Marco Rudi, da reclutato a recruiter: «In Tetra Pak grande attenzione per le persone, a partire dagli stagisti»

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 23 Ott 2011 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Marco Rudi, oggi nell'ufficio Risorse umane di Tetra Pak.

Ho 27 anni e sono della provincia di Como. Dopo il liceo scientifico nel 2003 mi sono iscritto in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano, curriculum Comunicazione; ho sempre fatto il pendolare e ogni giorno tra andata e ritorno passavo tre ore sui mezzi. Al di là degli studi ho sempre cercato di darmi da fare e guadagnare qualcosa: animatore nei campi estivi della parrocchia, pr in riviera romagnola, barman... E poi c'è poi il capitolo giornalismo. Durante la triennale ho collaborato per tre anni con il quotidiano La provincia di Como, occupandomi soprattutto di calcio - ci gioco da quando ho sei anni e leggevo sempre le cronache alle mie stesse partite! Ho scritto gratis per il primo anno e con un contratto di collaborazione per gli altri due, venendo pagato secondo il tariffario dell'Ordine. Purtroppo non sono riuscito a prendere il tesserino da pubblicista perché la mia retribuzione annua non era sufficiente.
A febbraio 2007 ho finito la triennale ma le iscrizioni ai test di ammissione alla specialistica erano scadute a dicembre, quindi ho deciso di impegnare i mesi che mi separavano dai nuovi test in un'esperienza all’estero. Sono partito a inizio giugno per Orlando, in Florida, con il programma "Work and Travel" della Ciee, a cui sono arrivato tramite passaparola. Per tre mesi ho lavorato nei parchi Seaworld e Discovery Cove occupandomi di relazioni con la clientela; poi sono passato nel team Human Resources che seguiva gli studenti stranieri impegnati nel mio stesso progetto. È stata un’esperienza incredibile: ho vissuto con ragazzi bulgari, russi, polacchi, spagnoli, cinesi, in un contesto completamente diverso dal nostro e coltivando concetti lavorativi per me nuovi, come l'employer branding, il work-life balance, la motivazione del personale. 
Tornato in Italia, a settembre ho superato il test di ammissione per la specialistica in Comunicazione d'impresa dell'interfacoltà Economia - Lettere, sempre in Cattolica. E ho passato due anni meravigliosi, grazie ai compagni e ai professori che ho incontrato. Nelle estati 2008 e in 2009 ho anche avuto l'opportunità di tornare negli States, prima a New York poi a Boston. La Cattolica ha diverse partnership con università di tutto il mondo, che permettono di frequentare corsi extra curriculari coprendo una piccola parte dei costi, spesso previa selezione, come nel mio caso. Non ho maturato cfu, ma queste esperienze mi sono valse un punto in più in sede di laurea - e molti altri a livello umano!
Dopo la laurea a febbraio 2010 è iniziata l’assidua ricerca di uno stage nell'area risorse umane. Dopo vari colloqui, ad aprile è arrivata la chiamata di Tetra Pak, che aveva ricevuto il mio cv tramite un sito specializzato. Dopo una prima intervista telefonica, in cui hanno anche testato il mio livello di inglese, sono andato a Modena per un colloquio e dopo pochi giorni è arrivato il sì. Entusiasta, mi sono trasferito, trovando una singola a 300 euro tutto compreso - grazie a Facebook - e a giugno 2010 ho iniziato uno stage semestrale con un rimborso di 800 euro al mese più mensa e palestra gratuite.
In Tetra Pak ho trovato persone aperte e disponibili, che mi hanno insegnato un mestiere; in particolare ho affiancato le colleghe più esperte nei colloqui di selezione e nelle attività di employer branding. Finito lo stage mi è stato offerto un contratto annuale del quinto livello Metalmeccanico, con una retribuzione annua lorda di 27mila euro. Continuo ad occuparmi di selezione, reclutamento e di reputazione d'azienda. Ho un orario flessibile, che da febbraio a luglio mi ha permesso anche di frequentare un breve master in Risorse umane nei weekend - mi assentavo solo il venerdì pomeriggio per le lezioni.
Attualmente vivo con altri tre ragazzi, più o meno della mia età e tutti lavoratori precari. Tra le mie conoscenze il precariato regna sovrano, c'è qualche caso raro di ex compagni di università che hanno già un contratto a tempo indeterminato, ma a scapito delle passioni. Altri invece, sono ancora alle prese con l’ennesimo stage, spesso poco pagato e poco formativo. Sono abbastanza soddisfatto del mio tenore di vita, ma lo devo in gran parte alla mia famiglia che ancora mi aiuta. Avendo un contratto a tempo determinato, non so dire dove sarò di qui a qualche anno, ma spero in Tetra Pak, che è un'azienda solida e stimolante, dove viene anche prestata grande attenzione alle persone. Anche se sono lontano dalla stabilità, mi ritengo decisamente fortunato. 

Testo raccolto da Annalisa Di Palo

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