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Quando l'ente promotore tutela il datore

Salve a tutti, questo più che una richiesta d'aiuto è una cosa che ho notato da parte di alcuni enti promotori, in parte sarà anche uno sfogo, perchè l'idea di trovare un altro lavoro in questo paese mi fa stare male, vi racconterò in dettaglio cosa mi è successo con l'ente promotore. 3 mesi fa vengo assunta come tirocinante, avevo lavorato per la concorrenza e nel mio precedente posto di lavoro ne parlavano bene, anche i miei conoscenti mi hanno rassicurata. Avevo già preso una brutta delusione dalla concorrenza perchè dopo quei sei mesi sono stata lasciata a casa, dopo che sono stata illusa di un possibile contratto a chiamata, non avevo ulteriori offerte perciò accettai. Firmo il contratto e già qualcosa comincia a puzzare, nella convenzione c'è il nome di un'altra azienda, la ragazza mi rassicura dicendo che è una formalità perchè non può assumere altri tirocinanti, quindi usa altre società. Faccio il primo mese e sembra tutto ok, c'è formazione ma mettono pressioni perchè dobbiamo sostituire del personale che andrà in maternità, ci passo sopra perchè anche le agenzie interinali fanno così, nulla di nuovo. Arriva il rimborso spese e mancano 120 euro, chiedo spiegazioni e mi viene detto che è così il primo mese per tutti, che lo studio paghe si regola così e che mi verrà dato nei mesi successivi, aspetto maggio e non vedo quei 120 euro, ad un'altra tirocinante le è stato tolto 200 euro perchè ha cominciato nella seconda settimana del mese. (Preciso che ho cominciato il 3 giorno di aprile). Arriviamo a giugno, una ragazza se ne va, alcuni dipendenti vanno in maternità e in ferie, il carico di lavoro diventa insostenibile e cominciano a pretendere straordinari sul gruppo di lavoro, fino ad arrivare a 50 ore a settimana. Io fin da subito mi rifiuto e faccio presente che è illegale, perciò mi sono presentata al mio orario, la responsabile è venuta a parlarmi dicendo che lo sa che non si può fare, ma la situazione è brutta e se "volevo" potevo non fare quell'ora in più al giorno. Peccato che il giorno successivo è venuta a parlarci chiedendo di fare il sabato, dopo una settimana di 9 ore al giorno con mezz'ora di pausa pranzo non è umano. Lei ci dice che potevamo usare le ore fatte come permessi, poi in realtà ad alcune ragazze le ore non sono state contante perchè il mese precedente magari erano uscite un'ora prima. Alla fine ho accettato di farlo solo per una settimana, ma ho scrennato mail e conversazioni e nel mentre mi sono fatta aiutare da un sindacato su come muovermi. La prima cosa che mi hanno detto di fare è stato quello di contattare l'ente promotore, dopodichè tesserarmi e poi potevano agire. Ho contattato l'ente promotore, mi sono cascate le braccia ho raccontato tutta la situazione e mi hanno detto che l'unico modo che hanno per verificare la situazione è quella di contattare il mio datore di lavoro, informarlo della mia segnalazione facendo anche il mio nome affinchè lui possa fare un'indagine interna. Mi sembra assurdo, è ovvio che il datore di lavoro negherà, ho ritirato la segnalazione perchè temevo che dopo nel mio paesino non mi avrebbe più assunta nessuno, sembra che in generale l'ente promotore abbia solo l'interesse di tutelare l'azienda più che il tirocinante, mi sono sentita davvero male, l'unica via mi sembra l'iscrizione al sindacato.. Volevo chiedervi, l'ispettorato si muove solo grazie al sindacato o c'è anche la possibilità di fare una segnalazione anonima?

