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Quei cervelli che l'Italia si lascia scappare, Matteo Fini: «I ricercatori italiani vivono nel disagio»

Un ministro dell'Istruzione che si rallegra per i risultati delle prestigiose borse di studio ERC, perché tra i vincitori ci sono numerosi italiani. Una ricercatrice – Roberta D'Alessandro, vincitrice di 2 milioni di euro per portare avanti una ricerca in linguistica – che sul suo profilo Facebook contesta il ministro con parole dure: «La prego di non vantarsi dei miei risultati. La mia Erc e quella del collega Francesco Berto sono olandesi, non italiane. L'Italia non ci ha voluto, preferendoci, …

Ultimo Post: 9 anni, 2 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Aiuto-consiglio lavorativo

Caro user, in generale quello che crediamo si debba valutare in casi come questi sono le possibilità di assunzione post stage, oltre che - naturalmente - il tipo di lavoro che si sta svolgendo. Questo per evitare di finire imbrigliati nelle maglie degli stage seriali, un situazione purtroppo molto comune e che impedisce di entrare nel mercato del lavoro in maniera stabile. Va bene fare diversi stage, magari tutti appaganti e formativi, ma se poi non si aprono porte su un'occupazione reale, si rimane con un nulla di fatto in mano. A nostro parere non ci si dovrebbe fare neppure troppi problemi a chiedere conto delle aspettative di assunzione ai referenti all'interno dell'ente ospitante, in modo da poter fare una scelta il più consapevole possibile. Queste riflessioni valgono sicuramente anche per il tuo caso, ma ci sentiamo di ridimensionarle un po' per il fatto che per gli informatici come te trovare un lavoro di solito non è un'impresa così ardua (vedi qui per esempio http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/quel-posto-sicuro-grazie-a-ingegneria-corsi-e-chance-occupazionali-2015 o anche nella nostra sezione annunci http://www.repubblicadeglistagisti.it/annunci/). Questo per dire, in sostanza, che - avendo a disposizione competenze molto ricercate sul mercato - ti puoi permettere anche di seguire la strada che più ti si addice, più in linea con i tuoi studi, a discapito di quella più sicura. Speriamo di averti dato un mano e un caro saluto

Ultimo Post: 9 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Tirocinio curricolare all'estero e andare fuori corso?

Ciao 1994, a noi sembra, ed è il buon senso a parlare, che abbia più senso fare quella che tu definisci "un'importante esperienza formativa all'estero" piuttosto un tirocinio in casa ma con meno valore... e pazienza se questo significa "perdere" un po' di tempo nel senso di allungare di poco, magari solo qualche mese, il tuo percorso universitario. Partire è sempre sinonimo di arricchimento culturale, e questo non può non avere un peso sul tuo curriculum a lungo andare. Ti giriamo un po' di articoli sul tema della "fuga dei cervelli" di cui abbiamo scritto parecchio, sperando non sia il tuo caso e che tu approfitti di questa esperienza per poi tornare da noi e metterla a frutto: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/rapporto-italiani-estero-aumentano-expat-millenials http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/ricerca-brain-drain-italents http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/lavorare-allestero-il-web-insegna-come-fare http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/expat-pasticcio-legge-controesodo-emendamenti Un caro saluto

Ultimo Post: 9 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Perplessa

Cara Simona, per quanto riguarda il nostro network di aziende ci dispiace molto naturalmente, ma quello che possiamo dirti è che probabilmente il tuo cv non rispecchiava il profilo in quel momento ricercato per gli annunci a cui hai risposto. Purtroppo il feedback anche solo sull'invio del curriculum è un po' un'utopia per le aziende italiane, che hanno l'abitudine - discutibile, certo - di non rispondere alle candidature ricevute: noi ne abbiamo per esempio scritto qui http://www.nexthr.it/15/impossibile-rispondere-a-tutti-troppi-curriculum-da-gestire/. Le aziende lo giustificano con l'eccessiva mole di lavoro da portare a termine... sta di fatto che, in questo senso, sei in buona compagnia! Quanto alla mancata risposta positiva fino a oggi, ci viene in mente un articolo postato di recente che parla di come spesso i giovani italiani si trovino impreparati al mondo del lavoro: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/intervista-michele-favorie. Lungi dal voler essere un rimprovero, o un appunto al tuo caso, te lo segnaliamo sperando che stimoli una qualche riflessione e aiuti a fare ricerche di lavoro più mirate e efficaci. Per il master... perché no? Se scelto bene può fare da trampolino di lancio verso un lavoro vero e proprio. Anche per questo argomento ti sottoponiamo un nostro vademecum, ormai un evergreen, sulla scelta di quello migliore: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/postlaurea-i-consigli-di-asfor-su-come-scegliere-il-master-giusto. Mi raccomando, fai attenzione soprattutto all'aspetto del placement post titolo, decisamente il più importante. Un caro saluto

Ultimo Post: 9 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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stage Renault RCI Banque

Ciao acalabre, grazie per il tuo intervento sul nostro forum. In attesa che qualche lettore dei nostri si faccia avanti con qualche consiglio, hai provato a guardare anche tra i social? Sono tanti i gruppi di ex stagisti che hanno svolto un tirocinio in una determinata azienda... Chi meglio di loro può darti informazioni per esempio sulle assunzioni post stage? Speriamo di esserti stati utili e un forte in bocca al lupo!

Ultimo Post: 9 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Cosa fare dopo triennale?

