Stage in Bosch pre e post laurea, e oggi Angelo ha un contratto a tempo indeterminato

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 12 Mar 2017 in Storie

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Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Angelo Colucci, 26 anni, oggi assunto con un contratto a tempo indeterminato in Bosch.

Sono di Martina Franca, in provincia di Taranto, ho 26 anni e dal settembre 2009 mi sono trasferito a Bar
i dove mi sono iscritto al Politecnico al corso di laurea in Ingegneria Meccanica. Facoltà che ho scelto seguendo le mie passioni ed ambizioni. Perché proprio Bari? Avevo visto che quel Politecnico era da diversi anni in cima alle classifiche nazionali in termini di qualità dell’insegnamento e della ricerca. E chiaramente la comodità e la ridotta distanza da casa, quindi anche i costi minori, hanno contribuito a questa scelta. L’inserimento in città è stato rapido e indolore, tanto da costruire subito una cerchia di amicizie.

Proprio quando ho dovuto scegliere l’argomento per la mia tesi di laurea c’è stato il primo contatto con Bosch. Tramite il professore del corso di motori a combustione interna del Politecnico ho infatti preso contatto con alcuni ingegneri del centro e svolto un primo stage di sei mesi in Bosch, dal gennaio al luglio 2015, con un rimborso spese di 550 euro al mese

Non sono stato l’unico a fare un’esperienza del genere. Il politecnico, infatti, da diversi anni collabora con il centro studi Bosch di Bari e spesso arrivano ragazzi per stage semestrali mirati allo svolgimento di attività di ricerca che portano alla stesura della tesi di laurea e, molto spesso, a un ulteriore stage semestrale post laurea. Si organizzano anche giornate di presentazione della struttura in cui i ragazzi accompagnati dal professore di riferimento, visitano e apprendono le attività svolte nel centro.

A distanza di due anni, oggi ricordo ancora il mio primo giorno di stage con piacere:
la sensazione di entrare nel mondo del lavoro, anche se ancora da studente, ti fa prendere coscienza del fatto che gli anni di studio alle spalle si stanno concretizzando in qualcosa di utile. È stata una bella sensazione! L’intero stage e quindi tutte le attività svolte sono state finalizzate alla stesura della tesi, focalizzata sullo sviluppo di modelli di simulazione per sistemi di post trattamento di gas di scarico di motori diesel in ottica di normative anti-inquinamento sempre più stringenti. Finito lo stage,
nel luglio di quell’anno mi sono laureato  in Ingegneria meccanica magistrale con 110.

Due mesi dopo, a metà ottobre 2015,
sempre da Bosch mi è stato proposto uno stage post laurea, in cui mi sono occupato di attività di ricerca e sviluppo seguendo i progetti in corso, con più responsabilità rispetto al primo stage. In questo caso avevo un rimborso spese di 770 euro al mese. Ho subito accettato e il mio tirocinio si è concluso anticipatamente, nel febbraio 2016, perché mi è stato proposto un contratto a tempo indeterminato! Oggi mi occupo, all’interno di un team, di progetti di ricerca e progetti cliente che coinvolgono attività nell’ambito dei motori diesel, sistemi di post trattamento e gestione motore. In pratica i progetti prevedono determinate attività da svolgere che possono essere appunto di ricerca, sviluppo eccetera e io insieme al mio team ci occupiamo di portare avanti le attività previste per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal progetto o dal cliente. Oggi ho una retribuzione che si aggira intorno ai 1600 euro netti al mese.

Fino ad oggi non ho mai mandato il mio curriculum all’estero. L’idea però non mi dispiace! L’ideale sarebbe spostarmi per un’esperienza all’estero rimanendo nel gruppo Bosch. L’azienda dà, infatti, la possibilità ai suoi dipendenti più meritevoli di sviluppare la propria carriera all’estero presso altre sue sedi. E se potessi scegliere andrei in Germania perché quel Paese mi ha sempre affascinato e penso lì ci siano migliori prospettive.

Oggi penso di essere ancora agli inizi del mio cammino professionale ma vedo ampi margini di carriera. Mi piacerebbe continuare nello stesso ambito e arrivare a gestire un team di lavoro, perché le attività manageriali mi interesserebbero molto. E a chi volesse tentare la mia stessa strada consiglio di essere sempre attenti a quello che gli altri, più esperti, fanno: ogni dettaglio può essere punto di interesse e motivo di curiosità per nuove scoperte o ricerche. E poi non credersi mai arrivati, anzi continuare sempre a studiare con umiltà.

Testimonianza raccolta da Marianna Lepore

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