Il Trinity College di Dublino interessato a «copiare» il Master dei Talenti: intervista ad Angelo Miglietta, segretario generale della Fondazione CRT

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 28 Lug 2010 in Interviste

Dal 2003 la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino premia attraverso il progetto Master dei Talenti i più brillanti neolaureati di Piemonte e Valle d'Aosta con stage all'estero fino a dodici mesi, erogando loro rimborsi che arrivano a superare i tremila ero al mese. Dopo sette anni di attività, la Fondazione pubblica un libriccino che raccoglie le buone pratiche per il "montaggio" di un tirocinio all'estero che funzioni davvero. Poco più di trenta pagine, in italiano e in inglese, per raccontare come si costruiscono il bando e il modulo di candidatura, come si raccolgono e valutano i cv, e come si seguono "a distanza" i tirocinanti durante gli stage e dopo.
Angelo Miglietta, docente di Economia aziendale alla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Torino e da quattro anni segretario generale della Fondazione, fa il punto della situazione con la Repubblica degli Stagisti partendo dall'interessamento di una importante istituzione irlandese, il Trinity College di Dublino [nell'immagine a destra], verso il progetto.

Professor Miglietta, è appena tornata da Dublino una piccola delegazione della Fondazione CRT. Che cosa siete andati a fare?

La trasferta a Dublino e’ servita per effettuare uno scambio di buone pratiche con il Careers Advisory Service, l’equivalente nel mondo anglosassone degli uffici di Job Placement delle nostre università, del Trinity College.
Il Trinity era interessato a conoscere nei dettagli il nostro programma di tirocini all’estero in quanto loro non hanno un approccio così strutturato nei confronti degli stage in azienda, e soprattutto al momento non ne attivano all’estero. I creatori e responsabili del progetto, Luigi Somenzari e Chiara Ventura, hanno trascorso una mezza giornata con il direttore del Careers Advisory Service, prendendo in analisi i vari aspetti del progetto, le diverse tecnicalità e rispondendo alle domande che emergevano.
Come è nato l'interessamento del Trinity College nei confronti del Master dei Talenti?
Lo staff della Fondazione che segue il progetto, in occasione della pubblicazione del
«Manuale di Istruzioni di "montaggio" del Progetto Master dei Talenti», ha inviato una sorta di newsletter agli uffici di Careers Advisory Service di alcuni selezionati atenei europei. Oltre al Trinity College ha dimostrato interesse anche la prestigiosa School of Economics dell’Università Cattolica di Louvain in Belgio.
Un manuale di istruzioni di "montaggio" del progetto: ce lo racconta?
Sette anni di Progetto Master dei Talenti Neolaureati ci hanno insegnato che, nella creazione di buone pratiche, è importante la giusta combinazione di competenza, passione e capacità di cogliere i suggerimenti dettati dall’esperienza. Partendo da questa semplice intuizione abbiamo deciso di codificare gli insegnamenti di cui nel tempo abbiamo fatto tesoro, affinché potessero essere d’aiuto a chi desiderasse replicare questo tipo di esperienza progettuale, o anche solo trarne spunto. La pubblicazione, che si completa idealmente con il volume
«Master dei Talenti Neolaureati: Indagine sugli ex borsisti del progetto», utilizza un linguaggio semplice e facilmente accessibile: è più vicina ad un “manuale di assemblaggio” che non ad un “abstract”.
Viene da pensare che, dopo tanto lavoro per mettere a punto il progetto, i segreti del suo successo sarebbero stati gelosamente custoditi. E invece...
Nel settore del no-profit la condivisione delle buone prassi dovrebbe costituire la norma e non l’eccezione. La Corte costituzionale ha ben inquadrato il ruolo delle fondazioni di origine bancaria quando le ha definite “soggetti dell’organizzazione delle libertà sociali”. Risulta di tutta evidenza che soggetti investiti di tale ruolo non possano che naturalmente condividere qualunque buona prassi che possa costituire uno strumento di crescita per la società.
Al momento ci sono candidati italiani - fondazioni, associazioni, enti -che hanno manifestato interesse per emulare le "buone pratiche" contenute nel manuale?
La guida è stata pubblicata e messa on-line da poco tempo; le richieste di informazioni sono giunte al momento dall’estero. Siamo comunque sicuri che non mancheranno richieste di assistenza anche da parte di soggetti italiani.

Annalisa Di Palo

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