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NESSUN FUTURO.

14 anni, 9 mesi fa di miawall82

La mia esperienza di stage inizia quando ho già 24 anni, 6 mesi presso un'agenzia interinale. Per la maggior parte del tempo rispondo al telefono, faccio fotocopie, imbusto e riordino l'archivio. I primi mesi, per mostrare buona volontà, chiedo sempre nei tempi morti se posso fare qualcosa per rendermi utile, la risposta è sempre una: N O. Durante tutto il periodo di stage il mio ruolo è stato a metà strada fra la segretaria generica e "il peso morto". Imparo che la stagista è sopportabile solo quando rimane zitta e buona al suo posto, è invece un enorme fastidio quando manifesta eccessive ambizioni chiedendo di poter svolgere attività più formative, che richiedono un maggiore controllo da parte di chi invece già è in crisi per riuscire a mantenere il suo di lavoro. Penso che ancora devo fare la cosiddetta gavetta e che infondo è giusto così, che non sono nella poszione di potermi lamentare e vado al lavoro fino all'ultimo giorno. Tralasciando il livello di depressione e demotivazione crescente, e le umiliazioni ricevute (trattamento comunque non riservato solo alle inutili stagiste), una e una sola è la lezione imparata da questo stage: NESSUNO IN REALTA' VUOLE INSEGNARTI NULLA!!! Relegandoti alla macchina fotocopiatrice (emblema del mobbing tra l'altro) non rischiano di vedere invaso il loro territorio. Insomma, chi avrebbe il compito di aiutarti e istruirti a stento riesce a sopravvivere in questo maledetto mondo del lavoro, dove l'unica regola è uccidere prima di venire uccisi. Credevo di essere stata io particolarmente scema e/o sfigata nella scelta dello stage ma leggendo dalle testimonianze qui riportate sembra che da esperienza formativa lo stage diventi un incubo dalla quale è impossibile uscire, finché non sei troppo vecchio pure per lavorare gratis, senza nessuna possbilità di assunzione. Tanto, nel mio caso come in altri casi riportati, già prima che te ne vada tu hanno provveduto a rimpiazzarti. Se oltre al danno aggiungiamo la beffa che ad ogni colloquio fatto chiedono come mai lo stage non si sia tramutato in assunzione (miraggio prospettato ad inzio stage tra l'altro) si ha il quadro completo: UNO SCHIFO.
Adesso ho 27 anni, una laurea magistrale in Filosofia, lavoro con un contratto di collaborazione continuativa come sportellista presso un'agenzia ippica, faccio colloqui per stage non retribuiti (e nemmeno nel mio settore specifico) dove c'è un iter di selezione che manco per andare a fare l'astronauta alla NASA o l'idolo dei teenagers da Maria de Filippi (come già segnalato sul forum): meno di 25 anni anni, almeno due lingue sapute alla perfezione ed esperienza nel settore... perché, siamo seri!, chi ti fa fare esperienza se già non hai almeno un minimo di esperienza? Quanto poi sia "spendibile", come si dice in gergo, quest'esperienza di stage per arrivare ad un lavoro serio è una questione a cui rispondono i cv mandati fin'ora senza nemmeno ottenere la possibilità di un colloquio.
Il consiglio che mi sento dare nella maggior parte dei casi è quello di continuare a lavorare gratis, continuando a fare quel poco che ti hanno insegnato e ti lasciano fare, perché così è il mercato del lavoro e chi sei mai tu per poterlo cambiare!
Mi domando quanto non sia meglio andare a lavorare in un call-center, o come commessa o cassiera, o come postina per raggiungere l'agognato traguardo dei 1000 euro al mese... FORSE!! Il fatto poi di aver buttato via anni e anni della tua vita a studiare e di vivere il mondo del lavoro solo come fonte di frustrazione e insoddisfazione perenne e di vane speranze infrante sono dettagli trascurabili.

miawall82

14 anni, 3 mesi fa

Cara Valen, leggo il tuo messaggio solo ora. Mi piacerebbe sentirmi con una collega di sfiga (scusa l'umorismo, ma ci vuole per sopravvivere!) ce per di più è stata vittima e carnefice in quello schifo assoluto che sono le agenzie interinali... magari è pure la stessa dove ho "lavorato" io!
La mia email è jus82@email.it. Se ti va, scrivimi!

