2mila opportunità per giovani: per la nuova edizione di “Torno subito” la Regione Lazio mette sul piatto 18 milioni di euro

Matteo Moschella

Matteo Moschella

Scritto il 13 Giu 2016 in Notizie

Lazio Torno Subito università e lavoro

Torna per il terzo anno consecutivo il progetto “Torno Subito” della Regione Lazio, che finanzia – quest'anno con oltre 18 milioni di euro – 2mila periodi di formazione, master o esperienze lavorative in Italia o all’estero per universitari o laureati dai 18 ai 35 anni. 

Il programma, a cui ci si può candidare fino al prossimo giovedì 23 giugno, negli ultimi due anni già ha contribuito “a far partire” dal Lazio oltre 1500 ragazzi per un’esperienza formativa, per poi “farne tornare” già circa 900 per applicare in Lazio quello che hanno imparato – con un tirocinio presso un’azienda, un ente o da quest’anno anche una startup.

“Torno subito”, che la Repubblica degli Stagisti aveva già raccontato nelle precedenti edizioni, ha aiutato in totale a realizzare più di 1500 progetti tra il 2014 e il 2015 (con stanziamenti rispettivamente da 5,4 milioni di euro e 15 milioni di euro): solo l’anno scorso ha coinvolto 1100 ragazzi, che prima di tornare a lavorare in Lazio hanno studiato e lavorato in altre regioni di Italia (circa il 50%), in Europa (35%) ma anche in altri paesi: dall’Australia al Canada passando per India, Brasile, Argentina e Nuova Zelanda.

Ma in cosa consistono questi progetti? Per esempio, andare a New York per un periodo di tempo a lavorare per un’azienda alberghiera e tornare a Roma per proseguire con un’altra esperienza lavorativa nello stesso settore. È quel che è successo a Elisa, che ha affidato la sua storia a un video pubblicato sulle pagine dei social network della regione. Il suo consiglio: «Armarsi di pazienza, non demordere e contattare il maggior numero di aziende possibili».

Il bando per il 2016 prevede tre possibili tipologie di progetto (una in meno rispetto all’anno scorso): “Formazione”, “Work Experience”  e “Cinema”. Se la seconda fase non muta in tutti i percorsi – il vincitore è tenuto a svolgere un tirocinio, extracurricolare o curricolare, o un’attività di startup in un coworking della regione Lazio da 3 a 6 mesi – cambia invece il contenuto della prima. La tipologia “Formazione”, infatti, prevede corsi di specializzazione o di alta formazione dai 3 ai 12 mesi, la “Work Experience” invece offre uno stage di 3 mesi. Infine il progetto “Cinema” prevede una prima esperienza formativa da 1 a 6 mesi (ed è aperto anche a diplomati delle scuole superiori). Tutti i percorsi dovranno iniziare la prima fase a settembre 2016 e terminare la seconda entro aprile 2018.

L’esperienza di start up può essere particolarmente interessante per i giovani che hanno intenzione di partecipare quest’anno: infatti in questo caso chi volesse svolgere la seconda fase in un cowoking può, di fatto, sviluppare un’idea propria da sviluppare grazie ai tutor presenti nelle strutture di coworking o dei fablab.

Quanto ai requisiti per partecipare al progetto, è necessario essere cittadini italiani e stranieri residenti in Lazio da almeno 6 mesi, essere studenti universitari o laureati (o anche solo diplomati, nel caso in cui si voglia seguire la tipologia “Cinema”) e avere tra i 18 e i 35 anni. Inoltre bisogna essere inoccupati, iscritti ai centri per l’impiego e non essere coinvolti in altri progetti finanziati dall’Unione Europea.

La domanda di ammissione va compilata online e inoltrata entro le 10 di mattina del 23 giugno: dopo essersi registrati bisogna compilare le aree relative al proprio curriculum vitae e spiegare la propria idea di progetto – ogni partecipante può inoltrare un solo progetto. Inoltre servono le lettere di adesione dei due partner scelti per le due diverse fasi e un preventivo dei costi nel caso in cui si faccia un master o un percorso formativo (tutti i formulari si trovano sul sito). Una volta iniziato il processo si può entrare nella pagina della domanda online quante volte si vuole, ma una volta completata non sarà più modificabile.

Il bando spiega nei dettagli cosa spetti ai vincitori: per la prima fase fuori dalla regione fino a 12mila euro per chi fa corsi di formazione o 600 euro mensili per chi fa esperienze di learning on the job, più un rimborso per il vitto e l’alloggio e per le eventuali spese di visto; è anche prevista specifica assistenza per i disabili. Nella seconda fase un’indennità di 600 euro lordi al mese per i tirocini in regione. Ogni percorso ha sue regole specifiche per quanto riguarda l’erogazione dei rimborsi: di solito, mentre la prima fase è coperta da un acconto, la seconda da rimborsi trimestrali delle mensilità previste. Il bando di quest’anno rende più snella la burocrazia istituendo rapporti diretti tra Laziodisu e gli enti in cui i ragazzi andranno a fare formazione (prima erano coinvolti i centri per l’impiego).

Con i 18 milioni di euro
verranno finanziati tutti i progetti seguendo la graduatoria fino al raggiungimento delle risorse disponibili: l'obiettivo di quest'anno, spiegano gli organizzatori alla Repubblica degli Stagisti, è di arrivare a finanziare 2000 progetti, con stanziamenti tra i 6mila e i 25mila euro a progetto.


Insomma una bella opportunità (la pagina Facebook del progetto è subissata di domande da parte di aspiranti candidati), anche perché è facile comprendere il valore pratico di “Torno Subito”: «La possibilità di andare a lavorare all’estero finanziati dalla regione vi renderà una persona differente dal punto di vista lavorativo» garantisce Elisa: «le aziende vi guarderanno in modo differente».

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