Ricerca lavoro: quando ti senti a metà tra un numero e carne da macello
Caro Albe, ci fa piacere che questo spazio sia considerato un luogo non solo di scambio di informazioni e richieste di aiuto, ma anche per sfoghi come il tuo. Viviamo anni complicati, e se uno dei problemi maggiori per i giovani italiani è trovare in primis un'occupazione, far sfociare il percorso di studi in un tipo di impiego all'altezza delle proprie aspettative può diventare un'odissea. Testimonianze come la tua aprono una finestra sugli ostacoli in cui si imbattono nel quotidiano molti neolaureati come te. Nel tuo racconto tocchi due punti essenziali: il primo è la cattiva abitudine italiana di non rispondere all'invio di curriculum e alle richieste di lavoro dei candidati. All'estero non è così, mentre da noi è purtroppo consuetudine dura a morire. Ne parlammo anche in questo articolo: http://www.nexthr.it/15/editoriale-voltolina-rispondere-a-candidati-next-gennaio-2014/ (e forse, su temi attigui, potrebbe interessarti anche questo: http://www.nexthr.it/10/video-curriculum-il-ritardo-italiano-nelluso-delle-innovazioni/). Altra questione nodale, le difficoltà a trovare un impiego o anche solo uno stage. Hai ragione a lamentarti perché spesso è così, e sarebbe superfluo qui ricordare i dati sulla disoccupazione giovanile o i risultati non proprio convincenti per esempio del programma Garanzia giovani. Piangersi addosso però, anche se le ragioni ci sono tutte, non serve a molto. Bisogna stringere i denti e proseguire nella ricerca, perché quasi sempre la perseveranza e l'impegno (che a te non mancano, da quello che dici) ripagano. Anche proseguire gli studi è una scelta che a lungo termine porta i suoi frutti come documentano le statistiche, per esempio questa: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/rapporto-2013-anvur-fotografia-universita-italiana. Insomma, il nostro consiglio è di non demordere, perché è ancora troppo presto per scoraggiarsi. Trova una strada per cui ti senti motivato ad andare avanti, specializzati in quella e contatta le aziende di quel settore per offrire una collaborazione. Chissà che così tu non riesca finalmente a trovare una sistemazione che ti soddisfi. Senza saperlo poi, spesso si fanno errori banali anche nella maniera di presentarsi alle aziende, come ci spiegava una professoressa statunitense qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/intervista-michele-favorie. Esserne consapevoli può aiutare a migliorarsi. La discussione naturalmente rimane aperta. Restiamo in attesa che qualche nostro lettore ci dica la sua. Facci sapere come procede, una volta superata l'impasse. Un caro saluto
Ultimo Post: 9 anni, 4 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Situazione complicata: Ferrero vs Valeo
verissimo concordo in pieno... tanto in questi stage convengono a loro e a te. A te sopratutto per avere qualche soldo in tasca... quindi guarda quello e la distanza... che sia ferrero o valeo chi se ne importaIn risposta a #8302
Ultimo Post: 9 anni, 4 mesi fa
Di: MassimoCap
Master I livello
Caro Stefano, con una laurea in economia, un'esperienza decennale di lavoro alle spalle, e un master tra i più quotati, dovresti in teoria avere tutte le carte in regola per trovare un buon posto di lavoro. Del resto lo dicono anche i dati che i laureati in economia trovano più facilmente lavoro: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/quale-laurea-per-trovare-lavoro. Quanto ai master, non si può negare che dietro la loro organizzazione ci sia un corposo giro d'affari e che non sempre i risultati siano all'altezza delle aspettative (noi ne abbiamo scritto qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/postlaurea-come-scegliere-il-master-giusto-i-consigli-degli-esperti). Ma quando si tratta di un investimento così importante, in genere il collegamento tra il master e l'azienda in cui poi essere inseriti è praticamente assicurato. Anche se, nello specifico, non sappiamo darti informazioni sui singoli master che citi. Per quello ti consigliamo, come diciamo a tutti i lettori che ci chiedono conto di master e simili, di sbirciare tra i gruppi Facebook di ex alunni, dove il più delle volte ti sarà possibile farti un'idea più chiara di quello che ti aspetta una volta ottenuto il titolo. Ti suggeriamo anche la lettura di questo nostro articolo, sperando possa risultarti utile: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/postlaurea-i-consigli-di-asfor-su-come-scegliere-il-master-giusto. In bocca al lupo per tutto e un caro saluto