Ultimo Post: 10 mesi, 2 settimane fa

Di: Milkshake

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Crisi universitaria e di vita

Salve, sono una ragazza di 25 anni. Sono una persona di indole allegra e positiva ma adesso mi sento afflitta e sono stanca. Dopo aver conseguito il diploma liceale sono andata a lavorare in Canada ed ho vissuto da sola per un anno circa. Ho iniziato gli studi di scienze e tecniche psicologiche a 20 anni. Alla triennale alcune materie sono antipatiche e ho pensato che se non riuscivo ad ottenere risultati perfetti (sono una dannata perfezionista) voleva dire che non era per me. Quindi si ho lasciato l’università dopo il primo anno. Errore. Sono ritornata in Canada dove grazie a delle cure mediche specialistiche ho capito di avere dei problemi da risolvere che avevano a che fare con l’anoressia di cui ho sofferto al liceo. Sono ritornata in Italia e nel 2020 ho ripreso gli studi. Però ho perso un anno perché avendo fatto la rinuncia agli studi non potevo proseguire con il secondo anno ma soltanto convalidare gli esami del primo e finire quelli che mi mancavano. Durante questo anno ho lavorato da remoto insegnando inglese, poi anche in presenza. Ho ripreso gli studi tra mille peripezie e problemi a casa, in famiglia. Ho lavorato anche l’anno scorso come babysitter e dato gli esami del secondo anno. Sto concludendo il terzo adesso e dovrei laurearmi ad ottobre se il buon Dio vuole. Il problema è che sono esausta. Sto male. Piango sempre mi sento persa come se stessi avendo una crisi di quarta età. Mi sento arrabbiata, ho problemi con le mie relazioni a casa e praticamente non ho amici soltanto il mio fidanzato con cui litigo in continuazione ormai. Quest’anno ho anche svolto un tirocinio presso una fondazione che mi ha offerto un contratto a tempo determinato. Ho lavorato con ragazzi nelle scuole ed è stato bellissimo ma ho perso tempo per lo studio e sono indietro... Non ho avuto dei buoni esiti ultimamente ed adesso devo alzare la media con gli ultimi tre esami rimasti di cui per forza due farò a settembre. I professori non sono stati collaborativi, nel mio ultimo esame hanno abbassato i voti di 5 punti a tutti perché in un esonero qualcuno aveva copiato. Io non ho svolto quell’esonero e non ho mai copiato all’università. Mi sento arrabbiata e che niente ha senso. Sono demotivata, arrabbiata con la vita e con questa società a cui non frega niente di noi giovani. Ho problemi di salute a cui devo pensare. Ho praticamente un supporto sociale pari a zero. Non voglio utilizzare i soldi che ho messo da parte per delle terapie ma mi sono già rivolta ad uno psicologo. Voglio laurearmi con almeno 100 per soddisfazione personale, perché nonostante delle difficoltà che avrebbero schiacciato chiunque io sono qui e mi laureo. Ma se questo non dovesse succedere mi sentirei una fallita davvero. È probabilmente l’unico titolo che avrò perché non ho intenzione di continuare con la magistrale quindi vorrei un buon risultato. Anche se vorrei fosse possibile continuare gli studi sento che sarebbe impossibile per me rimanere a casa. Ho bisogno di essere adulta, sogno una famiglia, dei figli. Il contratto che mi è stato offerto probabilmente si potrà prorogare e mi offrono anche della formazione. Il problema è che la paga è bassa e non mi permette di vivere da sola che è il mio scopo di vita siccome a casa sto malissimo. Il mio ragazzo non sta lavorando e non ha intenzione di dividere l’affitto con me fino a che non trova un lavoro stabile ma non sta neanche facendo niente per cercarlo. Cosa fareste al mio posto ? Penso sempre di racimolare qualche altro soldo e poi scapparmene di nuovo in Canada ma anche lì so da amici che la situazione non è facile. Ma comunque a dovuto tempo mi informerò. Grazie per chi mi ha letta e per i consigli che spero di ricevere. Un saluto

Ultimo Post: 10 mesi, 2 settimane fa

Di: eri22

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Adempimento scolastico

Salve sono Monica da riccione.scrivo riguardo mia figlia che ha compiuto 16 anni a maggio 2023 e ha trovato un lavoro estivo ma in fase di colloquio gli hanno chiesto se ha assolto all obbligo scolastico. Lei è stata bocciata in prima superiore lo scorso anno poi ha cambiato scuola e quest' anno è stata promossa ed ammessa alla classe seconda. In internet non ho trovato risposta qualcuno può aiutarmi? Grazie

Ultimo Post: 10 mesi, 3 settimane fa

Di: Monica7111

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Tempi di attivazione?

