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Esperienza mia fidanzata stagista in un discount

6 anni, 9 mesi fa di Anonymous

orario di lavororetribuzioni bassesfruttamentostage nei supermercati

Buongiorno

vorrei raccontare l'esperienza che sta vivendo la mia compagna. Più che altro si tratta di uno sfogo.

La mia compagna, dopo svariati invii di CV a mille aziende e dopo aver boicottato altrettanti porta a porta truffaldini e lavori a provvigione di vario tipo (3 anni e mezzo passati così) riceve un telefonata da una nota agenzia di lavoro di cui preferisco non riportare il nome.

Le propongono uno stage in un noto discount, 6 mesi, 40 ore settimanali per miseri 400 euro al mese... Lei parte molto entusiasta, io che nella vita ci vedo lungo e riconosco con largo anticipo persone e situazioni parto molto meno entusiasta sapendo già cosa sarebbe significato.

Le forniscono il contatto del responsabile del negozio per farsi dare gli orari. Innanzitutto la settimana lavorativa va dalla Domenica al Sabato, così ovviamente se un dipendente ha la Domenica libera lo viene a sapere Sabato sera alle 20 se il responsabile ha già stilato i turni, altrimenti anche alle 22 tramite gruppo Whatsapp (assurdo), quindi non ci si può mai organizzare per fare un tubo. "Questa Domenica sei libera? Non lo so. Lo saprò Sabato alle 20, se va bene"

Il responsabile le fornisce gli orari. Roba del tipo 8:30-12:30 ... spezzato ... 16:00-20:00. Prego? 8 ore con uno spezzato di tre ore e mezza? Una persona deve vivere la sua giornata in funzione del negozio? Non ci siamo proprio, i miei sospetti si rivelavano fondati, già ancora prima di iniziare. Quindi ricapitolando orari a comodità del discount e settimana lavorativa da Domenica a Sabato, quasi a fare un dispetto, perché non riesco a spiegarmi l'utilità di questa organizzazione della settimana, se non per fare un dispetto al dipendente.

Il negozio ha TOT numero di dipendenti (preferisco non specificare il numero esatto). Tutti part-time tranne la stagista, il responsabile e il vice responsabile che ovviamente sfruttano la stagista al massimo, facendole fare sempre e comunque chiusure anche quando non ha orario spezzato quelle massimo due volte a settimana. Inutile affermare che ovviamente sono sottodimensionati e il numero di dipendenti e le ore previste non sono sufficienti a coprire l'orario del negozio, per cui si fanno mille manfrine, tra cui sfruttare la stagista al massimo

Fare chiusura significa che l'orario specificato non è MAI quello in cui realtà si esce, perché i "furboni" fanno coincidere il termine dell'orario di lavoro con la chiusura del negozio, ma poi ci sono altre cose da fare, come contare la cassa (guarda caso tocca sempre alla stagista), pulire ecc... quindi 8:30-12:30 ... spezzato ... 16:20 diventa 8:30:12:40 ... spezzato 16:00 20:30, 20:50 (a volte 21...)... 400 euro al mese.

Lo stage dovrebbe essere un'esperienza formativa. Lei ha imparato solo a stare in cassa, da sola. A volte non c'è nessuno e lei rimane in cassa... da sola...

Comunque sapendo di essere assunto si fa il sacrificio, certo che 6 mesi per formarmi ad usare una cassa e fare quattro cavolate in un discount dove non c'è neanche reparto gastronomia sono troppi, ma udite, udite... non c'è garanzia di assunzione anche se lo stagista risulta impeccabile e capace. Lei è venuta a sapere che prima di lei c'era una signora di una certa età a fare la stagista. Puff... sparita nel nulla.

Per concludere i dipendenti si stanno facendo tutti le loro ferie, ma a lei non hanno neanche chiesto se ha bisogno di una settimana. Ne ha tutto il diritto, siccome uno stage prevede una percentuale di ore di assenza, ma loro che non le devono pagare nè ferie nè niente preferiscono sfruttarla fino al midollo, tanto gli costa sempre 400 euro, perché offrirle una settimana di stacco ora che siamo a Luglio o ad Agosto?