Ultimo Post: 9 anni, 4 mesi fa
Di: Redazione_RdS
INFO MASTER ECONOMIA E GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE E DEI MEDIA
Ciao Applina, su Facebook c'è una pagina dedicata proprio a questo master: noi ti consigliamo di attingere informazioni da lì, cercando di carpire soprattutto il dato sul placement, ovvero quanti posti di lavoro sono stati trovati dopo questo corso. L'occupabilità che garantisce il master deve essere un po' il criterio guida nella scelta di quello migliore, come abbiamo ricordato nel nostro articolo-vademecum sulla selezione dei master più validi: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/postlaurea-i-consigli-di-asfor-su-come-scegliere-il-master-giusto. Cerca di scovare anche qualche gruppo Facebook di ex alunni: in genere quella è la fonte più attendibile di informazioni, provenendo da chi ci è passato direttamente. Grazie per averci scritto e in bocca al lupo!
Ultimo Post: 9 anni, 4 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Uno stage in Magneti Marelli subito dopo la laurea: «E ora ho già un contratto a tempo indeterminato»
Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa del Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Laura Perrone, 28 anni, Sales Specialist FCA EMEA per Magneti Marelli. Sono di Torino e ho 28 anni. Dopo aver frequentato il liceo scientifico …
Ultimo Post: 9 anni, 4 mesi fa
Di: Marianna Lepore
Studiare, trovare lavoro, arrivare a una grande azienda nonostante l'handicap: «La disabilità è solo un fattore secondario»
Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa del Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Felice Guarneri, 29 anni, SW Testing engineer per Magneti Marelli a Venaria Reale. Ho 29 anni e sono originario di Roccella Jonica, un paesino …
Ultimo Post: 9 anni, 4 mesi fa
Di: Marianna Lepore
tirocinio formativo e mobbing
Cara Flavia, lo scopo di un tirocinio è fondamentalmente la formazione di un giovane prima del suo ingresso nel mercato del lavoro. Da parte sua l'azienda ha l'occasione in questa fase di conoscere una nuova risorsa, "testarla" sul campo, e eventualmente offrirle un contratto di lavoro. Questa è la teoria. Nella pratica, come sappiamo, si sprecano i casi di abuso e di aziende più o meno scaltre che invece di svolgere il proprio compito formativo, utilizzano stagisti trattandoli come lavoratori a tutti gli effetti ma ripagandoli con un minimo rimborso spese invece che con uno stipendio più sostanzioso. E senza nessuna tutela contrattuale, si intende. Questa premessa è importante per fare chiarezza sui tantissimi casi che voi lettori ci documentate di uso distorto dello stage nell'ambito del commercio, spesso in negozi di abbigliamento e nella grande distribuzione. In un contesto come quello delle vendite è infatti molto discutibile che sia necessario prendere stagisti che imparino per mesi e mesi a fare i commessi. Molto più sensato, e onesto, sarebbe assumere del personale verificandone le capacità con un normale periodo di prova che qualunque contratto di lavoro può prevedere. Quindi, in primis, c'è da chiedersi quanto valga la pena stringere i denti e resistere in circostanze in cui già in partenza il comportamento dell'azienda appare scorretto e non lascia presagire niente di buono per il futuro. Uno stage, tienilo presente, si può interrompere sempre e senza preavviso. Premesso questo, è essenziale anche un altro aspetto, a cui tu fai cenno: denunciare. Se per esempio tra la tue mansioni quotidiane ci sono le pulizie, invece di vendere o relazionarti con i clienti, qualcosa chiaramente non va perché è del tutto assente la formazione. Il primo passo è allora rivolgersi all'ente promotore, quello che ha attivato il tuo stage. Sono loro a dover prendere provvedimenti perché spetta a loro vigilare sul corretto svolgimento del tuo stage (e del tuo