valen

14 anni, 6 mesi fa

ciao sono una "neolaureata "in filosofia e a quasi un anno intero dalla mia brillante laurea triennale sbatto di continuo sul fondo della caverna del mondo tra i desmotes ( schiavi )e mi chiedo se il coraggio che mi ha portato a studiare qualcosa di infinito e di fine a se stesso come la filosofia presto o tardi mi salverà dal prossimo stage, dal prossimo contratto finto o lurido, dal prossimo colloquio dove il mio 105 è un affronto alla legge del guadagno.
alle superiori ho fatto un piccolo stage in biblio che mi è fruttato in seguito una esperienza lavorativa di ben 1 mese retribuita come solo gli statali sanno cioè con i fiocchi.
poi ho fatto uno stage in una delle 1000 agenzie interinali. mi hanno preso per la doxa( apparenza) infatti avevo un cappotto da ricchi di quelli moderni così mi hanno pagato in cfu, zero cortesia, tutor in realtà inesistente, più di 8 ore di lavoro a casaccio ( meno si insegna più si pretende). poi un bel calcio...approdo alla laurea e
stage in un museo lontanissimo da casa,in un mese neanche mi donano 35 centesimi per un caffè,il mio lavoro qui è sempre identico, sono incollata alla sedia senza pausa pranzo.
poi? periodi di prova e finti stage ( neanche la decenza di attivare la burocrazia per farli figurare) 3- 4 presso asili privati dove non si aveva il tempo di fare pipì e anche il più atletico appassionato di bimbi sarebbe rimasto con la lingua a penzoloni ...se poi è gratis e dopo una settimana prendono un' altra miss gratis più fresca che fare?
vado al colloquio di un' altra agenzia interinale e la scena è sempre la stessa.
gratis per 6 mesi...loro dicono di offrire formazione ...io poco ci credo...e poi stavolta so già di che si tratta e di fare la ss nella selezione artificiale strappando curricula come coriandoli e sogni agli uomini di buona volontà ma NI non idonei ...non me la sento lascio perdere ...e non mi inchino piu al momento del congedo quasi dovesssi baciare le loro scarpe tra i fili del pc per essere riconoscente per avermi donato un colloquio.
ora ? sono appena scappata da un contratto non firmato da parte mia della multinazionale sforna panini veloci. si aveva molta possibilità di crescita , non solo per i tassi di obesità nel mondo, potevi diventare manager delle patatine se riuscivi a fare serf nell' olio imparando a non sentirne più il tanfo ma ho capito che la dignità vale di più dei sospirati 5 euro all' ora e così ritorno ad essere una baby sitter per lo più notturna a basso costo che sogna gli asili per continuare a salvaguardare la meraviglia buona ...non lo stupore di essere fregati ogni volta ...
semper ad maiora. un abbraccio a tutti scusate il pessimismo appreso dal nero dei tempi

miawall82

14 anni, 9 mesi fa

Guarda, mi dispiace che anche a te sia toccato vivere questo genere di esperienze deprimenti, lo dico sinceramente.. ed è verissimo che solo chi c'é passato può capire la rabbia che si prova!! Quello che proprio mi fa uscire fuori di cervello è che per la maggior parte delle persone se non sei stata presa sicuramente sarà stato per qualche tua mancanza, non capiscono che era già tutto scritto fin dall'inizio. Tanto non c'è alcun tipo di controllo, un'azienda può pubblicare per la stessa mansione una richiesta di stagisti ogni sei mesi che è tutto assolutamente normale!! Mica occorre rendere conto del perché e del per come uno/a stagista non era adatto al ruolo. Non so quale sia la tua storia, spero di potermi confrontare ulteriormente quando deciderai di pubblicarla, però ti ringrazio tantissimo del tuo messaggio perché mi ha fatto sentire un pò meno sola. Sembra una cosa ovvia e pacifica che dopo anni passati all'università (non vale per tutte le facoltà, ovviamente) per il mercato del lavoro sei allo stesso punto di quando ti sei diplomata, solo pericolosamente più vecchia e quindi meno plasmabile... se è così abbiano il coraggio di dirlo a quei poveri ingenui che desiderano iscriversi all'università prima che paghino la retta, cialtroni che non siete altro!!!! Ho solo una marea di rimpianti, rabbia e tanta paura e sfiducia per quello che mi riserverà il futuro.

albyfalby

14 anni, 9 mesi fa

Mamma mia quanto ti capisco, hai detto delle cose sacrosante, che quando cerco di spiegare a chi non ha mai provato sulla sua pellaccia questo scempio mi viene solo il nervoso...
Perchè la gente non capisce che ti lasciano come un peso morto, ti fanno fare le cose meno qualificanti..senza neanche un briciolo di intenzione nel volerti insegnare qualcosa!!!
Presto pubblicherò il mio iter personale..che come te mi porta ad avere presto 27 anni, senza un lavoro fisso e neanche qualche prospettiva di miglioramento..
Infatti come dici tu mi tocca fare un lavoro poco qualificato pur di guadagnare una cifra semi dignotosa (attualmente commessa); con tanto di laurea specialistica ed anni spesi ad inseguire un sogno per il mio futuro lavorativo. E' una vergogna: l'Italia. L'italia e il suo finto inserimento lavorativo, che tutela solo una figura: l'imprenditore e i suoi interessi.

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