Puglia, verso un compenso minimo più alto per gli stagisti: la promessa dell'assessore
«La richiesta è assolutamente legittima e di buon senso». Così Sebastiano Leo, assessore al lavoro della Regione Puglia risponde alla polemica lanciata sui social, e poi ripresa poi da i media locali, dai giovani pugliesi dell’Associazione Radici 021, che chiedevano alla Regione «di aumentare l’indennità minima regionale per questione di dignità e rispetto» e così facendo «assumersi la responsabilità ed evitare di condannare intere generazioni alla precarietà». Non è solo una richiesta monetaria, ma una vera e propria campagna social …
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Di: Marianna Lepore
Verso la legge per i tirocini curriculari: da cinque proposte a un testo unico
Tutti per uno, uno per tutti. Spesso in Parlamento funziona così: a fronte di più di una proposta di legge su uno stesso argomento, talvolta si cerca di unire le varie proposte per arrivare a un “testo unico”. Ed è quello che è accaduto lo scorso 10 maggio sul tema dei tirocini curricolari, cioè quelli svolti mentre si studia. I disegni di legge messi sul tavolo erano quelle di Massimo Ungaro (Italia Viva) – che aveva depositato la sua proposta …
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Di: Benedetta Mura
Esami tossicologici...
Chiedere a un aspirante stagista di sottoporsi a esami del sangue non è certamente una procedura consueta! Esiste una normativa particolare e ben dettagliata che disciplina i casi in cui il datore di lavoro può (e talvolta addirittura deve) richiedere al lavoratore di sottoporsi a test ematici o di altro tipo per rilevare l’assunzione di alcool o sostanze stupefacenti. Lo scopo è quello di prevenire infortuni gravi e talvolta anche mortali correlati all’assunzione di alcolici e di sostanze stupefacenti. Qui il testo della normativa: https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato601029.pdf L’attività di operatore ecologico a piedi non rientra nelle attività elencate nella normativa. Per approfondire potresti chiedere al responsabile Risorse umane di questa cooperativa che sta per prenderti in stage per conto del Comune (quale Comune?) di poter leggere il DVR, il documento di valutazione dei rischi, obbligatorio e previsto dalla legge (D.lgs 81/08 o Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro, artt. 17, 28 e 29). Il DVR ha lo scopo di descrivere l’attività e l’organizzazione dell’azienda in modo da identificare quali siano i rischi presenti per valutarli rispetto allo specifico ambiente di lavoro e prevenire così gli infortuni.(attenzione: il DVR non va confuso con il DUVRI - Documento unico valutazioni rischi interferenti - che riguarda invece la gestione degli appalti, come previsto dalla legge 81/08 all'art. 26). In ogni caso ci sembra quantomeno inconsueto che tale procedura venga attivata in questa cooperativa per lo svolgimento di un tirocinio, e per di più solo a una piccolissima parte della platea dei tirocinanti presenti. Per fare una verifica ti consigliamo comunque due strade da percorrere parallelamente: poni le tue legittime domande ai tuoi tutor, (quello aziendale e quello dell’ente promotore), e al sindacato di cui hai più fiducia.
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Di: Redazione_RdS
Bene Assicurazioni entra nel circuito di aziende virtuose RdS: “Alla ricerca di giovani per il nostro team digital native”
La Repubblica degli Stagisti dà il benvenuto nel suo network a una nuova azienda. Bene Assicurazioni è «una giovane compagnia assicurativa in forte crescita e con una marcata impronta tecnologica»: così la presenta ai lettori il fondatore e presidente Andrea Sabìa: «Vogliamo allargare il nostro team, offrendo un percorso lavorativo e formativo allettante per i giovani».Sabìa si potrebbe definire un “imprenditore seriale”: a 57 anni ha già fondato tre società. Nel 1994, a soli trent’anni, aveva creato il Gruppo Mit …
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Di: Redazione_RdS
DiD
Buonasera a tutti.. sono nel panico.. ho bisogno di alcuni chiarimenti. Premessa: qualche mese fa avevo sottoscritto un contratto di collaborazione con una società di Milano per fare ripetizioni on line. Mai chiamato.. lo avevo anche dimenticato.. Oggi mi hanno confermato uno stage e mi chiedono la DID. Ovviamente ho disdetto la collaborazione e mi dicono che domani danno al consulente del lavoro la richiesta di cessazione del rapporto. Dovendo lo stage cominciare il 1 giugno secondo la Vs esperienza: - è obbligatorio il DID? - quanto ci può mettere il consulente del lavoro per fare la cessazione e permettermi di scaricare il DID online? Grazie, per favore aiutatemi Laura
Ultimo Post: 2 anni, 6 mesi fa
Di: LauraMor
Lasciare un tirocinio per farne un altro?
