Blocco delle candidature al bando di stage per Neet, il ministero: «Troppi accessi, non ce lo aspettavamo»

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 27 Set 2013 in Interviste

Giovani aspiranti stagisti che non riescono a candidarsi a un bando pubblico appena aperto che promette 3mila tirocini pagati (dallo Stato) 500 euro al mese, e che affollano i social network in cerca spasmodica di indirizzi mail e numeri di telefono a cui chiedere informazioni. Un sito ministeriale che diventa irraggiungibile. La rabbia che fa esplodere ogni genere di dichiarazione e dall'altra parte una calma (forse troppa) attività per riparare i guasti e far ripartire il sistema. Ė la cronaca dei primi giorni di candidatura per il progetto Neet destinato ai giovani laureati disoccupati e inoccupati tra i 24 e i 35 anni di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Dopo tanta rabbia il sistema è tornato per quasi tutti alla normalità. Per capire quali siano stati i problemi delle ultime 48 ore la Repubblica degli Stagisti ha intervistato Grazia Strano, 50 anni, direttore generale mercato del lavoro del Ministero del Lavoro. 

Cosa è successo?

Ė crollato tutto: viaggiavamo su un portale con un valore medio di visite giornaliere di 8327 e siamo passati a 67488 visite che hanno fatto scoppiare qualsiasi cosa. La causa è stato un accesso al portale molto forte perché, nonostante le nostre comunicazioni, si è creata un'aspettativa da clicday che in realtà il bando non ha. Non è che se ti prenoti prima hai sicuramente il tirocinio. Anzi le aziende continuano ancora a inserire i tirocini, c'è tempo fino al 31 dicembre. Probabilmente la situazione dal punto di vista sociale abbastanza difficoltosa ha creato questo effetto clicday. Addirittura siamo arrivati a un momento vicino mezzogiorno in cui c'erano 300 utenti al secondo.
Il sito ora sembra funzionare ma c'è ancora chi ha problemi nel caricamento del curriculum, come mai?
Stiamo monitorando la situazione e rispondendo alle domande dei candidati. C'è un problema di cache: quando si fanno delle operazioni su un sito il computer registra delle cache, se ci sono queste il pc non riesce più a fare quelle operazioni.
Stamattina una ragazza dell'help desk aveva lo stesso problema, ha provato a togliere le cache, ha rifatto tutto il giro e c'è riuscita. Adesso la procedura sta andando, infatti stiamo rispondendo alle persone di provare a fare questa modifica sulle singole impostazioni personali. Ma il portale non è mai andato così veloce, dal lato tecnologico i malfunzionamenti sono stati tutti rimossi. E stiamo rassicurando che non c'è un clic day, quindi chi si è candidato stamattina non è indietro rispetto a questa notte. C'è questo timore nelle conversazioni facebook, ma non è così.
Come mai in questi giorni i giovani scrivevano «nemmeno oggi siamo riusciti ad accedere alla pagina di front office», «ho cliccato nella casella di adesione al progetto Neet ma dopo mi è apparsa la scritta “spiacenti si è verificato un errore”», e a tutte le domande spesso venivano date informazioni con il contagocce e le uniche risposte erano «siete in tanti, portate pazienza» …
Le spiego. Ieri pomeriggio, intorno alle 2, il malfunzionamento era dovuto al traffico. Quando abbiamo rimosso tutti i malfunzionamenti, non me la sono sentita di dare una comunicazione diversa da quella. Stamattina invece stanno rispondendo alle persone che hanno problemi direttamente, perché da noi la procedura funziona dappertutto: simuliamo l'attività e da noi funziona.
Quante persone lavorano sul progetto Neet dentro Cliclavoro tra redattori, programmatori etc?
In redazione ci sono cinque persone e un programmatore.
Il ministero vuole dire qualcosa ai giovani coinvolti in questo disservizio?
Avremo un incontro nel pomeriggio e decideremo se fare un comunicato. Al momento la cosa che mi sento di dire è di rassicurare che il malfunzionamento c'è stato, dovuto a un sovraccarico di natura tecnologica. Ma non c'è nessuna graduatoria di precedenza per cui sia i ragazzi sia le aziende continueranno a candidarsi, quindi il progetto procede nel tempo e cercheremo costantemente di interagire con tutte le persone che hanno problemi.
Avete avuto problemi simili per altri progetti così importanti?
Al portale è la prima volta che capita. Ma c'è stato un effetto annuncio che ha provocato un escalation di cui non siamo stati consapevoli. Effettivamente non avevamo percepito l'effetto annuncio, perché si sviluppava in un arco di tempo molto vasto, tanto è vero che per le aziende non è successo. Ci sono state 5mila candidature diluite nel tempo, non c'è stato il clicday delle aziende che hanno cliccato tutte insieme.