Buon pomeriggio a tutti, Innanzitutto grazie mille per il pozzo di informazioni che è questo Forum, mi ha aiutato tanto a comprendere ed orientarmi! In breve: sono una ragazza di 24 anni al quinto anno di giurisprudenza. Ho bisogno di lavorare e dopo l'ultima esperienza ho deciso di ripiegare su lavori che mi permettessero una migliore gestione del tempo e, soprattutto, responsabilità ponderate al mio ruolo (nb: per 400 euro al mese e 130 ore mi sono ritrovata a fare da contabile, dite un po'...) Il 22 giugno ho svolto un colloquio presso una catena di supermercati, mi hanno illustrato un po' il da farsi (cassiera\scaffalista), chiesto le taglie per la divisa, illustrato le ore di lavoro e la 'retribuzione'. Ho accettato e il giorno dopo mi è arrivata una mail dove mi si richiedevano documenti d'identità, iban e certificato storico d'occupazione. Da lì il silenzio. è una settimana... secondo la vostra esperienza, quante possibilità ho (dato che ho mandato questi documenti) di ricevere il '''''contratto'''''''' di stage entro questa settimana? E di riceverlo e basta? Grazie a chi mi aiuterà!

Ultimo Post: 10 mesi, 3 settimane fa

Di: Koko98

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Cerchiamo stagisti per intervista

Buongiorno, sono una giornalista della Rai. Per un nostro servizio sullo sfruttamento degli stagisti, stiamo cercando un paio di ragazzi che abbiano voglia di raccontarci la loro esperienza (presente o passata) durante una breve intervista video (stage non pagati o poco pagati, orari eccessivi, mansioni inutili ecc). Cerchiamo possibilmente a Roma o non lontano. Se interessati posso fornire privatamente tutti i dettagli. Grazie mille!

Ultimo Post: 11 mesi fa

Di: _letizia_

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Quanto riterreste necessaria una magistrale dopo 3+1 economico e 2 stage in due multinazionali?

Ciao TheIntern! La carriera professionale non dipende solo dal "pezzo di carta", salvo professioni o concorsi pubblici in cui per accedere ci sia bisogno di un titolo di studio specifico. Molti giovani, in effetti, vorrebbero iniziare a lavorare già dopo la triennale, e spesso si sceglie di proseguire con la magistrale non tanto per motivazione allo studio o fame di sapere ma perché... non si è riusciti a trovare un lavoro ;-) Non fraintenderci: studiare è bellissimo e utilissimo! Quindi chi sceglie di fare un percorso lungo, aggiungendo la magistrale alla triennale, e talvolta anche un master o un dottorato, fa un investimento sulla sua istruzione. Ma dalle tue parole, più che una genuina voglia di rimetterti dietro i banchi e approfondire una certa materia, traspare più un'ansia per non aver conseguito il titolo "giusto". Quello che potresti fare, se ritieni, è provare a parlare con qualcuno delle Risorse umane di Nestlé, esponendo il tuo "caso" da un punto di vista pratico: potresti chiedere "per voi io sono abbastanza preparato? Ci sono posizioni per le quali non mi prendereste in considerazione per il fatto che mi sono fermato alla triennale?", e vedere cosa ti rispondono. Potreste anche esplorare insieme, nel caso davvero ci sia all'orizzonte una assunzione post stage, la possibilità che tu venga assunto con contratto part-time, in modo da poterti iscrivere alla magistrale e poter tranquillamente portare avanti gli studi mentre lavori (con un lavoro part-time è fattibilissimo). In alternativa, se temi che esporre questa tua ansia potrebbe far venire all'azienda il dubbio che tu non sia sufficientemente motivato, magari facendo sfumare la possibilità di un'assunzione post stage, puoi provare a informarti sull'offerta di università telematiche, che hanno forse meno prestigio, ma anche condizioni molto favorevoli per studenti-lavoratori; e rilasciano titoli di studio perfettamente legali.