Interrompere anticipatamente uno stage è sempre possibile, in tutte le Regioni, e quasi mai impedisce di poter fare successivamente altri tirocini altrove. Qui abbiamo analizzato il tema dell'interruzione anticipata degli stage: https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/interruzione-anticipata-tirocinio-garanzia-giovani-in-toscana-insoddisfacente Nel nostro Focus abbiamo interpellato la Regione Toscana, che ci ha fornito i suoi numeri rispetto ai tirocini interrotti prima della naturale scadenza; ma il principio è comune a tutte le normative regionali: uno stage non è un giogo, quindi può essere interrotto anzitempo se lo stagista ha una ragione (es. se non si trova bene, se scopre che quel settore professionale non lo interessa, se riceve una proposta di stage o di lavoro più allettante, o semplicemente se cambia idea e ritiene di non voler portare a termine quel determinato tirocinio). In questi casi il tirocinante deve sempre inviare una comunicazione scritta al tutor del soggetto promotore e al tutor del soggetto ospitante per informarli della decisione di interrompere anticipatamente l'esperienza di stage. In particolare la normativa pugliese (la più recente risulta ancora essere il regolamento n° 3/2014) prevede esplicitamente all'articolo Art. 17 (intitolato proprio "Interruzione anticipata del tirocinio") che «Il tirocinio può essere interrotto prima della sua naturale scadenza nelle seguenti ipotesi:- perdita dei requisiti prescritti dall’art. 3, co. 4, L.R. n. 23/2013. In tal caso, il soggetto che venga a conoscenza della circostanza deve darne tempestiva comunicazione all’altra parte sottoscrittrice della convenzione. Spetta, in ogni caso, al soggetto promotore informare il tirocinante, le r.s.a/r.s.u. o, in mancanza, le strutture sindacali territoriali di categoria, nonché la Direzione Territoriale del lavoro competente per territorio;- motivata comunicazione scritta da parte del tirocinante, inviata al tutor del soggetto promotore e al tutor del soggetto ospitante;- violazione, da parte del soggetto ospitante o del soggetto promotore ovvero del tirocinante, degli obblighi previsti dalla convenzione e dal progetto formativo individuale;- sopravvenienza di cause ostative al raggiungimento degli obiettivi formativi; in tal caso, il soggetto ospitante deve darne immediata comunicazione, in forma scritta, al soggetto promotore, precisando le ragioni sottostanti. Soggetto promotore e soggetto ospitante verificano che non esista la possibilità di dare ulteriore corso allo svolgimento del percorso formativo». E questo per esempio è un facsimile di modulo per la cessazione anticipata di uno stage, disponibile sul sito dei centri per l'impiego della provincia di Barletta-Andria-Trani: http://www.provincia.bt.it/Portals/0/asettore6/TIROCINI/CESSAZIONE_ANTICIPATA_TIROCINIO.pdf
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Di: Redazione_RdS
Tirocinio orari
In linea di massima gli orari di uno stage vengono concordati preventivamente e vanno rispettati da tutti: da una parte e dall'altra. Può certamente capitare di sforare qualche volta, e 15-20 minuti su otto ore non sono un tempo molto rilevante. Dipende anche dalle circostanze specifiche: ti è stato chiesto espressamente dal tuo tutor o da qualche collega di fermarti per quei 15-20 minuti in più per la chiusura? O semplicemente sei stata tu a non accorgerti di che ora fosse, e quindi a uscire più tardi rispetto al previsto? Certo, se te lo chiedono/impongono ogni volta che ti capita l'orario coincidente con la chiusura del punto vendita, e questi 15.20 minuti aggiuntivi diventano un'abitudine, allora non va bene. A quel punto è meglio affrontare il discorso con il tutor, facendo presente la situazione e chiedendo come preferiscono compensare, se facendoti entrare con quei 15 minuti di ritardo il giorno successivo, oppure magari "contando" i minuti in più ogni settimana e poi concordando un giorno della settimana successiva in cui magari tu possa fare una o due ore di meno rispetto a quanto previsto. Prendere e andar via così, su due piedi, allo scadere delle proprie otto ore non è invece una soluzione molto diplomatica; rischierebbe di indispettire il tutor e i colleghi, e di dare di te un'immagine menefreghista rispetto al lavoro da svolgere. Facci sapere ConfusaCiao!