Ha parlato di oltre 67mila accessi, ma quanti avevate preventivato di ottenere all’apertura del bando?

Avevamo il numero delle candidature delle aziende e quando abbiamo visto che non c'era stato nessuno scossone, non ci siamo allarmati. Il 23 non appena abbiamo avuto il primo malfunzionamento, nonostante nelle pubbliche amministrazioni non sia facile intervenire, siamo comunque riusciti a implementare la server farm. Tanto è vero che dal 25 sera il portale già andava velocissimo.
Chi aveva fatto queste stime di accesso?
La direzione generale, me ne prendo personalmente la responsabilità.
Perché in più di 48 ore non sono riusciti a risolvere il problema?
Il problema è stato completamente risolto da un punto di vista tecnologico. Probabilmente sono problemi personali, perché la procedura a noi funziona.
Il ministero prenderà provvedimenti nei confronti dei responsabili di questo disservizio?
Il ministero sta facendo un'analisi tecnica per capire se ci sono responsabilità rispetto ai livelli di servizio che avevamo previsto nei contratti. In quel caso saranno previste le penali e prenderemo dei provvedimenti. L'analisi interna è stata già avviata la sera stessa del malfunzionamento.
Nelle pochissime risposte che venivano date sulla pagina facebook o twitter di Cliclavoro si ricordava sempre ai giovani che “non c’era fretta nella registrazione”: ma invece la Cgil Sicilia denuncia che ci sono state aziende che in due giorni hanno già fatto i colloqui e scelto i tirocinanti. E' vero? E se sì, com'è possibile?
Che è vero lo so quanto lei, dai giornali. Stiamo cercando di verificare, se ciò fosse vero prenderemo gli opportuni provvedimenti. Stiamo valutando anche con Italia Lavoro e con gli organi di vigilanza per capire qual è l'eventuale sanzione applicabile.
Chi è che ha deciso di usare Cliclavoro per queste candidature? Era già stato usato per bandi simili?
Il portale  è sempre stato utilizzato per ricevere le candidature, l'anno scorso è stato utilizzato per quelle del progetto Job of my life. E' uno degli scopi del portale che mette a disposizione i servizi per l'incontro tra domanda e offerta.
E Italia Lavoro paga un obolo a Cliclavoro per questa prestazione?
No, non c'entra niente, Cliclavoro è un servizio gestito dal ministero del lavoro, Italia lavoro è la nostra agenzia che ci supporta nel fare incontrare la domanda e l'offerta di tirocini.
Essendo un bando pubblico, non sarebbe stato più corretto bloccare tutto, controllare l’efficienza del sistema, e riaprire le candidature solo quando poteva essere accessibile a tutti evitando discriminazioni?
Ci siamo posti anche questa problematica, non la riteniamo almeno ad oggi opportuna anche perché non ci sono problemi di precedenza. Seimila cittadini hanno aderito al progetto, che va avanti fino al 31 dicembre, se ci fosse stato il clicday, io stessa l'avrei interrotto perché se non posso permettere allo stesso tempo a tutti di candidarsi è chiaro, ma visto che non c'è questa problematica ad oggi non lo riteniamo opportuno.
E nel caso in cui dovessero arrivare altre denunce come quella avanzata da Cgil Sicilia?
Allora valuteremo in questi giorni.

Marianna Lepore

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