Ultimo Post: 11 mesi, 1 settimana fa

Di: Redazione_RdS

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sono una stagista ma sono stata truffata

Uno stagista non dovrebbe mai essere considerato responsabile dei suoi errori, Giorgia: perchè non è un dipendente e non è inquadrato con un contratto di lavoro. Lo stage è un periodo di formazione on the job e durante la formazione è normale, praticamente scontato che si possano commettere errori. Per questo infatti lo stagista deve essere seguito da un tutor!Per capire la situazione dovremmo avere qualche informazione in più sul tipo di stage che stai svolgendo. Come si è verificata questa truffa? Sei in un negozio o un ufficio aperto al pubblico?Come primo consiglio, così "al buio" conoscendo poco dei dettagli di quel che ti è successo, la cosa migliore probabilmente è che tu contatti il soggetto promotore (cioè l'ufficio che ha attivato il tuo stage: si tratta del centro per l'impiego della tua città? O di una agenzia per il lavoro?) e racconti per filo e per segno quel che è successo con questi 750 euro, chiedendo che ti tutelino e che intervengano con il soggetto ospitante (l'azienda) in modo che non ti ritenga responsabile né ti chieda di rimborsare la somma.

Ultimo Post: 11 mesi, 1 settimana fa

Di: Redazione_RdS

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STAGE CURRICULARE E LAVORO CONTEMPORANEAMENTE

Certo Matteo, come puoi trovare spiegato anche nelle nostre FAQ, uno stage è certamente compatibile con un lavoro a chiamata, se gli orari lo consentono! Nel senso: innanzitutto se non si sovrappongono; e in secondo luogo, se il monte ore totale mensile non supera il massimo consentito (che è intorno alle 48 ore settimanali).Quindi la tua idea di unire allo stage anche l'attività a chiamata è perfettamente fattibile!

Ultimo Post: 11 mesi, 1 settimana fa

Di: Redazione_RdS

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Dubbio stage

Ciao! Ti rispondo perché capisco benissimo come ti senti. Anche io ho iniziato con uno stage in una nota apl, dove non ero per nulla seguita.. come te messa al front office, impazzivo per stare dietro a tutto e spesso venivo sgridata in malo modo dalla responsabile. Anche io come te avevo idealizzato molto questo lavoro e scontrarmi con la realtà inizialmente è stato difficile. Faccio questa premessa: le apl non sono enti non profit! Il che vuol dire che devono guadagnare, questo non significa che i candidati siano solo mezzi per accontentare il cliente, ma che ovviamente riuscire ad inserire la persona migliore per quella posizione porta maggiori profitti all'agenzia.. ricordati però che per ogni persona inserita, significa una persona che quel mese può pagare l'affitto, anche se magari non è quella che più ti faceva tenerezza o empatia. Io sono 5 anni che lavoro in questo settore e di soddisfazioni se ne portano a casa molte, se fatto con la giusta ottica si riescono ad aiutare tante persone (magari non sempre quelle che volevi tu). Per quanto riguarda i KPI, sì in agenzia i ritmi sono frenetici e la pressione è sempre alle stelle.. c'è a chi piace e si diverte e chi scappa, questo dipende da come sei fatta tu. Per quanto riguarda il tuo stage parla con il tuo tutor e se hai domande chiedi sempre (non pensare di disturbare).. se non è un pazzo, come lo era la mia, dovrebbe capire che essendo all'inizio è normale avere mille domande. Inoltre durante lo stage essere seguiti è un diritto, quindi pretendilo (se non avessi bisogno prenderesti 1300 euro al mese, non 300).. ovvio per rispondere al telefono devi arrangiarti, ma se hai bisogno per un profilo, per un CV che non capisci, per qualcos'altro chiedi sempre è così che si impara. Poi ti dico in 5 anni non ho mai visto un nuovo entrato non andare totalmente in panico i primi giorni, (ho visto persone scappare dopo mezza giornata), quindi i tuoi sentimenti attuali sono totalmente normali. Capire se fa per te o meno è un altro discorso.

Ultimo Post: 11 mesi, 3 settimane fa

Di: violy

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Master Deutsch für die internationale Wirtschaftskommunikation Università cattolica

Ciao! Pure io sto decidendo cosa fare dopo la triennale e sarei interessata al Master di cui parlavi ormai 4 anni fa. Per caso hai fatto alla fine questo Master? Oppure hai trovato qualche informazione in più? Vorrei avere anche io dei feedback sul corso per decidere cosa fare il prossimo anno

Ultimo Post: 11 mesi, 3 settimane fa

Di: Fdrcbrbr

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