Video curriculum per andare all'estero, un nuovo strumento al servizio degli studenti dell'università di Padova

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 23 Set 2009 in Notizie

Da qualche mese gli studenti e i laureati dell'università di Padova che vogliono fare un'esperienza lavorativa fuori dall'Italia hanno a disposizione uno strumento in più. Rivolgendosi all'ufficio Servizio stage e mondo del lavoro [nella foto, l'homepage del sito] possono preparare un videocurriculum in inglese e attraverso di esso candidarsi per posti di lavoro e di stage all'estero.
Il servizio, presentato a maggio nel corso della giornata di Università Aperta, prende spunto anche dall’indagine “2007 Video Resume Survey” realizzata da Vault.com (una società specializzata in servizi per le risorse umane), secondo cui oltre la metà delle imprese ritiene che il videocv diventerà parte integrante degli strumenti di candidatura, e nove direttori del personale su dieci confermano che ne guarderebbe uno con molto interesse.
L'obiettivo dichiarato dell'università di Padova è di «dare agli studenti la possibilità di presentarsi al mondo del lavoro in modo innovativo e originale, al passo con i tempi, minimizzando il problema della distanza fisica tra selezionatori e candidati: una novità per il panorama del placement universitario sia italiano che europeo».
Negli ultimi anni infatti è cresciuto il numero di studenti e laureati che scelgono di fare un'esperienza all’estero, anche grazie alle borse di studio dei programmi di mobilità europea. Rispetto a chi fa un semplice Erasmus, i ragazzi che si allontanano dall'Italia per uno stage o un lavoro non solo migliorano le conoscenze linguistiche e imparano a conoscere culture differenti, ma danno una ventata di internazionalità al loro cv. L'anno scorso sono andati all'estero per svolgere uno stage 310 studenti e laureati dell'università di Padova: le destinazioni più frequenti sono state Spagna, Francia, Inghilterra e Germania, e per quanto riguarda quelle extraeuropee, nord e sud America. Di fronte a questa costante crescita, l'ateneo patavino punta ad aiutare a presentare al meglio la propria candidatura,
«enfatizzando le qualità personali e professionali e facilitando in parallelo il compito dei selezionatori stranieri che, al momento della scelta del  candidato ideale, hanno a disposizione soltanto un curriculum cartaceo».
Presso lo stand durante la giornata Università aperta, lo scorso maggio, sono stati realizzati una trentina di videocv, a cui in questi mesi se ne sono aggiunti altri: ad oggi l'università ne ha raccolti circa 150. «I video curricula vengono registrati da studenti e laureati comodamente da casa loro: bastano una connessione Internet, una webcam e un microfono. Se non dispongono della strumentazione necessaria possono prenotare una saletta attrezzata presso il nostro ufficio, in Riviera Tito Livio 6» spiega alla Repubblica degli Stagisti la responsabile, Gilda Rota: «Per ora sono tutti in lingua inglese, ma nulla vieta che i candidati possano utilizzare anche un'altra lingua straniera, qualora vogliano proporsi per paesi non anglofoni. Ovviamente possono registrare un videocv anche in italiano: ma lo strumento è stato pensato soprattutto per la mobilità all'estero, visto che in Italia è più facile spostarsi per farsi conoscere direttamente dall'azienda». I video vengono caricati all'interno dell'area riservata del sito dell'università. L'ufficio Servizio stage e mondo del lavoro li visiona, vaglia e approva: questo perchè l'università si fa garante della qualità e veridicità delle informazioni scambiate tra aziende e candidati.
Ma poi chi può visionare i videocv? Tutte le aziende che hanno inserito un'offerta di stage o di lavoro (ad oggi sono in 125 a partecipare al progetto), ma a due condizioni: che il curriculum del candidato corrisponda ai requisiti richiesti
e questa verifica la fa l'ufficio e che il candidato abbia dato il consenso, confermando quindi il suo interesse all'offerta proposta. «Questo perchè l'università non si vuole configurare come Facebook o simili» puntualizza ancora Rota «ma vuole garantire sia le aziende sia i ragazzi sulla serietà dell'offerta e della domanda». Per ora al progetto possono partecipare solo gli studenti ed ex studenti dell'università di Padova: «Ma altre università hanno chiesto di acquistare da noi lo strumento, e noi lo metteremo a disposizione di chi ne fa richiesta».
Oltre al videocv, poi, c'è anche la video interview:
«Se tra i curricula da noi preselezionati l'azienda trova candidati di suo interesse» conclude la responsabile del Servizio stage e mondo del lavoro «può approfondire la conoscenza proponendo loro una "remote interview", un colloquio a distanza con il personale addetto alla selezione. L'ufficio mette a disposizione del candidato e dell'azienda tutta la strumentazione informatica e l'assistenza necessarie». E così anche il secondo passo del processo di selezione per un posto, per esempio, a Londra o New York avviene senza muoversi da Padova.

Eleonora Voltolina

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