Caro MadCom, non c'è dubbio che ingegneria sia tra le facoltà che più assicura posti di lavoro dopo il titolo. A questo proposito ti giriamo un nostro articolo sulle carriere più fiorenti del settore: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/quel-posto-sicuro-grazie-a-ingegneria-corsi-e-chance-occupazionali-2015. Anche economia non se la passa male (vedi qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/quale-laurea-per-trovare-lavoro), ma per ingegneria parliamo di 95 occupati su 100 a cinque anni dalla laurea. Con ottimi stipendi poi... Insomma, se ci atteniamo al tasso di occupazione post laurea e alle possibilità di guadagno, la tua facoltà non ha quasi pari. Se invece il discorso riguarda le possibilità di spaziare in diversi settori, la spendibilità del titolo insomma, sicuramente economia è più flessibile in questo senso. Un economista può servire un po' ovunque se ci pensi. Speriamo di averti aiutato a orientarti e un caro saluto

Ultimo Post: 9 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Report Pisa 2016, i ragazzi italiani sono incompetenti in matematica: «Questo comprometterà la nostra economia»

«Quando a una larga fetta della popolazione mancano competenze di base, nel lungo termine l'economia del Paese potrebbe risultare compromessa»: è la conclusione a cui giunge il nuovo rapporto Pisa 'Low Performing Students', basato sull'analisi nel 2012 di circa 13 milioni di studenti sparsi nei 64 paesi membri dell'Ocse. L'Italia allora rischia grosso: uno studente italiano su quattro - contro una media Ocse di due punti inferiore, 23% - ha dato prova di scarsi risultati in matematica. Sotto il «livello …

Ultimo Post: 9 anni, 2 mesi fa

Di: Ilaria Mariotti

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Quale master scegliere?!

Cara Athounderstorm, su Facebook ci sono diversi gruppi di ex o attuali studenti di questi master di cui ci parli. Noi ti consigliamo - oltre a cercare aiuto tra i nostri lettori (che speriamo si facciano avanti il prima possibile per raccontare la loro esperienza) - di chiedere informazioni anche agli iscritti di questi gruppi. Molto spesso si tratta di ex allievi che sapranno fornirti indicazioni utili sul reale valore del master, che è determinato soprattutto dalle possibilità lavorative che offre. Qui un nostro vademecum per la scelta del master giusto: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/postlaurea-i-consigli-di-asfor-su-come-scegliere-il-master-giusto. Un caro saluto e in bocca al lupo!

Ultimo Post: 9 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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La deputata Alessia Mosca: «Lo smart working è conveniente per tutti»

Una delle principali sostenitrici del lavoro "smart", svolto cioè da luoghi diversi rispetto all'ufficio, è la deputata Alessia Mosca. Trentotto anni, lombarda, alla sua seconda legislatura alla Camera, ha presentato insieme a due colleghe (Irene Tinagli di Scelta Civica e Barbara Saltamartini del Nuovo Centro Destra) un progetto di legge "tripartisan" proprio per semplificare la già esistente legge sul telelavoro, oggi molto sottoutilizzato. Perché in Italia, purtroppo, si continua a considerare valido solo l'indicatore della presenza fisica alla scrivania, il …

Ultimo Post: 9 anni, 2 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Dichiarazione redditi stage

Cara Elisa, come spiega questo nostro articolo (http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/fisco-e-rimborso-spese-stage-ancora-qualche-chiarimento-dal), "Le somme percepite a titolo di premi, sussidi o borse di studio vanno a determinare il reddito complessivo dello stagista. Devono essere sommate agli altri redditi posseduti e dichiarati nel modello Unico o per il tramite del 730. Nel caso - piuttosto usuale - in cui lo stagista percepisca, nell’arco di un anno, un compenso da un solo soggetto ospitante e non abbia altri redditi, non è obbligato alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Ciò deriva dal fatto che avendo percepito unicamente somme dal soggetto ospitante - che per legge è un sostituto di imposta obbligato ad effettuare la ritenuta d’acconto - in sede di dichiarazione redditi l’imposta lorda, diminuita delle detrazioni per lavoro e delle ritenute subite, dovrebbe essere, salvo errori, pari a zero. Per legge, chi non è obbligato a tenere scritture contabili e ha una imposta netta che non supera 10,33 euro è esonerato dalla dichiarazione dei redditi". Da quanto detto risulterebbe quindi che tu debba dichiarare quanto percepito come indennità di stage. Ti consigliamo però - sia per questa questione che per l'altro aspetto di come incasellare la voce - di consultare un commercialista o qualche esperto di questi temi per essere certa - trattandosi di temi molto tecnici - di non sbagliare. Quello che possiamo fornirti come redazione di un giornale è inoltre qualche chiarimento su come inquadrare fiscalmente questo reddito: l'indennità di stage - che può assumere varie denominazioni, «premio», «borsa di studio», «borsa lavoro», «rimborso spese forfettario» - è sempre fiscalmente inquadrata come un «reddito assimilabile a quelli di lavoro dipendente». Bisogna dunque fare riferimento all’art. 50 del DPR 917/86 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi – TUIR) applicando le disposizioni tributarie dei redditi di lavoro dipendente: trattenuta Irpef lorda con aliquota del 23% per somme fino a 15mila euro, nonché detrazioni dall’imposta lorda rapportate al periodo di lavoro nell’anno. L’Irpef è infatti un'imposta personale a carico di chiunque abbia un reddito: in questo caso, lo stagista. Ma fino alla somma di 8mila euro all’anno (quindi 670 euro al mese), per effetto delle detrazioni, non vengono attuate trattenute fiscali, per cui lordo e netto vengono quindi a coincidere. Ciò ovviamente avviene solo se lo stagista non abbia anche altri redditi, provenienti da altre fonti, che lo portino a sforare il tetto degli 8mila euro annui. Puoi verificare questi aspetti di carattere fiscale sulla configurazione del rimborso spese anche all'interno della nostra guida Best stage 2015: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/agenzia-delle-entrate-chiarimenti-trattenuta-irpef. Un caro saluto

Ultimo Post: 9 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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