Ultimo Post: 2 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Abbandonata dal Tutor
Dividiamo il discorso in due: primo, come migliorare la tua situazione attuale; secondo, come evitare di perdere altre opportunità.Per quanto riguarda la situazione attuale, la cosa migliore è che tu prenda un appuntamento e parli apertamente di questo problema con il tuo tutor del soggetto promotore (chi è? Il centro per l'impiego della tua città?). Tecnicamente non è "vietato" che il tutor vada in trasferta o in ferie mentre gli è assegnato uno stagista; e dunque non si tratta di una situazione inaudita. Il buon senso vorrebbe però che, per i giorni di assenza, affidasse lo stagista (specie se appena arrivato!) a una persona di sua fiducia, chiamiamola "vice-tutor", che possa fare le sue veci e seguire lo stagista nelle attività quotidiane. Potresti dunque porre al tutor del soggetto promotore questo tema, chiedendo il suo intervento affinché venga designata una seconda persona nell'ufficio, tra i cinque colleghi che nomini, che possa seguirti da vicino quando il capo non c'è (e magari anche quando c'è... ma non ha abbastanza tempo per te).In questo modo potrai vedere se la situazione migliora, se senti di essere più seguita e di imparare di più.Contemporaneamente, specie se non sei convinta di questa esperienza che stai facendo, continua a guardarti intorno! Se vedi qualche annuncio che ti interessa, candidati senza remore; e se ti chiamano a colloquio, trova il modo di fissare un giorno/orario fattibile, e sostieni il colloquio. Il mondo del lavoro è complesso, e anche se stai facendo uno stage, è perfettamente corretto che tu ti tenga aperte altre strade, e possa serenamente valutare eventuali opportunità in caso se ne presentassero. Se avessero voluto legarti in maniera più solida e permanente a loro, del resto, ti avrebbero fatto un contratto di lavoro, anziché uno stage.
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Di: Redazione_RdS
Borsa di studio e tirocinio
Il tema è scivoloso. Lo stage non è lavoro, dunque non si può dire che l'indennità mensile che tu percepisci (già? lo stage è già in corso?) rientri in una transazione soldi in cambio di lavoro. Lo stage è formazione, l'indennità una sorta di "ricompensa", un riconoscimento del valore economico dell'attività dello stagista, ma non è uno stipendio, non è una retribuzione. Inoltre, purtroppo a volte capita che l'indennità di stage venga definita "borsa di studio" (specie nel caso di tirocini curricolari) o "borsa lavoro".Però l'indennità mensile non è nemmeno un "aiuto economico".La cosa migliore sarebbe chiedere lumi direttamente all'ente che ha emesso il bando, per capire se l'indennità mensile di un tirocinio extracurricolare rientra nelle fattispecie della incompatibilità.
Ultimo Post: 2 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Ore di assenza
Il proprietario dell'attività presso cui stai svolgendo il tuo stage, Elis, ha le idee un po' confuse. Lo stage non è un contratto di lavoro, lo stagista non è un dipendente, e gli orari indicati sul progetto formativo individuale sono sostanzialmente "indicativi": nel senso che vanno rispettate il più possibile, ma che non rappresentano un vincolo tassativo per lo stagista. Come abbiamo scritto anche a un altro lettore poco fa qui sul Forum, non si può far timbrare il cartellino agli stagisti, né metaforicamente né tantomeno fisicamente, oppure chiedere loro di recuperare le ore di assenza. Quando parli del 70% vuoi sottintendere che si tratta di un tirocinio inserito in qualche programma particolare, come ad esempio Garanzia Giovani? Oppure c'è un altro motivo che ti spinge a credere che ci sia una soglia percentuale minima/massima per le assenze durante un qualsiasi tirocinio formativo? (in ogni caso, un pomeriggio di assenza in due mesi di stage full time equivale ad avere perso un ottantesimo del tempo indicato per il percorso formativo. Un ottantesimo non ci sembra una quota rilevante) Chi è il soggetto promotore di questo stage che stai facendo? Il centro per l'impiego della tua città? Potresti contattarlo e chiedere di intervenire per spiegare meglio al tuo tutor come funziona la normativa sugli stage, in modo che in futuro siate tutti sulla stessa pagina... e che lui si renda conto di non avere a disposizione un dipendente! Il fatto che la normativa regionale pugliese in materia di tirocini non espliciti nulla in merito alle assenze non autorizza a "fantasticare" sul significato "implicito". Anzi, se mai effettivamente esistesse davvero (cosa peraltro tecnicamente impossibile) una sorta di "divieto di assenza" durante uno stage, esso dovrebbe essere (grosse risate) per forza esplicitato espressamente.
Ultimo Post: 2 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS