Storia di una situazione paradossale

9 anni fa di VeraIcona

Forse sarà che sono a fine giornata e sono distrutta, ho gli occhi "abrasivi", come li definisco io, quelli di quando stai tante ore di fronte a un monitor, con la speranza che ti sta sulle spalle ma che poi si tramuta in disperazione. Il web è sicuramente fonte di ispirazione, un mega buco nero dove perdersi, alla ricerca di fortuna. Questo è quello che succede a tanti (tristemente siamo in tanti) che come me sono alla ricerca di un nuovo impiego. Come età sono negli "enti" (la leva non la specifico, sono tra gli anni 80-90) ma mi sto avvicinando agli "enta", il che vuol dire che mi sto avvicinando al limite per poter ottenere un contratto di stage; già alla mia età ancora ho ambizioni di poter ottenere uno di quei contratti-maschera di situazioni ben diverse da quello che realmente rappresentano gli stage. Alla mia età mia mamma e mio padre avevano già 3 figli e un sacco di anni di lavoro sulle spalle, ovviamente con lo stesso datore di lavoro. Io invece sulle spalle aimè non ho ancora figli (ma con quale testa posso pensare a degli ipotetici figli se non posso procacciare nemmeno per me stessa?!?!) ma ho già parecchie fregature....a cominciare proprio dall'ultima, che per me è veramente paradossale. Quando avevo trovato l'annuncio di ricerca personale, è bastato un secondo per decidere che ci avrei voluto provare; l'offerta era riferita alla possibilità di effettuare uno stage in un settore di mio particolare interesse; a primo impatto ho pensato "che cavolo, un altro stage" ma poi ci ho ripensato e ho deciso: mi iscrivo all'offerta! Non passano tre giorni che vengo contatta dall'inserzionista e dopo due giorni sono a fare il colloquio. Durata 5 minuti. Il giorno stesso mi ricontattano, è fatta. E a me non sembrava vero, una nuova possibilità si apriva davanti ai miei occhioni pieni di speranze, che crede ancora che in questo paese ci sia qualcosa di più di quello che ci vogliono far credere.
Ovviamente s'intende, paga minima da parte loro e resa massima da parte tua, che poi "chissenefrega" pensavo, ha me interessa guadagnare esperienza.
E così sono passati i miei 6 mesi canonici, nei quali ho sì imparato tante cose nuove, ma c'ho rimesso anche un po' di integrità mentale, visto gli stati d'ansia, e le notti nelle quali mi svegliavo e vedevo nella sveglia numeri inesistenti. Ho sempre pensato che se avessi lavorato quanto la mia mente andava, avrei già finito il lavoro da un bel pezzo. Comunque la conclusione è stata che finito il periodo di stage prestabilito ci sono state mille scuse,mille rinvii, e mille cambiamenti di proposte tra le più disparate (tutte quelle modalità di pagamenti e di contrattini che permette lo Stato) per i quali ora mi ritrovo di nuovo a casa a sbattere la testa sul mio pc, nella speranza di poter incappare in un futuro migliore. Ecco come anche questa volta hanno ammazzato la mia voglia di fare e di dare...grazie di cuore, oggi mi sento a pezzi, ma probabilmente tutto questo, domani, mi renderà ancora più guerriere dei giorni nostri.

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