Io mi chiedo. Costa tanto creare leggi che impediscano questi sfruttamenti disumani? Non so... lo stage in un supermercato può durare massimo due mesi... lo Stato deve verificare che sia effettivamente un percorso formativo e non uno sfruttamento di manovalanza a basso costo, non si può imporre uno spezzato con una pausa di più di un'ora e mezza... cose così? È chiedere tanto che la persona venga prima del lavoro?

Io personalmente lavoro come professionista in un'azienda che mi ha formato con sei mesi di stage a 600 euro al mese (non sono pochi), per fare 40 ore settimanali Lun-Ven 9-18 con un'ora di pausa pranzo. E mi ha formato nel senso che ho approfondito quello per cui già avevo studiato e mi ha specificato che lo scopo sarebbe stato l'assunzione e così è stato.

Il bello che parlando con persone che conosco, sono io che sbaglio a lamentarmi della situazione della mia ragazza. "È già fin troppo fortunata ad aver trovato così..." "Secondo te non bisogna imparare a lavorare in un supermercato?" "È normale fare quegli spezzati" "È normale che esca più tardi dell'orario previsto, in tutti i negozi è così" "Non può fare ferie è stata appena assunta" (assunta? È in stage, non è assunta, ha diritto ad almeno una settimana che lei preferisce non chiedere perché ha paura che questo si ripercuota sul punteggio finale).

Già l'Italia fa schifo se anche la gente continuerà a pensarla così siamo rovinati. Io per 400 euro non mi alzo neanche dal letto, a meno che non mi si garantisca
l'assunzione se idoneo al ruolo per cui sto imparando e sono candidato.

Se ho dimenticato qualcosa o qualcosa di nuovo si presenterà, aggiungerò al thread, ma credo che comunque sia abbastanza per valutare uno schifo questa situazione.

Lu87

6 anni, 8 mesi fa

orario di lavororetribuzioni bassesfruttamentostage nei supermercati

In risposta a #24150
Non intendevo dare la colpa alla ragazza, che dopo anni di ricerca sarà appunto disperata. La colpa è di chi sfrutta questa disperazione per i propri fini. D'altra parte non si può negare che dobbiamo essere noi per primi a farci rispettare.

Auguro ogni bene a questa ragazza: tieni duro.

Redazione_RdS

6 anni, 8 mesi fa

orario di lavororetribuzioni bassesfruttamentostage nei supermercati

Ciao Anonymous,
condividiamo in parte quello che dice Lu87, e cioè che effettivamente parte della colpa potrebbe essere attribuita a chi accetta condizioni simili, contribuendo a 'drogare' un mercato del lavoro caratterizzato da sempre minori diritti. Sicuramente è in parte vero: non si darebbero situazioni simili se le persone dicessero di no. Ma è altrettanto innegabile che quando si è disoccupati la soglia sotto cui si è disposti a scendere si abbassa, presi dalla disperazione di non trovare un impiego.
Fatta questa premessa, noi della Repubblica degli Stagisti abbiamo sempre manifestato grandi perplessità nei confronti degli stage nella grande distribuzione, come puoi verificare per esempio qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-grande-distribuzione-abusi-continuano. Perplessità che nasce da una sola domanda: è davvero necessario passare per uno stage prima di essere assunti (o magari neanche quello) in un supermercato? Per le mansioni che si richiedono non basta un normale contratto di lavoro con periodo di prova?
Inutile girarci intorno: l'ideale sarebbe che la tua ragazza se ne andasse, e si mettesse in cerca di una catena più seria, che le garantisca se non condizioni a norma di legge durante lo stage, almeno un'assunzione finale.
Torna a scriverci e un caro saluto
In risposta a #post24146

Lu87

6 anni, 8 mesi fa

orario di lavororetribuzioni bassesfruttamentostage nei supermercati

Hai perfettamente ragione e secondo me la tua ragazza dovrebbe mandare questa gente a cagare. Questi disgraziati sfruttano la disperazione delle persone per specularci sopra. O noi per primi diciamo di no a porcate del genere, o non cambierà mai niente.

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