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Stage inconcludente

5 anni, 1 mese fa di mppm

Salve a tutti, racconto la mia storia nel più breve tempo possibile arrivando al dunque.
Ho 25 anni e dopo aver studiato e lavorato un pò dopo il diploma (perito elettrotecnico) mi sono iscritto ad un corso post-diploma dedicato alla meccatronica nel settore ferroviario e che prevede all'interno di 2 anni di studi, 6 mesi di stage retribuito presso un azienda del settore.
Il problema nasce quando all'inizio dello stage mi comunicano di essere stato posizionato nell'ufficio elettrico di tale azienda (internazionale,di enormi dimensioni). Fin qui tutto bene se non fosse che nel corso di questi mesi non c'è stato quasi per nulla l'affiancamento del tutor aziendale e quindi c'è stato un abbandono del sottoscritto. Dopo aver imparato ad usare un pò qualche programma di facile utilizzo (AutoCad) mi ritrovo a non poter fare nulla di concreto, anche perchè ci vogliono competenze che io non ho dato che non sono ingegnere. Inoltre i "colleghi" non vogliono darmi lavori da fare perchè forse mi considerano non adatto oppure sono troppo antipatici, per non dire altro. Vorrei rivolgermi al mio tutor scolastico per cercare di far cambiare qualcosa, ma non so se sia possibile cambiare azienda o al massimo settore (più che la progettazione mi andrebbe bene di fare la produzione). Passo le giornate al pc a non far quasi nulla, mi porto da studiare materie in cui sono carente (inglese, Programmazione PLC) per ammazzare il tempo. Però sento che così sto perdendo tempo e soldi (sono fuorisede) inutilmente dato che questo stage non sta aggiungendo nulla al mio percorso professionale. "Lavoro" 8 ore al giorno, 5 giorni a settimana e dovrò fare questa vita fino a luglio. Oltre allo stress ho questo peso sulle spalle di insoddisfazione e delusione verso un percorso che credevo più soddisfacente. Cosa dovrei fare secondo voi?

Redazione_RdS

5 anni, 1 mese fa

Ciao mppm,
noi tendiamo sempre un po' a 'sdrammatizzare' di fronte a post come il tuo che parlano di stage in cui non si è messi nella condizione di fare granché. Questo perché non è detto che stare in azienda di fronte a un pc non sia comunque in parte formativo: se ci pensi bene ti trovi in un contesto organizzativo che ti permette quantomeno di osservare quello che fanno i tuoi colleghi e di 'rubare con gli occhi' il loro mestiere o certe dinamiche lavorative. Meglio che stare per conto proprio a casa insomma.
Detto questo, uno stage non va concepito esclusivamente in questo modo. Lo stagista non deve solo guardare quello che fanno gli altri, ma anche avere dei compiti da portare avanti che è il tutor a dovergli assegnare. Se questa persona non fa il suo dovere in tal senso, sta all'ente promotore provvedere affinché si corregga questo comportamento.
Una cosa ti possiamo consigliare nel frattempo, prima di rivolgerti all'ente promotore: prova a mostrarti il più propositivo e volenteroso possibile, parla con qualche collega che ti sembra più disponibile e chiedigli magari di affiancarlo nel suo lavoro o proponiti per qualche mansione in cui vorresti cimentarti.
E poi torna a scriverci per dirci come va.
Un caro saluto

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