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Dubbi su stage in libreria

6 anni, 10 mesi fa di MarcoTambo

Ciao a tutti!

Tra qualche giorno dovrei iniziare uno stage in libreria (Ubik) per il quale tuttavia non ho ancora firmato il contratto.

Le caratteristiche dello stage sono semplici: 40 ore settimanali dal lunedì alla domenica (con 1 giorno di riposo a settimana, che raramente cade la domenica). La durata va da fine giugno a fine dicembre. Compenso: 400 euro, no buoni pasto.

In realtà io a fine settembre mi trasferirò quasi sicuramente in Irlanda per un anno, dato che la mia ragazza lavorerà come assistente di italiano per stranieri e io sono incredibilmente stufo del lavoro in Italia: preferisco rimboccarmi delle maniche anche con lavori che non mi piacciono ma essere indipendente, piuttosto che vivere a casa del papi con 400 euro al mese e sbattermi come un commesso a tempo determinato.

Ero comunque propenso ad accettare lo stage perché 1200 euro fanno comunque comodo e l'esperienza mi serve per facilitarmi la ricerca del lavoro a Dublino.

Oggi mi chiamano per chiedermi delucidazioni in relazione a un weekend di fine luglio in cui dovrei essere assente, in quanto ho un viaggio di promozione turistica per il blog che gestisco. Io naturalmente, quando ho fatto presente la cosa, mi sono reso subito disponibile a rinunciare al giorno libero in altre settimane e/o recuperare le ore fuori dal mio orario normale (che non sarebbe a turnazione, ma fisso).

Mi aspettavo un minimo di flessibilità, invece mi è stato detto, testualmente: "Non possiamo garantirti ferie o permessi per tutti e 6 i mesi dello stage".

Io lo capisco, perché lo stage non è un contratto normale e io non ho diritto a nulla, ma addirittura non ci riesce ad accordare per fare comunque il monte ore necessario se io mi assento un weekend?

Onestamente mi sento così incatenato da queste condizioni che domani probabilmente chiamerò per dire che ho cambiato idea. Cercherò qualcosa di normale, per questi 2-3 mesi, che non mi faccia sentire lo schiavo di qualcuno. Saranno anche parole forti, ma la scusa del "ci vogliono 6 mesi per formare un libraio" non me la bevo. Ho come l'impressione che debbano sostituire un dipendente per questi 6 mesi, magari una maternità.

Cosa ne pensate? So che loro possono impormi quelle condizioni, ma io non mi sento di accettarle.

Redazione_RdS

6 anni, 10 mesi fa

Ciao Marco,
inutile girarci intorno: probabile che sia effettivamente così, e cioè che ti stiano "usando" per sostituire qualche dipendente. Si è talmente diffuso l'utilizzo dello stage negli ultimi anni che applicarlo in modo irregolare - e cioè al posti di personale regolarmente assunto - è purtroppo prassi ormai. Il campanello d'allarme che nel tuo caso sia proprio così è quello che tu hai già notato: e cioè che ti è stata obiettata la possibilità di avere giorni liberi, quando invece lo stage lo consente e per di più senza che vi siano particolari restrizioni. In genere è sufficiente accordarsi con l'azienda ospitante su eventuali giorni di assenza e recuperi. E a meno che non si tratti di richieste irragionevoli o che dimostrassero poca serietà da parte tua, non dovrebbero fare nessun problema. Per dirla in un altro modo, se vi fosse solo l'interesse a formarti e non quello di garantire personale al lavoro non farebbero tante storie.
Se quindi questo tirocinio non ti interessa più di tanto, fai bene a nostro parere a guardare altrove.
Torna a scriverci com'è andata a finire e un caro saluto

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