«Colloquio in Everis grazie alla Repubblica degli stagisti, in tre mesi avevo già un contratto a tempo indeterminato»
Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Matteo Greselin, 25 anni, oggi assunto con un contratto a tempo indeterminato in Everis.Ho 25 anni e vengo da Schio, in provincia di Vicenza. Dopo …
Ultimo Post: 7 anni, 9 mesi fa
Di: Marianna Lepore
Esperienza mia fidanzata stagista in un discount
Buongiorno vorrei raccontare l'esperienza che sta vivendo la mia compagna. Più che altro si tratta di uno sfogo. La mia compagna, dopo svariati invii di CV a mille aziende e dopo aver boicottato altrettanti porta a porta truffaldini e lavori a provvigione di vario tipo (3 anni e mezzo passati così) riceve un telefonata da una nota agenzia di lavoro di cui preferisco non riportare il nome. Le propongono uno stage in un noto discount, 6 mesi, 40 ore settimanali per miseri 400 euro al mese... Lei parte molto entusiasta, io che nella vita ci vedo lungo e riconosco con largo anticipo persone e situazioni parto molto meno entusiasta sapendo già cosa sarebbe significato. Le forniscono il contatto del responsabile del negozio per farsi dare gli orari. Innanzitutto la settimana lavorativa va dalla Domenica al Sabato, così ovviamente se un dipendente ha la Domenica libera lo viene a sapere Sabato sera alle 20 se il responsabile ha già stilato i turni, altrimenti anche alle 22 tramite gruppo Whatsapp (assurdo), quindi non ci si può mai organizzare per fare un tubo. "Questa Domenica sei libera? Non lo so. Lo saprò Sabato alle 20, se va bene" Il responsabile le fornisce gli orari. Roba del tipo 8:30-12:30 ... spezzato ... 16:00-20:00. Prego? 8 ore con uno spezzato di tre ore e mezza? Una persona deve vivere la sua giornata in funzione del negozio? Non ci siamo proprio, i miei sospetti si rivelavano fondati, già ancora prima di iniziare. Quindi ricapitolando orari a comodità del discount e settimana lavorativa da Domenica a Sabato, quasi a fare un dispetto, perché non riesco a spiegarmi l'utilità di questa organizzazione della settimana, se non per fare un dispetto al dipendente. Il negozio ha TOT numero di dipendenti (preferisco non specificare il numero esatto). Tutti part-time tranne la stagista, il responsabile e il vice responsabile che ovviamente sfruttano la stagista al massimo, facendole fare sempre e comunque chiusure anche quando non ha orario spezzato quelle massimo due volte a settimana. Inutile affermare che ovviamente sono sottodimensionati e il numero di dipendenti e le ore previste non sono sufficienti a coprire l'orario del negozio, per cui si fanno mille manfrine, tra cui sfruttare la stagista al massimo Fare chiusura significa che l'orario specificato non è MAI quello in cui realtà si esce, perché i "furboni" fanno coincidere il termine dell'orario di lavoro con la chiusura del negozio, ma poi ci sono altre cose da fare, come contare la cassa (guarda caso tocca sempre alla stagista), pulire ecc... quindi 8:30-12:30 ... spezzato ... 16:20 diventa 8:30:12:40 ... spezzato 16:00 20:30, 20:50 (a volte 21...)... 400 euro al mese. Lo stage dovrebbe essere un'esperienza formativa. Lei ha imparato solo a stare in cassa, da sola. A volte non c'è nessuno e lei rimane in cassa... da sola... Comunque sapendo di essere assunto si fa il sacrificio, certo che 6 mesi per formarmi ad usare una cassa e fare quattro cavolate in un discount dove non c'è neanche reparto gastronomia sono troppi, ma udite, udite... non c'è garanzia di assunzione anche se lo stagista risulta impeccabile e capace. Lei è venuta a sapere che prima di lei c'era una signora di una certa età a fare la stagista. Puff... sparita nel nulla. Per concludere i dipendenti si stanno facendo tutti le loro ferie, ma a lei non hanno neanche chiesto se ha bisogno di una settimana. Ne ha tutto il diritto, siccome uno stage prevede una percentuale di ore di assenza, ma loro che non le devono pagare nè ferie nè niente preferiscono sfruttarla fino al midollo, tanto gli costa sempre 400 euro, perché offrirle una settimana di stacco ora che siamo a Luglio o ad Agosto? Io mi chiedo. Costa tanto creare leggi che impediscano questi sfruttamenti disumani? Non so... lo stage in un supermercato può durare massimo due mesi... lo Stato deve verificare che sia effettivamente un percorso formativo e non uno sfruttamento di manovalanza a basso costo, non si può imporre uno spezzato con una pausa di più di un'ora e mezza... cose così? È chiedere tanto che la persona venga prima del lavoro? Io personalmente lavoro come professionista in un'azienda che mi ha formato con sei mesi di stage a 600 euro al mese (non sono pochi), per fare 40 ore settimanali Lun-Ven 9-18 con un'ora di pausa pranzo. E mi ha formato nel senso che ho approfondito quello per cui già avevo studiato e mi ha specificato che lo scopo sarebbe stato l'assunzione e così è stato. Il bello che parlando con persone che conosco, sono io che sbaglio a lamentarmi della situazione della mia ragazza. "È già fin troppo fortunata ad aver trovato così..." "Secondo te non bisogna imparare a lavorare in un supermercato?" "È normale fare quegli spezzati" "È normale che esca più tardi dell'orario previsto, in tutti i negozi è così" "Non può fare ferie è stata appena assunta" (assunta? È in stage, non è assunta, ha diritto ad almeno una settimana che lei preferisce non chiedere perché ha paura che questo si ripercuota sul punteggio finale). Già l'Italia fa schifo se anche la gente continuerà a pensarla così siamo rovinati. Io per 400 euro non mi alzo neanche dal letto, a meno che non mi si garantisca l'assunzione se idoneo al ruolo per cui sto imparando e sono candidato. Se ho dimenticato qualcosa o qualcosa di nuovo si presenterà, aggiungerò al thread, ma credo che comunque sia abbastanza per valutare uno schifo questa situazione.
