«Aziende, dateci la possibilità di metterci in gioco. Come ha fatto Ferrero con me»

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 10 Ago 2013 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Serena Lombardo, 25 anni, assunta con contratto di apprendistato nel Marketing di Ferrero, a Torino.

Siciliana, classe 1988. Milanese d'adozione, torinese per passione: fermo restando alcuni punti cardinali, mi piace pensarmi sempre on the road e, in fondo, il mio percorso accademico e professionale è il frutto di questa interpretazione, che con incessante curiosità e instancabile ottimismo cerco di dare ogni giorno alla mia vita.
Tutto inizia in un piccolo paese della costa ionica, Santa Teresa di Riva, vicino Taormina, che ho lasciato nel 2007, a diciannove anni, dopo il diploma di maturità classica. L'avventura aveva una nuova destinazione: Milano, università Bocconi, dove nel 2010 ho conseguito la laurea triennale in Economia per l'arte, la cultura e la comunicazione e nel marzo del 2013 la specialistica in Marketing management. Il tutto condito da un lato da esperienze di lavoro estive - nella pasticceria di famiglia e in un atelier di moda -  e dall'altro per la passione per il mountain biking e l'arbitraggio calcistico, iniziato in Sicilia a diciassette anni e coltivato sui campetti della Lombardia, fino alla categoria Eccellenza, il sesto livello del campionato di calcio italiano. Col senno di poi, nonostante difficoltà, sacrifici e rinunce affettive, rifarei tutto allo stesso modo, sicura dell'appoggio e della fiducia incondizionati della mia famiglia che mi ha sostenuto in tutto, in primis lasciandomi partire.
Il primo contatto con il mondo del lavoro è avvenuto nel biennio specialistico, con la partecipazione ai challenge promossi dall'università in collaborazione con alcune grandi imprese - come Heineken, eBay, GDO Week, Sorgenia. I challenge sono dei progetti formativi che durano diverse settimane, in cui gli studenti, in gruppi di 4 o 5, analizzano un caso aziendale e realizzano un lavoro conclusivo - una piccola campagna pubblicitaria ad esempio, o un video promozionale - confrontandosi anche con i professionisti del settore. La soddisfazione più grande è stata la vincita del Brand Management Heineken Award, che ci ha permesso di assistere al lancio sul mercato di un prodotto basato proprio sul concept proposto con il nostro lavoro
Proprio alla Bocconi, nel novembre 2011, è avvenuto uno degli incontri professionali più importanti, quello con Ferrero, che partecipava al Bocconi&Jobs, un'occasione di incontro tra imprese e studenti organizzata più volte all'anno dall'ateneo. Tra centinaia di curricula ricevuti, l'azienda ha selezionato una rosa di candidati per un primo colloquio, da sostenere lo stesso giorno dell'evento. Il mio nome non era tra questi ma il ritardo di un collega prescelto mi ha permesso di presentarmi al recruiter. E il giorno dopo ecco una telefonata completamente inaspettata, che mi invitava a sostenere i successivi step di selezione, i test psico-attitudinali e il colloquio con due figure aziendali, il Country Marketing Manager e Brand Manager. A distanza di pochi giorni ho ricevuto un'offerta di stage curriculare - a questo punto mancavano pochi mesi alla laurea -  di tre mesi, con rimborso spese  di 250 euro netti mensili più mensa e palestra aziendale gratuite [in Ferrero gli stage con finalità di assunzione, pensati per chi ha terminato di studiare, durano invece sei mesi e prevedono un emolumento di 750 euro al mese, ndr]. Il che mi ha portato a rifiutare altre quattro proposte di tirocinio da parte di altrettante multinazionali della grande distribuzione, inorgoglita e incuriosita com'ero dall'idea di lavorare in Ferrero.
Il lunedì successivo - mancava poco a Natale - ero già in ufficio, all'interno del team commerciale che si occupa di Kinder Cereali e Duplo, effettuando l'analisi di vari indicatori di gradimento del prodotto e lavorando alla sviluppo della marca. Tre mesi sono passati in fretta e alla fine ho accettato la proposta di proroga di stage, per altri tre mesi, con conclusione definitiva a giugno. Ma qualche giorno prima, ecco una sorpresa: l'azienda mi comunica l'intenzione di assumermi, per di più lasciandomi libera i mesi estivi per concludere la tesi di laurea specialistica. Quindi rientro in ufficio a metà settembre, ma questa volta con un contratto di apprendistato di tre anni con uno stipendio di 25mila euro lordi all'anno.
Come affronto il mio lavoro ogni giorno? Nella mia vita, sia in ufficio sia nella dimensione privata, tengo sempre presente un principio: «che importa conquistare il mondo se poi perdi te stesso?». Guidata da questa idea, ho la fortuna di potermi esprimere in un mestiere che richiede di continuo di coniugare metodo, passione e creatività. Per natura sono curiosa e propositiva, ma soprattutto sono ottimista e credo che con la volontà e una buona dose di motivazione si possa arrivare ovunque si voglia, a patto di restare onesti. Continuare ad imparare, rendersi disponibili al confronto costruttivo, far leva sulla forza delle idee e soprattutto sulla loro condivisione sono la mia via per tenere alti l'entusiasmo e la voglia di fare. E so che là fuori sono tanti i giovani come me che vogliono mettersi in gioco. Con l'animo del sognatore, la mente dello stratega - o almeno di chi lo vorrebbe diventare - e le mani dell'artigiano.


Testo raccolto da Annalisa Di Palo


Leggi qui tutte le altre testimonianze degli Stagisti col Bollino

Scopri a questo link quali sono le aziende che hanno aderito al Bollino OK Stage, sottoscrivendo la Carta dei diritti dello Stagista

Vai alla sezione Annunci per vedere se qualcuna di queste aziende sta cercando uno stagista!

Community