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Stage incompatibile con percorso formativo?

5 anni, 1 mese fa di Andre1980

Buonasera a tutti,
sono Andrea, classe '80 e scrivo dalla provincia di Lucca.

Lo scorso anno, forte del detto "chi non risica non rosica" mi sono preso un bel rischio, lasciando un posto a tempo indeterminato che non sopportavo più (molto lontano da casa, a seguito ristrutturazione aziendale avevo subito demansionamento e riduzione stipendio) per un posto a tempo determinato ma con ottime prospettive (dopo aver avuto mille rassicurazioni sulla serietà e la non volontà di lasciare nei guai le persone).
Risultato: licenziato dopo nemmeno 10 giorni.

Non mi sono perso d'animo, ho attivato la naspi e dopo pochi mesi mi sono iscritto ad un corso ITFS organizzato dalla regione per riprendere in mano la passione innata verso l'informatica e "reinventarmi", con specializzazione in ambito automazione industriale (PLC).

Devo dire che la cosa mi ha appassionato fin da subito e l'ho portata avanti con entusiasmo.
Fino ad oggi.

Il corso prevede uno stage a metà formazione - sono stato affidato ad una big della zona - ma con mia enorme sorpresa ho scoperto che gli argomenti su cui verte il mio percorso non sono attinenti, se non marginalmente, con il percorso finora affrontato.
D'accordo che va fatta la gavetta, d'accordo che gli stagisti sono figure "in più" ma... che senso ha affrontare un corso gratuito destinato ad utenti in difficoltà per favorire il loro rientro sul mercato del lavoro con una marcia in più e poi allo stage adibire mansioni generiche?
Tanto per fare un esempio, mi sono ritrovato a fare l'inventario di magazzino per tutta la giornata di oggi e, credo, per buona parte del mio percorso aziendale.

Non so, forse sono io che sono partito con tante belle speranze e voglia di ricominciare... senza rassegnarmi al fatto che sono condannato. O forse qui qualcuno vuole fare il furbo sbolognandomi qualcosa che non mi compete.

Come sarebbe più logico muoversi in questo frangente? Non ho assoluta intenzione di restare al gioco, accettare la mansione passivamente, senza aver fatto valere le mie ragioni a chi di dovere.... in fondo si parla del mio futuro!

Andre1980

Andre1980

4 anni, 10 mesi fa

In risposta a #26928

Cara Redazione, 

vi ringrazio per la risposta; fortunatamente le mie lamentele sono state accolte dall'ente promotore anche se, con i classici tempi lunghi della burocrazia.
Sono riusciti a farmi interrompere lo stage a metà della durata del percorso, spostandomi su altra azienda, molto più formativa ed in linea con il percorso fatto, seguito dagli stessi docenti di molte lezioni in qualità di tutor (sono in effetti dipendenti di questa stessa ditta).
Mi sono preso una "lavata di capo" dal responsabile dell'azienda ove ho fatto il primo stage, ennesima conferma della scarsa bontà della cosa ma sono estremamente soddisfatto della seconda occasione, appena terminata, che mi ha dato enorme fiducia e competenze addizionali per il mio percorso.

Andre1980

5 anni fa

In risposta a #26928

Guarda, non metto in dubbio che sia così - d'altra parte la gavetta la devono fare tutti.

Ma di qui a prendere qualcuno che viene da un corso altamente formativo e deputarlo ad attività di "supporto alla manutenzione" che poi non si rivelano altro che inventariato (mascherato dalla nomea "popolamento software del magazzino") mi sembra avvilente e oltraggioso.

Sul progetto formativo è indicato, per l'appunto, "supporto alle operazioni di manutenzione" ma, come ripeto, non è per nulla attinente al corso formativo.
Con l'ente promotore mi sento quasi quotidianamente, insistendo, alla pari dei miei colleghi più giovani e meno diplomatici, che questo non è l'ambiente idoneo a noi; mi auguro che a furia di insistere e supportare con prove (estratti di riunioni in cui, come oggi, mi viene chiaramente detto che agli stagisti si fa fare il lavoro sporco) e fotografie quanto effettivamente faccio, riesca ad ottenere un trasferimento.

In caso, è possibile rivolgersi ad un patronato? O, essendo un corso finanziato dalla regione, direttamente alla stessa?

Vi ringrazio infinitamente per il supporto, un saluto a voi

Redazione_RdS

5 anni fa

Ciao Andre,
capita spesso, anzi forse spessissimo, che durante uno stage ci sia qualcuno che vuole sbolognare allo stagista qualche attività che non ha voglia di fare. Forse è praticamente la norma, nel senso che è quasi nelle cose che l'ultimo arrivato, 'il ragazzo di bottega' mettiamola così, sia messo a fare quello che i dipendenti che sono in azienda da una vita non fanno magari con grande entusiasmo. Come giudicare questo comportamento? Dipende, bisogna valutare caso per caso.

Innanzi tutto va visionato il progetto formativo, che è il documento alla base dello stage, il cui svolgimento deve attenersi a quanto il programma di apprendimento prevede. Se nel tuo caso le mansioni affidate esulano del tutto da quello che è stato scritto, allora c'è chiaramente qualcosa che non va, e qualcuno che se ne sta bellamente approfittando. Quindi, nel concreto, se fare l'inventario del magazzino è quello che ti riproporranno per tutto il corso dello stage, senza inserire mansioni davvero formative, puoi innanzi tutto rivolgerti all'ente promotore (supponiamo che sia chi ha organizzato il corso) per chiedere che vengano rispettati i patti e che il tuo tirocinio venga tarato sulle competenze che stai acquisendo. E poi ha sempre la possibilità di interrompere lo stage - perché anche questa è un'opzione da valutare - e metterti in cerca di qualcosa di più serio.

Facci sapere come va a finire, e un caro saluto

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