progetto formativo, ammesso che ci sia). Il passo successivo, e anche più impegnativo perché più ufficiale, è rivolgersi alle direzioni territoriali del lavoro della tua zona per richiedere un'indagine sul caso. E, infine, c'è sempre l'opzione di passare per le vie legali, quindi contattare un avvocato e fare causa per mobbing (naturalmente starà al giudice stabilire se davvero ne esistono i termini). Valuta tu quale di queste ti sembra l'opzione migliore e più fattibile. E se proprio ti interessa restare nel negozio, puoi sempre provare a parlare con il capo area a tu per tu per cercare di chiarire la tua posizione. Ti giriamo anche una serie di link che possono tornarti utili. Qui la nostra guida Best stage sulla normativa applicabile ai tirocini: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/best-stage-2015-ai-blocchi-di-partenza. Qui invece un nostro articolo sugli stage nell'abbigliamento: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stagisti-da-zara. Speriamo di esserti stati utili. Torna a raccontarci com'è andata a finire se ne hai voglia. Un caro saluto
Ultimo Post: 9 anni, 4 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Stage interno
Ciao Veraver, la risposta è no, non si può attivare e gestire in autonomia uno stage, sia che a prendere l'iniziativa sia un aspirante stagista, sia - come nel tuo caso - un'azienda, dunque un ipotetico ente ospitante. Lo stage è una convenzione tra un "soggetto protomore" e un "soggetto ospitante" (ente pubblico, azienda privata...), che definiscono insieme un progetto formativo in cui vengono indicate le mansioni che il tirocinante imparerà nel corso dello stage. Ad ogni stagista devono essere sempre attribuiti due tutor, uno all'interno del soggetto ospitante (cioè il "tutor aziendale", che avrà un rapporto quotidiano con il tirocinante e sarà il responsabile della qualità formativa dello stage) e uno all'interno del soggetto promotore. Per ogni stage vengono attivate inoltre un'assicurazione rc e una posizione Inail per eventuali infortuni. Per poter svolgere il ruolo di ente promotore bisogna essere in possesso di particolari requisiti; gli enti promotori più comuni sono i centri per l'impiego, gli uffici stage delle università, le agenzie per il lavoro. Puoi approfondire se ti occorre anche tramite la nostra guida Best stage 2015: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/best-stage-2015-ai-blocchi-di-partenza. Un caro saluto
Ultimo Post: 9 anni, 4 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Autocandidatura?
Cara Violy, uno stage durante la specialistica si configurerebbe come curriculare in quanto svolto nel corso del periodo di studi, il che renderebbe inevitabile per te l'esigenza di compaginare le ore di tirocinio con la preparazione degli esami. I tuoi superiori non avrebbero nulla da obiettare, supponiamo. Inoltre, un'autocandidatura è sempre una buona idea, a patto che tu abbia già individuato qualche azienda che possa fare al caso tuo, e nei confronti della quale elaborare una proposta motivata e convincente per farti mettere alla prova. Nella lettera che presenterai, per le cose dette sopra, potresti anche omettere la questione degli esami: viene da sé perché sarai ancora a tutti gli effetti una studentessa universitaria. Un caro saluto ps Per i dettagli sul funzionamento degli stage puoi vedere anche qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/best-stage-2015-ai-blocchi-di-partenza
Ultimo Post: 9 anni, 4 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Diventare magistrati in Italia: la difficile via del tirocinio, gratis o con borsa di studio
Del milione e 700 mila studenti universitari italiani, circa 200mila sono iscritti a Giurisprudenza o facoltà simili. Quali sono gli orizzonti professionali per questi giovani? Naturalmente lo sbocco più frequente è la libera professione, ma c'è anche chi sogna di entrare in magistratura. La strada non è semplice, e bisogna certamente avere molta voglia di studiare. Alla formazione sui libri si è affiancata, da qualche anno a questa parte, la possibilità di fare tirocini all'interno dei tribunali: un interessante occasione …
Ultimo Post: 9 anni, 4 mesi fa
Di: Matteo Moschella