Ultimo Post: 7 anni, 9 mesi fa
Di: Anonymous
Proroga Tirocinio
La Regione Lombardia non prevede purtroppo compatibilità tra Naspi (che andresti quindi a perdere) e indennità di tirocinio. Si legge infatti nell'articolo che ti abbiamo postato: "Nella regione Lombardia le indennità di tirocinio sono stabilite dalla Dgr 825/2013 e allegati. Come in Liguria l'indennità minima è fissata a 400 euro, con alcune eccezioni. Se lo stage prevede meno di quattro ore giornaliere, se è prevista l'erogazione di buoni pasto, o se il tirocinio si svolge in una pubblica amministrazione, l'indennità minima viene ridotta a 300 euro. I percettori di Naspi, come tutti coloro che possono usufruire di indennità di sostegno al reddito, non potranno usufruire dell'indennità di tirocinio". In risposta a #24126
Ultimo Post: 7 anni, 9 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Interruzione stage
Ciao morom, se il tirocinio è stato interrotto a metà mese - e il rimborso complessivo per giugno sarebbe stato di 600 euro - è un diritto dell'azienda chiedere la restituzione della metà dell'importo. Questo perché lo stage non prevede uno stipendio, ma un rimborso spese tarato sull'effettiva presenza in negozio. In caso di assenza l'azienda ospitante può quindi decidere di decurtarlo. Maggiori info qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/pages/faq/. Un caro saluto
Ultimo Post: 7 anni, 9 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Aziende da evitare
A me la cosa che più ha dato fastidio è che da fare in azienda e nel gruppo ce n'era fin troppa, mentre ho passato intere settimane a fare davvero poco, e comunque quasi sempre perché mi procacciavo da sola il lavoro.Io credo che il problema sia l'assoluta mancanza di comunicazione tra i piani alti e chi in effetti segue gli stagisti, e i diversi interessi. Mi spiego meglio.Il mio tutor non ha chiesto di avere uno stagista, gli è stato 'appioppato'. Nel mio caso ero totalmente alla prima esperienza nel lavoro (sviluppo software) quindi per NULLA indipendente.Lui non aveva tempo da investire, nè tantomeno gli è stato concesso dall'azienda, perché comunque ha sempre avuto moltissimo da fare.Certo, avrebbe dovuto a quel punto incaricare qualcun'altro, cosa che in effetti ha fatto solo ora, dopo però avermi detto che il mio rendimento non era quello che si aspettavano dopo tutto questo tempo... ammettendo però comunque che avevo avuto zero formazione. In ogni caso finito lo stage mi è stato fatto un contratto di un anno, quindi più di tanto non posso lamentarmi
Ultimo Post: 7 anni, 9 mesi fa
Di: stagistaalleprimearmi
GARANZIA GIOVANI
Appunto per quello che i miei dati sono ai fini lavorativi, e dovrei almeno avere una risposta sull'elaborazione della mia pratica d appartenenza della regione invece da mesi che chiamo squilla ma non risponde nessuno... Purtroppo sono molto Incaz.... Bah andrò a trovarli in sede penso sia l'unica cosa da fare ma non la soluzione...
Ultimo Post: 7 anni, 9 mesi fa
Di: Terry19936
Trattenute IRPEF
Ho avuto risposta. Vengo tassata perchè per lo stato io recepisco 8.400 € nell'arco dei 365 giorni annuali. Per risolvere l'incomprensione alla fine dei 6 mesi di tirocinio l'ente incaricato manderà una comunicazione di fine rapporto con l'ultimo cedolino paga e verrà fatto un conguaglio restituendomi la somma sottratta anzitempo. Sempre che realmente avvenga. In risposta a #24058
Ultimo Post: 7 anni, 9 mesi fa
Di: Ylpr
Ricerca stage dopo il dottorato
Grazie per la tua bella testimonianza Marco!In risposta a #24120
Ultimo Post: 7 anni, 9 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Docenti non pagati negli istituti paritari, la soluzione? «Assumere almeno mille ispettori ministeriali»
Andare a lavoro tutte le mattine, svolgere le proprie ore, tornare a casa e sapere che tutta la fatica prestata sarà poi ripagata alla fine del mese con lo stipendio. Sembrerà una banalità a quelli che da sempre sono stati ripagati per il proprio lavoro. Non lo è per quanti, invece, alla fine del mese ricevono a stento i contributi. Non è il caso solo di freelance, giornalisti, o giovani alle prime armi con il mondo del lavoro. Ma è …
Ultimo Post: 7 anni, 9 mesi fa
Di: Marianna Lepore
«Perché tanti insegnanti accettano di lavorare gratis nella scuola? Per il punteggio»
Insegnanti che per un intero anno scolastico vanno a scuola, svolgono le loro lezioni ma alla fine del mese non ricevono alcun bonifico. O, peggio, dopo averlo ricevuto sono costretti a prelevare la somma e a ridarla in contanti negli istituti privati in cui hanno svolto le lezioni.Il malcostume delle false buste paga non sembra fermarsi. Continua a verificarsi, soprattutto al Sud, nelle scuole primarie e in particolare in quelle confessionali. «Al nord pagano, di meno, ma pagano; e alla …
Ultimo Post: 7 anni, 9 mesi fa
Di: Marianna Lepore