Chiarimenti su correttezza del tirocinio
7 anni, 10 mesi fa di user270326
Salve a tutti,
ho recentemente concluso un tirocinio d'inserimento lavorativo e vorrei avere dei chiarimenti.
Vorrei sapere quanti tirocini un'azienda può attivare e non intendo con lo stesso tirocinante o quanti tirocinanti può avere contemporaneamente. Finito il periodo dei tirocinanti, con zero assunzioni, si sono subito attivati per trovare altri tirocinanti da sfruttare. Hanno un limite per fare questo?
Inoltre, non hanno rispettato il progetto formativo e sono stata presa per sostituire i dipendenti che dovevano andare in ferie e uno che era in malattia.
Ho inoltre visto che non si possono attivare tirocini per ricoprire ruoli necessari all'organizzazione aziendale e per attività che non necessitano di formazione e vorrei capire meglio questi aspetti. Io principalmente fatto la cassiera e addetta vendita e vorrei capire se la cassiera può essere ritenuto un ruolo necessario dato che, in un supermercato, la cassa serve per la registrazione della spesa e se è un'attività che richiede una formazione, anche se non mi pare, dato che fin dal primo giorno sono stata in cassa.
Vorrei dei chiarimenti se le aziende hanno eventuali sanzioni per questo o se, a queste condizioni, si tratta più di lavoro subordinato.
L'azienda in questione è la Dico s.p.a.
Un tempo pare che assumevano gli stagisti, sembrava un po' più seria ma, cambiando gestione, si sono lanciati nella moda con cui si sfrutta il tirocinante (non serve un tirocinio per pulire un negozio) per lasciarlo senza lavoro. Mi hanno detto che a Gennaio si fermavano e a Febbraio avrebbero deciso se richiamare qualcuno che ha già lavorato lì o prendere nuove persone. Nemmeno una settimana dopo hanno iniziato i colloqui.
Redazione_RdS
7 anni, 10 mesi fa
No, niente limiti al numero di tirocini attivabili per le aziende ma solo un tetto massimo di stagisti da inserire di volta in volta in base al numero di dipendenti. Stessa cosa per le persone che entrano in stage. Questo vuol dire che le aziende possono decidere di inserire stagisti al posto di personale per tutto il tempo che vogliono così come una persona può partecipare a tutti gli stage che crede. Allo stesso modo non esiste un elenco di mansioni per le quali sia necessario o meno uno stage, né tantomeno esiste un qualche regolamento per i supermercati. Ragione per cui esistono innumerevoli casi di stage che mascherano un lavoro vero e proprio senza che la legge possa fare granché. Di recente su questo punto è anche intervenuta la Cassazione, sancendo il principio che non si può far passare per tirocinio quello che in realtà è lavoro vero e proprio, condannando quindi lo stagista a un risarcimento: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/la-cassazione-il-tirocinio-non-puo-mascherare-un-lavoro-subordinato.
Questo per dirti che il discorso delle sanzioni si muove su un terreno piuttosto scivoloso, e per capire meglio ti consigliamo di leggere questo nostro articolo che spiega come la situazione sia di sostanziale vuoto normativo: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/intervista-paolo-pennesi. Chiaramente esistono sanzioni nel caso in cui siano riscontrate delle violazioni di legge, come è nella logica del diritto (per gli aspetti più tecnici dovresti consultare però un giuslavorista). Il punto è la difficoltà a far intervenire gli ispettori del lavoro e far sì che si riscontrino delle palesi irregolarità, non essendovi una normativa di appiglio ma solo principi generali.
Tu hai mai pensato di rivolgerti agli ispettori del lavoro per denunciare il tuo caso?
Un caro saluto
#post22942
user270326
7 anni, 10 mesi fa
In risposta a #22933
Qua sul sito ho già dato un'occhiata ma vorrei delle risposte più precise alle domande che vi ho posto.
Redazione_RdS
7 anni, 10 mesi fa
Cara raffamanet,
purtroppo non esistono strumenti legali efficaci per fermare aziende poco serie come questa, se non i controlli dell'ispettorato del lavoro - più leggenda che realtà. In linea teorica tu potresti recarti a una direzione del lavoro del tuo territorio per denunciare gli abusi, ma di lì a che si prendano effettivi provvedimenti purtroppo ce ne corre. Questo per dirti che in buona sostanza le aziende che adottano comportamenti scorretti nei confronti degli stagisti passano pressoché indenni di candidato in candidato, e possono andare avanti senza che nessuno le fermi a usare tirocinanti al posto di lavoratori.
Con noi sfondi una porta aperta. Abbiamo perfino una sezione dedicata ad aziende virtuose di cui si monitora il tasso di assunzione post stage, su cui trovi tutte le informazioni qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/initiative/rdsnetwork/chiarostage/le-aziende-aderenti/. Questo giornale denuncia da sempre questo tipo di soprusi, concentrandosi proprio sul fenomeno degli stagisti nella grande distribuzione, per noi una vera e propria piaga. Non ha senso, come ben sottolinei, attivare uno stage per mansioni che non hanno bisogno di una grande formazione come la cassiera o la commessa. Per quei ruoli andrebbe stipulato da subito un contratto con una remunerazione vera. Leggi per esempio qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stagisti-da-zara e qui http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-grande-distribuzione-abusi-continuano.
Qual è allora l'unico strumento per arginare questi abusi? Dire di no. Che non ci siano più candidati per queste aziende che si comportano male. E' l'unica arma concreta per fermarli. Anche le segnalazioni come le tue sono importanti perché permettono agli altri di sapere cosa aspettarsi da questo tipo di offerte. Quindi grazie per la tua testimonianza e torna a farci sapere gli sviluppi della tua storia.
Un caro saluto
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