Milledodici, ovvero almeno mille euro netti al mese per almeno un anno. Ecco le condizioni minime per offerte di lavoro dignitose

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 26 Mag 2011 in Editoriali

Cosa cerca chi viene a navigare qui sulla Repubblica degli Stagisti? Innanzitutto notizie e approfondimenti. Sappiamo che i nostri lettori sono nel 99% giovani tra i 20 e i 30 anni, che stanno facendo o hanno finito l'università e che cercano un contatto con il mondo del lavoro. milledodiciQui offriamo loro la più preziosa delle alleate: l'informazione. Attraverso i nostri articoli diamo notizia delle buone occasioni, dei passi avanti (o indietro) della normativa, degli scandali legati agli stage-truffa. La Repubblica degli Stagisti è poi anche un luogo dove i lettori possono direttamente trovare opportunità: attraverso l'iniziativa OK Stage permettiamo a decine di aziende di pubblicare annunci di ricerca stagisti, chiedendo però loro l'impegno a rispettare la Carta dei diritti dello stagista.
Ma i nostri lettori non sono interessati soltanto ai tirocini. Se ne trovano uno che fa al caso loro, pagato bene e con buone prospettive di assunzione, certo lo prendono al volo. Ma quello che cercano è un canale di ingresso nel mondo del lavoro. E quindi abbiamo capito che era giunto il momento di fare un passo in più, e occuparci in prima persona non solo dell'universo stage, ma anche dei primi contratti.
Ci siamo chiesti, allora, quali fossero le esigenze più pressanti dei giovani italiani. Ne abbiamo individuate due. Prima di tutto, i soldi: i lavori sottopagati sono purtroppo all'ordine del giorno, e non è raro sentirsi offrire lavori a tempo pieno compensati con poche centinaia di euro al mese. In Italia, a differenza di molti Paesi europei, non è infatti in vigore il salario minimo, quello che in Inghilterra chiamano minimum wage (poco meno di 6 sterline l'ora, l'equivalente di 1100 euro al mese) e in Francia smic (1300 euro al mese). In secondo luogo, la prospettiva: i contratti troppo spesso durano pochi mesi, addirittura a volte poche settimane, e magari vengono rinnovati a singhiozzo, tre mesi e poi altri tre mesi e poi forse altri tre, senza dare nessuna certezza ai giovani lavoratori nemmeno per il brevissimo periodo.
Partendo da queste due esigenze la Repubblica degli Stagisti ha posto le sue due "linee del Piave", le condizioni minime che dovrebbero essere offerte a tutti, per garantire la possibilità di mantenersi autonomamente e di poter progettare il proprio futuro almeno nel medio periodo. La prima linea è lo stipendio: almeno mille euro netti al mese per un impegno full time. La nostra base d'asta, l'importo minimo sotto il quale pensiamo che nessun datore di lavoro dovrebbe mai spingersi, per rispetto dei suoi collaboratori. La seconda linea è la durata: almeno 12 mesi, perché un anno è una prospettiva dalla quale si può partire per fare qualche progetto, mentre una durata inferiore condanna a sentirsi continuamente in balia degli eventi, con una bomba ad orologeria sotto la sedia.
milledodiciAbbiamo chiamato questo nuovo progetto Milledodici: le aziende che sceglieranno di parteciparvi - quattro già lo hanno fatto: Leroy Merlin, C.P Informatica, Mainsoft e Accenture - si impegnano a pubblicare sulla Repubblica degli Stagisti solamente annunci in linea con questi due requisiti-base, e con sei tipologie contrattuali: apprendistato, inserimento, tempo determinato, tempo indeterminato, contratto a progetto, categorie protette. Da Milledodici sono esclusi tra gli altri la collaborazione occasionale, la collaborazione a partita Iva e il lavoro somministrato. È escluso anche il contratto di sostituzione maternità perché, pur essendo un buon contratto, esso non può per sua stessa natura garantire il requisito dei 12 mesi di durata – dato che solitamente non si sa quanto la neomamma sceglierà di far durare il congedo maternità. Il contratto a progetto è invece incluso, perché garantisce già alcune tutele (come per esempio il versamento dei contributi) - e, se usato bene, un buon grado di autonomia - ma sopratutto perché è in questa tipologia che si annidano più spesso i lavori sottopagati: e quindi è proprio lì che un'iniziativa come Milledodici è più utile.
Certo, di siti web che pubblicano annunci ce ne sono già moltissimi. Però nessuno pone un filtro alla base: nessuno pone condizioni ai suoi inserzionisti, pretendendo che pubblichino solo annunci di un certo tipo. E che poi rispettino in sede di proposta le condizioni dichiarate nell'annuncio. Noi sì.
Sulla Repubblica degli Stagisti quindi da ieri la pagina "annunci" si è sdoppiata: da una parte resta quella delle offerte di stage, dall'altra inauguriamo quella delle inserzioni di lavoro. In questo modo i nostri lettori potranno d'ora in poi avere uno spazio protetto in cui saranno sicuri di trovare solo opportunità dignitose, con contratti di almeno un anno, e stipendi di almeno mille euro netti al mese.
Ecco il nuovo impegno della Repubblica degli Stagisti: non solo tutelare i tirocinanti, ma agire concretamente per stimolare un miglioramento generale delle condizioni contrattuali offerte ai giovani.

Eleonora Voltolina

Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:
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