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straordinari durante lo stage

8 anni, 4 mesi fa di Massimo Spelta

Mia figlia dopo il diploma stà effettuando uno stage di 6 mesi presso un'agenzia di lavoro interinale,con un compenso di 300 euro al mese + ticket.La cosa strana è che le viene chiesto molto spesso di lavorare ben oltre l'orario dell'agenzia, una sera ha finito alle 22, oltre a questo le viene richiesto di lavorare il sabato la domenica,ha lavorato anche il 31 gennaio con l'agenzia chiusa e l'ufficio senza riscaldamento. Da notare oltre che tutto questo si svolge sempre senza la presenza del tutor o del responsabile dell'agenzia, gli unici presenti sono lei,un'altra stagista e una dipendente con contratto da apprendista. Vorrei sapere se qualcuno sa dirmi se tutto questo è regolare o se come sembra a me è un pessimo e deformante uso del contratto da stagista.Vi ringrazio anticipatamente per l'eventuale risposta.

Redazione_RdS

8 anni, 4 mesi fa

Caro Massimo,
i termini dell'illegalità ci sarebbero, a meno che l'azienda non abbia omesso di specificare nero su bianco le motivazioni dell'interruzione dello stage. Questo perché interrompere lo stage, sia da parte dello stagista che dell'ente ospitante, è perfettamente legale in ogni momento e senza necessità di motivazione. Qualora l'azienda avesse invece specificato i motivi, adducendoli all'assenza di sua figlia in quelle giornate, potrebbe allora sforare nell'illegalità, considerato peraltro come nella convenzione di stage siano specificati quegli orari di lavoro. Sarebbe utile sapere anche in quale regione si trova e chi è il soggetto promotore dello stage...
In risposta a #post21273

Massimo Spelta

8 anni, 4 mesi fa

Vi ringrazio per la celere risposta,nel frattempo ci sono state delle novità, a mia figlia è stato sospeso il contratto da stagista per non aver esaudito la richiesta di lavorare anche sabato e domenica 2 e 3 gennaio. Da specificare è che sul contratto firmato cè ben specificato l'orario di lavoro, dal lunedi' al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14,00 alle 18,00. Sono molto incazzato e credo che mi rivolgerò a un legale per eventuali chiarimenti e per capire se ci sono interventi possibili. In risposta a #21272

Redazione_RdS

8 anni, 4 mesi fa

Caro Massimo,
in base a ciò che racconta sembrerebbero presenti diversi elementi di illegalità che configurerebbero, come dice, un uso "pessimo e deformante" dello strumento dello stage. Innanzi tutto vogliamo segnalarle la nostra guida Best stage 2015 in cui trovare tutte le informazioni sugli stage, inclusa la normativa regionale di riferimento per verificare anche la regolarità dell'indennità corrisposta. Può scaricarla qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/best-stage-2015-ai-blocchi-di-partenza.
Colpisce tra le cose che denuncia l'assenza del tutor e perfino del responsabile dell'agenzia, il che lascia supporre che a sua figlia vengano affidate mansioni di responsabilità pari a quelle di un lavoratore vero e proprio, lontane da ciò che dovrebbe essere la formazione di uno stagista. Il passo da fare è rivolgersi all'ente promotore, quello che si è occupato di attivare lo stage, chiedendo conto della situazione e pretendendo che vengano rivisti i termini dello stage (che, lo ricordiamo, deve assicurare un periodo di formazione). Ci sono anche delle soluzioni più estreme, come il ricorso a un avvocato o la denuncia alle direzioni territoriali del lavoro. Ma è bene valutare bene in anticipo se procedere per queste strade.
Quanto all'orario di "lavoro" degli stagisti, pur non prevedendo le normative sugli stage nulla di preciso, si presuppone anche - qui è il buonsenso che parla - che lo stagista si uniformi all'orario della struttura presso cui opera: e cioè arrivi all'ora in cui il lavoro comincia all'interno dell'ufficio, e se ne vada all'ora in cui il lavoro termina. Dunque, se in una data azienda vi è l'abitudine di lavorare 10-11 ore al giorno, tirare nottata per rispettare le scadenze o altro, allo stagista non deve essere richiesto di assicurare una presenza continuativa secondo quegli orari "massacranti": perché è appunto uno stagista, e non un lavoratore. Ciononostante, il tirocinante potrà decidere di sua volontà di fare qualche volta gli stessi orari dei dipendenti, magari per dimostrare buona volontà, nella prospettiva di inserirsi nel gruppo di lavoro e magari poter essere assunto al termine dello stage. In generale è bene ribadire che lo stage non è un contratto di lavoro e quindi lo stagista non è necessariamente tenuto a rispettare pedissequamente un orario (come se timbrasse un cartellino); allo stesso modo, può uscire prima se ne ha bisogno qualche volta, o anche stare assente, senza che gli possa venir chiesto di recuperare le ore o i giorni di assenza.
Quanto alla presenza in ufficio in giornate festive o di chiusura, anche qui dipende dalla normativa, ma nella maggior parte dei casi questi dettagli non sono specificati. Può esserle utile questo articolo pubblicato a dicembre sul comportamento da tenere per gli stagisti nel caso venga richiesta la presenza nei giorni di festa: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-durante-festivita-natalizie-guida-cgil-sicilia. In generale la cosa migliore è fare riferimento alla convenzione di stage e capire cosa c'è scritto dentro: se è specificato o meno il regolamento da applicare allo stagista per i giorni di vacanza. Anche se, nel caso che lei descrive, difficilmente sarà così. Ha tutta l'aria di essere purtroppo l'ennesimo caso di lavoro mascherato da stage...
Speriamo di esserle stati utili e un caro saluto

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