Penso che più che dalla città dipenda dalla singola azienda e dalla volontà di quest'ultima. Ci sono aziende interessate ad attivare stage anche a chi è laureato da più di 12 mesi, e aziende che invece rispettano rigorosamente il paletto più che altro per comodità (passare dall'Università è più semplice e veloce). Ma se magari il profilo ricercato è difficile da trovare, oppure l'azienda cerca persone laureate da poco ma anche con una certa esperienza (tipo chi è laureato da un paio d'anni e ha già maturato esperienza lavorativa) allora si passa dal centro per l'impiego.

La condizione è ovviamente di essere disoccupati o inoccupati: quindi se si ha già un altro lavoro ciò comporta dover dare le dimissioni e fidarsi molto dell'azienda per cui si lascia il lavoro.

Caro Issione,

Come la Repubblica degli Stagisti ha costantemente spiegato e monitorato, i nuovi paletti normativi sugli stage hanno suscitato forti dibattiti. La legge (art. 11 del decreto legge 138/2011 poi trasformato nella legge 148/2011) al momento vieta l'attivazione di tirocini formativi e di orientamento in favore di persone che abbiano conseguito il diploma o la laurea da oltre 12 mesi.

È poi intervenuta una circolare del ministero del Lavoro, a metà settembre, che ha ripristinato la possibilità di fare stage anche per persone "over 12 mesi", se inoccupati o disoccupati, definendo per questi casi i tirocini non più "formativi e di orientamento" bensí "di cosiddetto inserimento / reinserimento lavorativo".

Il punto é che alcune Province (che sono gli enti da cui dipendono i centri per l'impiego) e alcune Regioni (che hanno competenza in materia di formazione, e possono quindi legiferare in merito) hanno ricusato la validità della circolare.

Quindi al momento, paese che vai situazione che trovi: in alcune città non vengono posti ostacoli all'attivazione di stage su "over 12", in altre sí.

Non conosciamo nel dettaglio l'attività e le procedure dell'ente promotore da te citato, ma possiamo dire che quando si parla di soggetti "disoccupati" e "inoccupati" non ci si riferisce a categorie astratte, "auticertificate", bensì a due elenchi concreti che vengono tenuti, aggiornati e gestiti dai centri per l'impiego. Per essere disoccupato, cioè, non basta affermare di esserlo: bisogna essere iscritti al proprio centro per l'impiego (quello della propria città di residenza o di domicilio) e rispettarne le indicazioni.

Il nostro consiglio pertanto è, ormai da mesi, quello di rivolgersi in prima battuta al proprio centro per l'impiego. Anche se non nascondiamo che è successo parecchie volte che gli stessi addetti dei cpi non fossero particolarmente ferrati sulla nuova normativa.

Per tutti gli approfondimenti, ecco il link giusto: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/manovra-tutti-gli-articoli-gli-approfondimenti-le-interviste

Tu Issione in che città vivi?