Erasmus +, al via il super-programma di studio all'estero targato UE

Chiara Del Priore

Chiara Del Priore

Scritto il 27 Gen 2014 in Notizie

L’Erasmus + diventa realtà. Dopo l’annuncio di quest’estate, lo scorso 20 dicembre è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il regolamento attuativo del programma relativo ad attività nell’ambito dell’istruzione, formazione, gioventù e sport, che sostituisce tutti i progetti di mobilità europea fino a ora esistenti.
Beneficiari del programma circa quattro milioni di soggetti, tra cui due milioni di studenti di scuola superiore, 500mila giovani per attività di volontariato all’estero e scambi giovanili e più di 125mila tra scuole e istituti di formazione, interessati a dare vita a partenariati strategici. Il documento prevede uno stanziamento, da qui al 2020, di circa 14 miliardi e 700 milioni di euro a copertura di queste attività, con un ridimensionamento rispetto ai 16 miliardi annunciati a luglio, quando si è parlato di un incremento del 20% rispetto ai fondi precedentemente stanziati per questo tipo di iniziative.
È di un miliardo e 800 milioni il budget stanziato per il 2014. Di questi, il 77,5% sarà assegnato ad attività di istruzione e formazione (suddivise tra istruzione superiore, scolastica, professionale e apprendimento degli adulti); il 10% alla gioventù, in particolare per attività di mobilità internazionale; il 3,5% ai prestiti destinati agli studenti; il 3,4% a finanziamenti per le agenzie nazionali che gestiscono il programma e i restanti saranno suddivisi tra lo sport e la copertura di spese amministrative. Fondi che saranno stanziati in due tranche, la prima a copertura dei primi quattro anni e la seconda per i restanti tre e che saranno distribuiti tra i vari paesi secondo un criterio già stabilito in precedenza, fondato sul numero di giovani presenti in ciascuno stato e sulla distanza di quel paese dal centro dell’Europa. All’Italia andrà il 10-15% dell’importo totale dei finanziamenti. Dunque una cifra pari a poco più di due miliardi e 200milioni, suddivisi per sette anni (circa 320 milioni di euro l'anno).
Quali soggetti possono ottenere fondi e come? La Commissione Europea ha pubblicato una guida all’Erasmus +, che ne spiega obiettivi e caratteristiche e soprattutto contiene informazioni utili per la richiesta dei finanziamenti. Sono ammessi istituzioni, organizzazioni e consorzi appartenenti agli stati membri dell’UE, ai paesi EFTA (Islanda, Liechtenstein e Norvegia), agli stati candidati all’ingresso nell’Unione Europea, cioè Turchia e Repubblica di Macedonia e, infine, alla Svizzera. Non sono consentite domande da parte di singoli candidati.
Chi intende partecipare deve consultare sul sito di Erasmus + l’elenco delle agenzie nazionali che si occuperanno della gestione delle candidature e alle quali bisogna inviare i documenti necessari per poter richiedere i finanziamenti. Al momento la documentazione completa non è ancora disponibile. Tra pochi giorni sarà possibile scaricarla dal sito di Erasmus +. È possibile inviare le richieste anche all’Agenzia europea per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura, con sede a Bruxelles.
Tutte le scadenze possono essere consultate attraverso un documento scaricabile dal sito di Erasmus + e partono dal 17 marzo 2014, termine per la presentazione di domande relative a progetti di mobilità per l’apprendimento. Fino ad aprile, invece, possono fare domanda istituzioni e organizzazioni che intendono creare o migliorare partenariati nei settori dell’istruzione, della formazione dei giovani e del mondo del lavoro. Restano ovviamente ancora validi i bandi finora pubblicati con scadenza fissata nei prossimi mesi, che rientrano nei programmi di apprendimento (Erasmus, Leonardo, Comenius e Grundtvig), Gioventù in Azione, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e programma di cooperazione bilaterale con i paesi industrializzati.
Per i candidati non cambierà molto rispetto al passato. Nel caso del progetto Erasmus, ad esempio, i bandi continueranno a essere gestiti dagli uffici relazioni internazionali dei singoli atenei. Aumentano, invece, le opportunità per lo studente che parte per un periodo di studio all'estero. Luisella Silvestri, dell'Ufficio Erasmus + Istruzione di Roma, ha spiegato qualche novità alla Repubblica degli Stagisti: «Con Erasmus + sarà possibile svolgere un'esperienza di studio o di traineeship più di una volta in ciascun ciclo di studio, entro il limite massimo di 12 mesi. Potranno beneficiare dei bandi per traineeship anche i neolaureati entro un anno dal conseguimento del titolo, purché facciano richiesta prima della fine degli studi. E probabilmente per il futuro, anche se non subito dall'anno accademico 2014/2015, la mobilità sarà infine estesa anche ai paesi terzi».

Chiara Del Priore


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