GaranziaHack, in palio 10mila euro per inventare un'app dedicata a Garanzia Giovani

Riccardo Saporiti

Riccardo Saporiti

Scritto il 18 Nov 2015 in Notizie

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Stage Photo Matylda Czarnecka Licenza CC BY-SA 2.0Un hackathon per sviluppare un'applicazione che permetta di rendere più efficaci i servizi legati a Garanzia Giovani. Scadono mercoledì 25 novembre i termini per iscriversi all'iniziativa promossa dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali rivolta a giovani tra i 15 e i 29 anni. In palio 10mila euro per realizzare il progetto vincitore.

Si chiama “GaranziaHack: partecipa, sviluppa, vinci!” il concorso lanciato dal governo per rendere più efficace l'azione del programma Garanzia Giovani attraverso l'utilizzo delle banche dati messe a disposizione dal dicastero guidato da Giuliano Poletti.

Obiettivo: utilizzare la tecnologia per semplificare l'accesso ai database legati alla misura finanziata dalla Comunità europea e volta a favorire l'occupazione giovanile. Si tratta, ad esempio, di permettere di conoscere sia i curriculum sia le offerte di tirocinio pubblicate dalle aziende. Ma anche di geolocalizzarle su una mappa, piuttosto che di profilare i candidati in modo tale che questi ultimi possano ricevere una notifica push che segnali l'apertura di posizioni lavorative affini alle loro competenze ed esperienze. Oppure creare un percorso di gamification che porti gli utenti ad individuare le offerte di tirocinio più consone alle loro caratteristiche. Ma questi sono solo gli spunti contenuti nel bando di concorso: non c'è alcun limite posto a coloro che vogliano candidarsi.

Possono partecipare i giovani di età compresa tra 15 ed i 29 anni che abbiano aderito al programmaStage Photo Launch Media Licenza CC BY-NC-ND 2.0Garanzia Giovani e siano stati presi in carico dai centri per l'impiego alla data di presentazione della candidatura. Possibile anche prendere parte all'iniziativa in team formati da un minimo di due e da un massimo di cinque persone. In questo caso sarà necessario indicare un coordinatore al quale verranno inviate le informazioni operative e logistiche. Le domande di iscrizione si presentano on line sul sito Garanziahack.it entro le 13 del 25 novembre prossimo.

Gli iscritti saranno quindi coinvolti in un hackathon, una maratona di programmazione che si svolgerà venerdì 4 dicembre in 50 sedi sparse su tutto il territorio nazionale. Il bando è aperto anche alle strutture che volessero candidarsi per ospitare l'evento: una possibilità offerta a università, consorzi universitari, laboratori di ricerca accademici ed aziendali. Anche se una corsia preferenziale sarà riservata agli incubatori di impresa certificati. Le modalità e i termini di presentazione della candidatura sono identiche a quelle per i giovani che vorranno sviluppare un'applicazione.

Al termine di questa giornata di programmazione verrà individuato il vincitore, che avrà 45 giorni di tempo per consegnare l'applicazione funzionante. Solo allora riceverà i 10mila euro messi in palio. «Da oggi gli iscritti al programma Garanzia Giovani avranno la possibilità di mettersi in gioco e sviluppare le proprie competenze in materia di applicazioni e tecnologie digitali, al fine di incrementare le proprie opportunità occupazionali» è il commento che il ministro Poletti ha affidato ad una nota: «l'era digitale è caratterizzata da una generazione giovane, nata con le nuove tecnologie, alla quale intendiamo offrire l'occasione di mettere in pratica le attitudini personali».

L'iniziativa è interessante, anche se presta il fianco a una critica. Se Garanzia Giovani è stata creata per aiutare i Neet a trovare una collocazione nel mercato del lavoro, cioè per sostenere quelli con curriculum più deboli, si può ragionevolmente intuire che tra i quasi 900mila iscritti vi siano ben pochi programmatori, sviluppatori e grafici web - coloro che tradizionalmente sono coinvolti negli hackaton. Queste professionalità infatti sono molto richieste sul mercato del lavoro, e dunque è improbabile che giovani capaci di programmare una app siano a spasso e abbiano deciso di iscriversi a Garanzia Giovani.

D'altra parte però, potrebbe anche verificarsi un circolo virtuoso: e cioè che qualche giovane iscritto al programma abbia usufruito dell'opzione dei corsi di formazione e abbia così sviluppato negli ultimi mesi delle competenze informatiche che prima non possedeva. Se così fosse, l'hackaton promosso dal ministero del Lavoro sarebbe certamente un buon modo per valorizzare la crescita professionale realizzata grazie a Garanzia Giovani.

Da quando è stato lanciato, nel maggio dello scorso anno, il programma finanziato dalla Comunità europea ha preso in carico più di mezzo milione di giovani, su un totale di 861mila iscritti alla piattaforma, che diventano poi poco più di 750mila se si eliminano quelli che si sono cancellati. Un dato da considerare con attenzione è che, dei giovani registrati, 250mila vengono da due sole regioni: quasi 160mila dalla Sicilia e 96mila dalla Campania (rispettivamente 143mila e 72mila, al netto delle cancellazioni).

Andando poi a spulciare l'ultimo report pubblicato dal ministero del Lavoro pochi giorni fa si scopre che sono 222mila quelli che sono stati avviati ad almeno una delle misure previste. Ovvero l'offerta di un ulteriore periodo di formazione, l'accompagnamento al lavoro, un contratto di apprendistato, un'opportunità di tirocinio, un percorso di servizio civile, il sostegno all’autoimprenditorialità o una proposta di mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi Ue.

Molto bene sta andando un'altra iniziativa legata a Garanzia Giovani, lanciata dal governo in collaborazione con Google ed Unioncamere: la piattaforma Crescereindigitale.it, che permette di approfondire le proprie competenze digitali attraverso un corso on line della durata di 50 ore. A sei settimane dal lancio sono addirittura più di 34mila i giovani iscritti. Una volta terminato questo percorso di formazione, è possibile che venga loro offerto un percorso di tirocinio all'interno di un azienda: al momento sono 1.493 quelle che si sono dette interesserate, mettendo a disposizione 2.222 percorsi di stage. Ma chissà che qualcuno degli iscritti a questo corso non decida prima di mettere a frutto quanto imparato partecipando a GaranziaHack.

Riccardo Saporiti 

Photo credit1: Flickr Licenza CC BY-SA 2.0
Photo credit2: Flickr Licenza CC BY-NC-ND 2.0

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