienza. Sono molto deluso anche da me stesso per come siano andate le cose. Voi cosa ne pensate di quello che mi è successo? Deco colpevolizzarmi? Ora sto cercando qualsiasi cosa perché mi trovo a Milano a dover pagare un affitto
Redazione_RdS
5 anni, 5 mesi fa
Ciao Luis,
non scoraggiarti. Può capitare a tutti una situazione come la tua perché purtroppo il meccanismo dello stage è proprio questo: ci sono due parti, lo stagista e l'azienda ospitante, che fanno una prima conoscenza attraverso questo strumento e capiscono se le cose possono funzionare o addirittura evolvere in un futuro contratto. Tant'è che è concesso a ambedue di decidere di interrompere il percorso ancora prima della scadenza, lo prevede la legge e la stessa convenzione di stage talvolta (che potrebbe anche fissare in proposito particolari condizioni).
Fai bene a cercare altro. Buttati a capofitto in questa attività in modo da non perdere ulteriore tempo, e lasciati alle spalle quanto accaduto. Non vale la pena rimuginarci su, se non per un aspetto, su cui sentiamo di darti un consiglio spassionato: evita di 'lamentarti' di situazioni che non vanno con i colleghi in ufficio, specie se sei alle prime armi. Sempre meglio rivolgerti a chi di dovere, a un responsabile o nel tuo caso a un tutor. Questo perché le dinamiche di un ufficio possono talvolta essere contorte, per cui è difficile capire in anticipo dove possano andare a parare.
Torna a raccontarci di te, e un caro saluto
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