Ciao ragazzi, ho iniziato finalmente lo stage. Il lavoro è impegnativo, ma fino adesso devo dire che il tutor mi segue e sto imparando tante cose nuove. Quello che mi chiedevo è: ho sentito dire che le P.A. hanno la possibilità di assumere a progetto o a tempo determinato per particolari esigenze produttive. Mi chiedevo se qualcuno ha esperienze di stage nelle P.A. che si sono poi trasformati in contratti a termine. Grazie a chi mi risponderà.

Cara Sole

non c'è una regolamentazione precisa in questo ambito, quindi non è "illegale" che il soggetto ospitante (in questo caso la Prefettura) proponga al candidato un altro orario rispetto a quello concordato in sede di colloquio. Certo però, come giustamente dici anche tu, non si comincia proprio col piede giusto.

Tu puoi certamente porre un'obiezione, dicendo per esempio che ti sei già organizzata per svolgere altre attività durante il pomeriggio, e che confermi di offrire la tua disponibilità solamente la mattina (ci pare di capire, dovendo fare tu 6 ore al giorno, che il tuo orario sarebbe dalle 8 alle 14). Puoi anche ritirare la tua disponibilità, dicendo chiaramente che non accetti i due rientri pomeridiani che ti vengono proposti, e che se loro non tornano all'orario concordato inizialmente lo stage non potrà essere avviato.

Dipende tutto dall'obiettivo che tu vuoi raggiungere; in particolare, se sei disposta a "perdere" questa occasione di stage o no. Considerando che non è previsto nemmeno un minimo di rimborso spese, penso che tu conosca la posizione della Repubblica degli Stagisti. Però sta a te decidere.

Un paio di ultime osservazioni: rispetto alla tua frase «mi sembra un modo per sfruttare la mia presenza oltre il dovuto», se il monte ore resta pari a 30, in realtà non vi è un aumento della tua presenza, ma una diversa distribuzione. Rispetto invece a quando dici «andare a fare il rientro pomeridiano significherebbe stare fuori casa 8 ore», è certamente vero ma si tratterebbe solamente di due giorni su cinque.

Tieni conto comunque che la maggior parte degli stage prevede un monte ore pari a un full-time, quindi 40 ore settimanali, 8 ore al giorno. Questa soluzione di stage "part-time" (anche se si tratta di un part-time lungo) che ti è stata proposta dalla Prefettura è abbastanza rara.

Salve a tutti, vi aggiorno.
Fatto il colloquio, andato bene, mi fanno sapere che lo stage inizierà dopo ferragosto.
Mi dicono che farò 6 ore la mattina per un totale di 30 ore settimanali. E fin qui tutto bene. Stamattina vado alla prefettura per vedere se era pronta la documentazione da portare alla mia università e il tutor aziendale mi dice che ha pensato di suddividermi le ore fra mattina e pomeriggio, ossia di accorcairmi le ore di mattina e di fare due rientri pomeridiani. Io sono caduta dalle nuvole anche perchè al colloquio mi era stato detto che il mio impegno sarebbe stato SOLO DI MATTINA.Glel'ho fatto presente e mi sento dire che di pomeriggio si lavora MEGLIO. A me sinceramente mi sembra un modo per sfruttare la mia presenza oltre il dovuto. Io mi ero oragnizzata per fare lo stage solo la mattina anche perchè andare a fare il rientro pomeridiano significherebbe stare fuori casa 8 ore.
Adesso che posso fare? Non ho nemmeno 1 euro di rimborso spese.
Cominciamo col piede sbagliato! Che ne pensate?

Io ho fatto uno stage in Prefettura a Roma, 6 mesi senza alcun rimborso spese!
Se posso darti un consiglio...prendi questa esperienza x quello che è..cioè una voce in più da aggiungere sul tuo curriculum. A livello pratico non potrà esserti d'aiuto in nessun modo o almeno per me è stato cosi, essendo laureata in legge!!
Valuta tu.. in ogni caso 6 mesi non sono pochi per uno stage di questo tipo!Io mi sono trovata bene con i colleghi, ma la noia era sempre presente!!:))