Ciao a tutti! mi sono appena registrata sul forum per raccontarvi la mia storia, cercando di non dilungarmi troppo. Mi sono laureata in Scienze politiche e svolgo da 7 mesi un tirocinio presso una piccola azienda metalmeccanica come impiegata amministrativa. Da quando ho iniziato fino ad ora, probabilmente perché è un azienda piccola, non ho mai avuto nessuno che mi aiutasse, nessun supporto, niente di niente e sono stata lasciata da sola dal 1° giorno, senza un minimo di formazione praticamente (alla faccia del tirocinio). Dopo alcuni mesi inizio a prendere dimestichezza con il lavoro ma mi rendo conto sempre di più che non mi piace, sono sempre sola, 8 ore davanti al pc, senza contatto con il pubblico, a volte senza fare un cavolo di niente. Inoltre, ultimamente il mio capo (che sarebbe anche il mio "tutor"), ha la luna storta per fatti suoi e ha deciso di trattarci come essere inferiori/nessuno può fare nulla senza il suo permesso/tutti devono fare quello che lui dice perché lui ci paga lo stipendio/se non ci va bene la porta è quella e via dicendo. Insomma un accentratore. Tutti i giorni torno a casa annoiata, ma soprattutto nervosa. Nel frattempo ho fatto colloquio per il servizio civile presso un associazione che offre servizi socio-sanitari e sono stata presa (dovrebbe iniziare a Settembre). Ho sempre sognato di fare un lavoro che mi facesse sentire utile per gli altri e questo sarebbe un modo per mettermi alla prova. Ora il mio dubbio è questo: lascio questo tirocinio dove c'è la possibilità concreta di assunzione, ma non c'è nessuna possibilità di crescita (oltretutto dove c'è un ambiente assolutamente negativo e ignorante) per fare quest'esperienza che durerà solo un anno e con nessuna possibilità di assunzione? Ovviamente cercherò di trovare un altro lavoro da affiancare il servizio civile dato che sarà part-time! credo di aver già deciso, ma aspetto vostri punti di vista! E' da matti? io così sto scoppiando!